giovedì 20 ottobre 2011

“Vademecum per gli autori esordienti” INTRODUZIONE

Anche se oggi la regola è aggirata in mille modi, è cosa nota che alle Olimpiadi partecipano soltanto atleti non professionisti. Dilettanti, dunque. Questo però non vuol dire che chi partecipa alle Olimpiadi non passi ore, giorni, mesi, a volte anni ad allenarsi per prepararsi adeguatamente a questo impegno così importante.

La maggior parte degli autori scrive per diletto, per hobby, non per mestiere. Io stesso sono soltanto uno scrittore dilettante. Il fatto è che sarebbe troppo semplice, per tutti noi esordienti, continuare ad operare dietro lo scudo protettivo dell’etichetta di dilettante.

Ma il nostro essere dilettanti, lo scrivere solo per hobby ci autorizza davvero a non seguire alcuna linea guida? A non curarci di nessuna delle regole che gli scrittori professionisti adottano nello scrivere i loro lavori? A non lasciarci consigliare da chi lavora e opera nel mondo del libro?

Forse sì, siamo davvero autorizzati ad ignorare regole e canoni, a non ascoltare consigli e suggerimenti, a scrivere nel modo e degli argomenti che ci sembrano più opportuni. Ma soltanto se il risultato delle nostre fatiche è, per nostra scelta, destinato a restare nascosto nel fondo del nostro cassetto più recondito, con l’unica eccezione, forse, di poche sporadiche uscite in favore di qualche persona per noi davvero speciale.

Ma se, come capita nella maggior parte degli esordienti, non ci lasciamo mai sfuggire l’occasione di far leggere i nostri capolavori ad ogni nuovo amico o conoscente che ci capiti a tiro, se non smettiamo mai di sperare di entrare in contatto con l’editore giusto, non tralasciamo mai di annotare le modalità di partecipazione ad un concorso letterario che ci sembra proprio adatto ad uno dei nostri lavori, allora dobbiamo imparare a svolgere con professionalità il nostro ruolo di dilettanti. Dobbiamo accogliere e valutare col giusto peso suggerimenti e critiche, dovunque provengano, ma soprattutto dobbiamo imparare a conoscere e padroneggiare le stesse tecniche e gli stessi meccanismi dello scrivere utilizzati dagli scrittori professionisti.

E ciò perché dobbiamo assolutamente evitare che questo nostro dilettantismo salti fuori nelle nostre opere, sotto forma di piccole ingenuità, di grandi errori di impostazione o, peggio ancora, di assoluta banalità del testo.

Questo non vuol dire affatto che dobbiamo limitare il nostro estro o sentirci intrappolati all’interno di canoni o schemi precostituiti. Così come pittori dallo stile non cero usuale spesso conoscono e sanno adoperare benissimo le tecniche classiche del disegno tradizionale, pur non utilizzandole nei loro quadri, così come musicisti famosi e innovativi continuano ad esercitarsi spesso salendo e scendendo su immortali scale armoniche o eseguendo per l’ennesima volta un pezzo del repertorio classico, allo stesso modo conoscere le regole e padroneggiare le tecniche dello scrivere può essere importante anche per chi decida poi di operare fuori dagli schemi.

Anch’io sono passato attraverso la difficile ricerca di un editore, percorrendo la strada che porta alla pubblicazione e, in questo piccolo manuale, desidero mettere a disposizione di chi vuole esprimersi attraverso la scrittura di poesia e narrativa, di opere saggistiche o altro ancora, l’esperienza che ho maturato sia a livello personale, sia attraverso il sito internet.

Il mondo editoriale italiano, come molti sanno, è mediamente poco attento nei confronti dei talenti emergenti, e pieno, invece, di sedicenti “editori” che si fanno profumatamente pagare per pubblicare qualsiasi cosa, anche infarcita di errori e refusi, facendo leva sul narcisismo di autori talvolta presuntuosi, altre volte semplicemente non consapevoli dei loro limiti o, magari, semplicemente troppo fiduciosi. E’ giusto che tutti scrivano, se ne sentono il bisogno, e anche che facciano leggere i loro scritti, per averne una valutazione, per discuterne, ma è dannoso per le loro tasche farsi pubblicare a tutti i costi, e dannoso per l’editoria italiana, perché siamo sommersi da libri invendibili – e, giustamente, spesso invenduti – a scapito di tanti, buoni autori che avrebbero davvero diritto ad un’attenzione maggiore.

