Il giorno 27 settembre scorso, in rappresentanza del
Centro Studi Politici “A. Moro” ho partecipato volentieri alla presentazione
ufficiale del movimento civico “Noi Liberi per Corato”. Dal relatore Antonio
Patruno e da altri suoi tre amici è stato chiaramente espressa la volontà di
fondare sui valori di “Etica” e “Competenza” un movimento civico aperto a
tutti, senza steccati ideologici, con l’obiettivo di mettere intorno ad un
tavolo tutti i cittadini che non si sentono totalmente rappresentati dagli
attuali schieramenti politici, non escludendo la possibilità di costituire una
lista civica concorrente alle prossime elezioni amministrative.
Certo la
strada è lunga e impervia hanno comunemente concordato alcuni degli intervenuti
tra i quali il sottoscritto, che ha espresso anche auguri di buon lavoro.
Interessante è apparsa la proposta di costituire dei gruppi di lavoro per
lavorare, in modo concreto e fattivo, sul programma nei suoi diversi aspetti:
comunicazione, scuola e politiche giovanili, sport e turismo, sanità/servizi
sociali/sicurezza, servizi amministrativi, cultura, attività produttive e
ambiente.
Si tratta,
a mio modesto parere, di una scommessa non facile, quella di arrivare ad avere
le qualità necessarie per poter contribuire a fare di Corato Comune virtuoso.
Non facile ma possibile se veramente si riuscisse a costituire il partito del
buon senso e dell’onestà.
Come ho
avuto modo di suggerire nel mio ultimo libro “Partecipare per crescere insieme” ed in un recente articolo
pubblicato su Coratolive il 27 scorso che un bel
giorno, un giorno non lontano, stanchi di attendere e sperare in tempi
migliori, i settori più attivi della società
civile si riuniscano per organizzare tutti insieme il cambiamento
politico nella nostra città, creando una
coscienza civica ed una responsabilità civile credibile, seria,
affidabile che tutti i cittadini potranno abbracciare al di là dei rispettivi
percorsi politici di provenienza. Una rete, insomma, di organizzazioni
socio-culturali ed imprenditoriali estranea a tutte le vecchie logiche
partitiche, né a destra, né al centro e né a sinistra, ma semplicemente
“avanti”…
Un organizzazione fondata semplicemente
sul “buonsenso”, che sa dire sì quando è il momento di dire sì e no
quando è il momento di dire no, in modo chiaro e comprensibile a tutti: si
all’integrazione, al rispetto delle diversità, al pluralismo, alla libertà
d’informazione, alla pace. No al razzismo, all’esclusione, al monopolio
dell’informazione, alla censura e ad ogni forma di violenza.
Sarà così, riflettendo tutti insieme sui
contenuti, che i rappresentanti della società civile - raccolti intorno a un
tavolo- si accorgeranno di avere fra di loro molti più punti in comune
di quanti non ne abbia mai avuti al proprio interno nessun partito nella storia
repubblicana. Si renderanno conto cioè di avere creato in tutti questi momenti
di impegno, non soltanto un orizzonte di valori comuni, ma anche un vero
“programma” di azioni da realizzare per risollevare il paese, un programma
fondato su una visione della società che nessun partito -fino ad ora- ha mai
realmente promosso.
Sarebbe un atto di coraggio e grandezza
d’animo, oltre che di lungimirante umiltà!
Un gesto di portata storica, che aprirebbe
uno scenario nuovo per il paese per fondersi in uno straordinario progetto
politico unitario ed aprirsi ad ogni singolo cittadino onesto del nostro
paese, che inizierà da subito a presentare il proprio programma su internet,
nelle piazze, in tutte le riviste della società civile, nei pub e ai concerti…
spinto dall’entusiasmo di volontari di ogni età che ritroveranno finalmente il
piacere di impegnarsi civilmente per il proprio paese.
Così facendo, si riaffermerebbe con forza
il valore della cultura, dell’istruzione pubblica, della sanità pubblica, dell’acqua
pubblica, si ridistribuirebbe finalmente la ricchezza nel paese dopo decenni di
accresciuta disuguaglianza, si stringerebbe un patto di solidarietà fra le
generazioni che interromperà quella odiosa “guerra fra genitori e figli” sul
piano professionale, sociale ed economico.
E così
alle elezioni la gente tornerà a
sorridere, libera da quel velo grigio che impedisce oggi di guardare al
futuro con speranza e serenità.
Il presidente
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