L’Ente locale deve promuovere una politica
culturale che sappia offrire organiche risposte alle esigenze formative e di
socializzazione della propria comunità; tale esigenza si potrà esprimere in un
impegno di forte respiro culturale quantitativo, ma soprattutto qualitativo che
esige scelte coraggiose e ponderate, capaci di portare ad unità le molteplici
tessere che compongono il mosaico della cultura contemporanea, anche nella nostra
realtà di paese.
E’ quindi necessario realizzare attività
di animazione culturale complete, che interessino senz’altro i quattro assi
formativi: linguistico, storico-geografico, scientifico e artistico; che siano
aperte a tutte le età della vita, in un ottica di autentica formazione
permanente del cittadino.
La cultura non è monopolio delle
istituzioni, il Comune deve operare in sintonia con il territorio; ne sono
l’espressione più genuina i gruppi con gli interessi più vari (fotografia,
archeologia, letteratura, ambiente, musica, teatro, ecc.) che ogni giorno si
formano.
La Scuola che si apre a nuove esperienze,
avanza la richiesta di nuovi linguaggi; ad essa bisogna rispondere in maniera
incisiva, seguendo una traccia di continuità col lavoro svolto nel passato.
Sono questi, in sintesi, alcuni degli
argomenti sviluppati per la presentazione del decimo libro “Le 83 Storie di
Nonno Peppe”, edito dalla Cooperativa Culturale Radio Terlizzi Stereo, del maestro
Peppino Grassi, svoltasi la sera del 27 aprile scorso presso la Biblioteca
comunale, messa a disposizione dal direttore Vito Bernardi, con la
collaborazione del periodico “Il Confronto delle idee” e il patrocinio del
Commissario prefettizio dott. Mario Volpe.
Una serata non solo degna di nota per
l’opportunità offerta al numeroso pubblico presente di rivivere la propria
condizione di cittadini legati al proprio territorio nel quale sono stati
fanciulli, giovani, genitori e, in molti, anche nonni come lo è
l’ottantatreenne, ma sempre giovane in spirito e impegno, lo scrittore Giuseppe
Grassi, che in questa sua ultima fatica letteraria descrive il “meraviglioso
mondo della nostra tradizione contadina: favole, novelle, racconti e storie”.
Nel momento in cui in due piazze cittadine
molti elettori si predisponevano ad ascoltare i comizi elettorali di altolocati
personaggi politici: Massimo D’Alema in Piazza Cavour e Raffaele Fitto in Viale
Roma, (che a quanto risulta nessun cenno hanno fatto alla cultura), i tanti
amici convenuti alla presentazione del libro hanno potuto “gustare il vino”
della memoria effervescente di saggezza e di insegnamenti contenuti nel
meraviglioso mondo descritto nelle pagine del libro di Giuseppe Grassi, il
quale, ancora una volta, ha ricevuto parole di stima e apprezzamento come persona
e cittadino esemplare dai brillanti relatori intervenuti.
Presentati e coordinati dalla giornalista
Maria Teresa De Scisciolo hanno offerto interessanti spunti di riflessione,
nella loro veste di professionisti della cultura, di amici e prefattori del
testo le prof.sse Rosaria de Matteis , dirigente scolastico dell’istituto Professionale di Stato “De
Gemmis”, Nunzia Tarantini, dirigente scolastica del Liceo Statale “”Tommaso
Fiore”, Margherita Bufi, dirigente scolastica del 1° Circolo didattico “Don
Pietro Pappagallo”, e, in veste di amici, il dott. Mario Volpe, il colonnello
Vitantonio Laricchia e il prof. Michele
De Palma.
Ognuno dal proprio punto di vista con
notevole abilità espositiva e contenutistica, ha illustrato le parti salienti
nelle quali si articolano “Le 83 Storie di Nonno Peppe”, tutte di derivazione
popolare, in cui una miriade di personaggi umani (straccioni, re e regine,
principi e popolane) e animali parlanti (asini, cani, gatti, sorci, capponi, lupi
e volpi) vivono e si esprimono in una realtà spicciola e quotidiana, fatta di
borghi, castelli, foreste, villaggi contadini, paesi, che vengono recuperati
attraverso la chiave della memoria.
Ovviamente, non poteva mancare l’invito
alla lettura rivolto in modo particolare ai genitori, agli insegnanti, ai nonni
e, soprattutto, ai ragazzi e ai giovani, fatto, non a caso, a distanza di
quattro giorni dal
23
aprile “Giornata mondiale del Libro e del Diritto d’autore” , promossa
dall’Unesco, con cui prende il via “Il maggio dei libri”.
Grazie a questo libro del maestro Giuseppe
Grassi possiamo suggerire ai genitori, ai nonni e agli insegnanti di proporre il libro giusto al momento giusto.
Come? Mettendo in rete diverse professionalità (pediatri, bibliotecari,
educatori, librai competenti, insegnanti e autori), che insieme creano
occasioni di lettura ad alta voce. Si aiuterebbe così i genitori ad abituare i
bambini ad ascoltare storie e filastrocche per tempi progressivamente più
lunghi, a esplorare le immagini di un libro illustrato, a scoprire che le storie ci riguardano, ci insegnano a
nominare cose ed emozioni e ci aiutano a sviluppare un’immaginazione empatica.
E’ inutile sottolineare l’importanza
cruciale di intervento precoce; aspettare che il bambino impari a leggere e poi
si rifiuti di farlo non è consigliabile: il piacere del leggere, così come
altri piaceri della vita e tante altre buone (o cattive) abitudini si apprende
molto presto, lo si assorbe dalla voce e dall’atteggiamento della mamma o di
qualcuno che ti reputa così importante
da condividere con te una storia o una filastrocca.
Che ne pensano il dirigente della
Biblioteca “Marinelli Giovine”, dott. Vito Bernardi, il Commissario prefettizio
dott. Mario Volpe e i quattro candidati sindaci?
“Il
libro non è solo un oggetto: è un infinito contenitore di senso, di storie, di
emozioni, di sapere, di vite. Leggere, da sempre, rappresenta una risorsa
culturale e spirituale dell’essere umano, un mezzo personale, unico, senza tempo,
con il quale la persone si arricchiscono, crescono in consapevolezza, cambiano
scoprono se stesse, si divertono”. (Carlos Ruiz Zafon, “L’ombra del vento”.