La scrittura è un’attività “solitaria”, nei suoi momenti creativi, ma restare rinchiusi nella propria torre d’avorio può risultare, alla lunga, anche controproducente. Chi scrive ha bisogno di confrontarsi e di discutere con altri che condividano le sue stesse passioni, è importante anche far leggere quello che si scrive a persone che, non essendo le nostre mamme o i nostri più cari amici e parenti, non si sentano inibiti nel rivolgerci anche qualche critica. Può non essere piacevole, ma certo è utile per rendersi conto della “presa” di quanto si scrive su un potenziale pubblico di lettori, e serve anche per mettere a fuoco il target di lettori a cui può essere diretta la nostra produzione di scrittori: ci rivolgiamo ad un pubblico giovane, oppure il nostro stile e i contenuti che affrontiamo sono più adatti a un pubblico di mezz’età? Scriviamo per un pubblico prevalentemente femminile, o addirittura di bambini o ragazzi? Sono conoscenze che uno scrittore deve possedere, anche per saper cercare l’editore adatto.

Oggi, soprattutto grazie ad internet, è diventato molto più facile entrare in contatto con altri scrittori, aspiranti o anche già affermati, discutere con loro, leggere e farsi leggere: esiste una grande quantità di siti dedicati alla scrittura, di forum, con la possibilità di inviare i propri scritti e di averne una valutazione.

Mi auguro, quindi, che questo manuale sia utile e, come sempre, sono disponibile a rispondere regolarmente alle e-mail degli autori che abbiano bisogno di sciogliere un dubbio, chiedere un consiglio o anche per fornirmi qualche informazione per migliorare la mia pubblicazione.

Ecco, dunque, qual è stato lo spirito che mi ha spinto a mettere in piedi questa iniziativa: fornire a tutti i lettori le informazioni ed i consigli necessari per affrontare da professionisti il loro ruolo da dilettanti. Pareri e suggerimenti che possono servire a ciascuno per capire qual è la propria strada e il proprio stile nel mondo della letteratura, le tappe da percorrere e gli scopi da perseguire nella propria carriera, le tecniche da adottare e gli errori da evitare nello scrivere i propri lavori.

Spero davvero di essere riuscito a mettere insieme una significativa raccolta di informazioni e consigli, ma questo me lo potrete confermare soltanto voi, con le vostre mail, i vostri commenti su questo vademecum e… con l’acquisto del libro.

In ogni caso, ce l’ho messa tutta, e non posso fare a meno di ringraziare gli amici scrittori professionisti e tutti gli aderenti al Forum degli Autori che hanno deciso di dire la loro! Con la certezza che ai miei ringraziamenti, si uniranno presto anche quelli dei tanti visitatori del nostro sito web: www.forumdegliautori.altervista.org.

“VADEMECUM PER GLI AUTORI EMERGENTI”

Si tratta di una pratica guida contenente pareri e suggerimenti per gli scrittori esordienti affinché comprendano meglio qual è la propria strada e il proprio stile nel mondo del giornalismo e della letteratura, le tappe da percorrere e gli scopi da perseguire nella propria carriera, le tecniche da adottare e gli errori da evitare nello scrivere i propri lavori.

Questo mio ultimo libro “Vademecum per gli autori esordienti”, che tenta di spiegare quali sono i passi da compiere per passare dall’idea alla scrittura, all’editore, alla libreria, al marketing (sfruttando anche computer e internet).

Molti sono gli argomenti che sono trattati in modo chiaro ed obiettivo, unendo teoria e pratica con l’intento di favorire chiunque voglia fare dell’arte di scrivere e di pubblicare anche un mestiere soddisfacente.

Il libro, pertanto, si rivolge non solo a chi ama scrivere, ma, soprattutto, a chi ormai ha superato la convinzione che per la stesura di un testo basti l’ispirazione. E’ diviso in due parti principali: la prima è quella teorica e illustra, con dovizia di particolari, la struttura di un testo narrativo, sia esso articolo di giornale, saggio, racconto, romanzo o poesia, delineando le tecniche necessarie per rendere espressiva la narrazione, poiché la scrittura creativa non è libera ma si manifesta all’interno di una serie di regole che governano i vari generi letterari.

La seconda parte è dedicata al mondo dell’editoria. Ultimate le correzioni, infatti, sorgerà il problema più serio: pubblicare. Come si fa? Come riuscire a farlo? Anche se il testo pare pronto per essere presentato ad un editore, è consigliabile fargli fare un buon editing. Bisogna tenere a mente che, presentando il testo ad una casa editrice, non si sta domandando se il testo è bello o meno, ma si sta chiedendo che sia commercializzato, immesso insomma nel mercato editoriale. A questo proposito, segue un elenco di molteplici citazioni riguardanti il mondo dell’editoria e che fungono da consigli, ammonimenti e avvertimenti che spesso fanno pensare…

Questa “vademecum”, insomma, suggeritomi dal Forum degli Autori di Corato, che ho l’onore di presiedere, è nato apposta per le persone che, per motivi di lavoro o pura curiosità, vogliono carpire i segreti della scrittura per rendere il proprio testo efficace e godibile al lettore. Ormai scrivere non è solo ispirazione ma lavoro e dedizione, dove si scrive, rielabora e corregge fino a quando il testo è presentabile al pubblico di lettori.

Sono necessari metodo e regole per migliorare l’efficacia della propria scrittura e questa libro si consegna come strumento di lavoro utile ed efficace.

Nessun vento è favorevole per chi non sa dove andare, ma per noi che sappiamo anche la brezza sarà preziosa”. (Rainer Maria Rilke)

INDICE DEGLI ARGOMENTI TRATTATI

IL LIBRO: Si può fare il dilettante in modo professionale? I vantaggi della programmazione. Libro e autore. Cos’è il libro? Un buon libro? Andate a pagina 99 e giudicate. Ode al libro. .

L’E-BOOK: Gli e-book sono davvero dei libri? Ciò che gli e-book non dovrebbero essere: otto tesi. I futuro dei libri elettronici. Gli e-book in prestito e Amazon. Come scrivere un e-book di successo.

SCRIVERE: Perché si scrive? Come diventare scrittore. Il valore dello scrivere e della scrittura. L’arte dello scrivere. Umberto Eco e le 36 regole per il bello scrivere. Scrivere per sé o per gli altri? E’ più importante la forma o la sostanza? Le scritture autobiografiche. Come si articola il mestiere del giornalista. Alcune regole da seguire per scrivere un articolo. Come si scrive un saggio. Scrivere un racconto o un romanzo? Il racconto. Come scrivere un romanzo. Il consiglio di Edgar Allan Poe.Testi poetici. Ci sono poeti e poeti. 10 Consigli per scrivere un (potenziale) bestseller. Le 10 regole (semiserie) dello scrittore. Trasgredite. Diventerete scrittori famosi. “Romanzi da 15 minuti”. Così tablet e smartphone

cambiano la lettura.

COME PUBBLICARE: Ho scritto un libro e ora desidero pubblicarlo. Come entrare in contatto con il mondo editoriale. Come pubblicare un libro. Come pubblicare gratis un libro di poesie. Idee –guida di una lettera di presentazione. Scheda di valutazione di un libro. Come cambia l’editoria.

IL MARKETIN EDITORIALE: Intervista all’esperta Maria Grazia Cocchetti. Editori italiani che non chiedono contributo. Editori pugliesi. I concorsi letterari: sogni di carta a peso d’oro. Editori di se stessi. Difendere il proprio inedito dal plagio. Leggere significa incontrare. Il workshop letterario. “Parole Doc”: Scopriamo l’autore . “Ecco perché scrivo”, gli autori raccontano. Gli scrittori aderenti al Forum degli Autori di Corato. Conclusione.

APPENDICE: Le citazioni. Aforismi e citazioni sulla scrittura. Citazioni sul libro. Che cosa leggere. Glossarietto. Curiosità sui libri. Bibliografia.

domenica 16 ottobre 2011

AUTUNNO IN POESIA

Ha cominciato l’Università della Terza Età con l’incontro letterario sul Risorgimento tenutosi il 14 u.s., che ha avuto come brillanti relatori i proff. Aurora Vangi e Franco Vangi, i quali in un’ affollatissima sala hanno declamato versi poetici dei più grandi autori dell’ottocento, si continuerà il 23 p. v, ore 20,00, nel Centro parrocchiale “Luisa Piccarreta” con le “Poesie in dialogo”, lette e commentate dalle brave poetesse Anna Mininno (“La bimba sul cilindro”), Angela Strippoli (“Dal grembo del cuore”), Rossella Zucaro (“Nakshi-Dil-Lingua Ricamata”), per finire, almeno per ora, con il “Caffè Letterario” organizzato dal Forum degli Autori, presso il bar “Carlos” il giorno 4 novembre, ore 18,30, che vedrà la partecipazione, oltre alle già citate Mininno, Strippoli e Zucaro, anche degli scrittori-poeti Gaetano Bucci “Cor Sine Labe – Storia antologica della poesia di Corato”), Domenico Mazzilli (“Citte citte mezz alla chiazz) e Gerardo Strippoli (“Titte Titte - raccolta di poesie in vernacolo”), che si alterneranno con il tenore Gino Lamarca in un felice connubio tra liriche e lirica.

L’incontro vuole suggerire percorsi, indicare esempi e dare voce “dal vivo” ai versi dei nostri poeti, in relazione anche alle parole ascoltate prima e dopo il canto lirico e la musica. Insomma, un gioco di rimandi tra poesia “da leggere” e poesia “da sentire”. Uno spettacolo che non nasconde un intento se non didascalico quanto meno “formativo”, che scorrerà piacevolmente sotto la guida del conduttore Franco Tempesta, mascherando temi di grande pregnanza dietro uno stile spigliato e colloquiale degli autori.

Filo conduttore di questi eventi culturalmente rilevanti sono, evidentemente, l’io, la soggettività, il senso della vita, portati sul piano dell’immaginazione, della poetica, dell’arte, della musica lirica. Un viaggio sentimentale. Un viaggio dentro una passione forte.

La poesia, quindi, è necessaria? Serve a qualcosa? E’ utile all’uomo? Lo ha aiutato a crescere, a vivere meglio, a trovare un qualche lume che lo ha accompagnato nel suo cammino e gli ha aperto nuovi sentieri? O è soltanto un inutile gioco, affascinante quanto si vuole, ma privo di qualsiasi incidenza?

Gli organizzatori tentano, in questo modo, di rispondere alla domanda “Che cosa è la poesia?”. Interessante ci è apparsa la risposta formulata dal nostro amico-poeta Nichi Vendola: “La poesia è la denuncia dello scandalo di un mondo senza poesia. E’ rifuggire dalla dimensione commerciale della rima leggera e dei facili costumi. E’ scardinare il marchingegno dell’oblio programmato. E’ come una lampadina tascabile: aiuta noi a non essere prigionieri di questo smarrimento prosaico, di un mondo calcolistico e irrazionale, di un mondo di dissipazioni in cui l’unica letteratura possibile è quella del cinismo” (Video lettera inviata l’8 gennaio 2011 alla manifestazione culturale “Calpestare l’oblio”).

In sostanza, la poesia non può, non deve, non sa venire a patti con il nonsenso, con la gratuità, con l’insolenza e l’arbitrarietà, ma vuole degli spazi incontaminati per lasciare orme da cui si possano leggere i destini dell’uomo.

Del resto, l’amore e Dio da sempre sono appaiati ai discorsi della poesia. Il che significa che la vita ha senso e si può vivere in pienezza se siamo capaci di avere fede in qualcosa, di vivere l’amore, di avvertire i brividi dei sentimenti e le parole dell’anima.

E tutto questo lo si può ottenere se si è capaci di entrare (a vari livelli) nella “santità” del viaggio che ci fa sentire con pienezza, “dolce fibra dell’Universo”. La poesia è una domanda perenne, non ha certezze, non ha idoli, non ha risposte, proprio come la vita. Ecco perché è verità insolente, l’unica che salva l’uomo dall’essere, come direbbe Leonardo da Vinci, solo e semplicemente un imbuto.

Il “Caffè letterario” proposto dal Forum degli Autori è nato per ampliare questo accesso alla creatività e seminare la letteratura là dove meno ce la si aspetta, per far scendere la parola in versi, in prosa e in musica dalle austere stanze dell’accademia ai bar. Per sfidare la noia mortale cui spesso si pensa quando si dice “poesia”, “romanzo”, “saggio” e mettere insieme elementi apparentemente lontani fra loro come scienza, letteratura, azione, improvvisazione e ispirazione.

Il Caffè Letterario”, insomma, è per chi ha capito che il mondo non è, senza la relazione. Per quanti preservano la propria curiosità e vogliono trascorrere una serata differente, per chi ha proprio voglia di qualcosa fuori dagli schemi.

Quando vorrete, vi aspetteremo tutti volentieri. Vi basterà consultare il nostro sito web: “Forum degli autori.altervista.org”, o usare Facebook cercando il gruppo “Forum degli autori di Corato”.

venerdì 14 ottobre 2011

ANCHE A CORATO I CAFFE’ LETTERARI

Come da tradizione dell’800-900, il Forum degli Autori ha deciso di istituire nella nostra città i “Caffè Letterari”. Erano questi – com’è noto – i luoghi che ospitavano gruppi di scrittori, artisti e intellettuali i quali, attraverso il dialogo e il confronto delle idee, facevano nascere le teorie, i romanzi, i pensieri che hanno fatto crescere intere generazioni.

Anche a Corato si potrà fruire di uno spazio inventato e inedito, libero e vivo per parlare, per studiare, per incontrare, per scrivere, per ascoltare, per osservare, per gustare, per oziare. Il Caffè Letterario nasce per crescere con le idee, i progetti, le persone, ma, soprattutto, per trasmettere ai concittadini un’idea amichevole del libro e un approccio alla lettura non solo come rapporto privato fra individuo e testo, ma anche come motivo di relazione, di dialogo, di scambio e momento di vita quotidiana.

Questa è la nostra idea di spazio a misura d’uomo! Bar e letteratura: un connubio tipico di tante città italiane ed europee che hanno saputo fare della cultura un vero e proprio investimento.

“Non s’investe abbastanza in cultura perché si è miopi ed è più facile guardare vicino che lontano, guardare alle urgenze piuttosto che alle prospettive” ha dichiarato il presidente Napolitano. Ebbene, noi vogliamo contraddirlo facendo nostri questi obiettivi: decidere per cambiare, capire per decidere, riflettere per capire, conoscere per riflettere, informarsi per conoscere.

Non si tratta di difendere un’idea di cultura tutta accademica o che non sa mescolarsi con la vita quotidiana. Il libro deve entrare fra le abitudini delle persone, non va più visto come un oggetto misterioso.

La cultura ha bisogno di tempi lunghi, di riflessione lenta, anche di spazi, l’esatto contrario dei tempi frettolosi, delle risposte nette, del passante che guarda e se ne va, delle presentazioni e dei concerti.

E’ quanto si propone di realizzare ogni primo venerdì del mese, il Forum degli Autori rappresentato dal sottoscritto presidente e dai signori Giuseppe Arbore, Gianpaolo Balsamo, Gaetano Bucci, Maria Francesca Casamassima, Arturo De Benedittis, Annunziata Bevilacqua, Angela De Leo,Vito Di Chio, Anna Mininno, Domenico Mazzilli, Antonio Montrone, Dino Patruno, Angela Pisicchio, Angela Strippoli, Gerardo Strippoli, Linda Strippoli, Grazia Talia Calvi, Biagio Tempesta, Luigi Tosti, Franco Vangi, Rossella Zucaro.

Il primo incontro, avente per oggetto la poesia, è stato fissato per il giorno 4 novembre alle ore 18,30 presso il bar “Carlos”, nel quale gli scrittori-poeti Gaetano Bucci, Domenico Mazzilli, Angela Strippoli, Gerardo Strippoli e Rossella Zuccaro, coordinati da Franco Tempesta, illustreranno, attraverso la loro opere le motivazioni, il significato e l’importanza di questo genere letterario. E’ previsto anche l’intervento del tenore Luigi Lamarca.

Con l’istituzione dei Caffè Letterari, in definitiva, il Forum degli Autori vuole dare il suo contributo, piccolo o grande, dipenderà dalla quantità e, soprattutto, dalla qualità degli interventi dei suoi amici, alla ormai urgente rivoluzione culturale indispensabile per una svolta etica e morale della Cosa Pubblica, della Società e della Persona. “E’ il pensiero che costituisce la grandezza dell’uomo” (Blaise Pascal).

Il presidente Prof.Vito De Leo