domenica 12 giugno 2011

POLITICHE CULTURALI: AL CENTRO CI SIA LA PERSONA E LA CAPACITA’ DI ACQUISIRE IL SAPERE

Il dibattito continuamente in corso nella nostra realtà cittadina come pure le nostre proposte che costantemente poniamo all’attenzione delle istituzioni e delle organizzazioni politiche, sociali e culturali e dei lettori non deve essere inteso, o accusato di essere, come una ricerca corporativa di finanziamenti ad un settore o ad associazioni che operano da sempre in condizioni di difficoltà. Per quanto ci riguarda, lo prova la serie di lettere e di articoli scritti nella veste di vicepresidente della Consulta della Cultura, di presidente del Centro Studi Politici “A. Moro e, ultimamente, di presidente del Forum degli Autori, puntualmente pubblicati dai mezzi d’informazione locale. Per fugare ogni dubbio in proposito ne fornisco un elenco cronologico a partire dall’anno 2006.

Coratolive, 5/7/2006: “La cultura come risorsa strategica del Comune”; ViviCorato, 28/8/2006: “Abbiamo bisogno di una vera politica per la cultura”; Lo Stradone, luglio 2006: “Proposte per una politica culturale cittadina”; Coratolive, 5/10/2006 :“Alcune proposte sulle politiche di sviluppo socio-culturale e turistico”; ottobre 2006: “Ma che cultura è questa?”; Lo Stradone, giugno 2007: “La faccia eterna dell’opera d’arte”, Coratolive, 22/7/2007: “La biblioteca comunale aderisca al Polo Informatico Terra di Bari”; 24/7/2007: “Festa patronale: suggerimenti e proposte”;28/7/2007: “Estate coratina: serve un Piano regolatore”; Eventi e commenti, 30/09/2007: “Dati alla mano, l’osservazione dettagliata del prof. Vito De Leo sulle “Notti bianche” a Corato”; Coratolive,16/9/2007: “La Notte bianca, promessa mantenuta”; Vivicorato, 29/9/2007: “Estate coratina, tempo di bilanci”; La Gazzetta del Mezzogiorno, 10/10/2007,”Una fondazione per gestire il programma di eventi culturali”; Coratolive, 21/12/2007: “La cultura come risorsa strategica”; Eventi&commenti, 15/01/2008: “La cultura come risorsa strategica”; Coratolive, 2/4/2008: “La Cultura: una sfida permanente”; Vivicorato, 4/4/2008:”Forum dei talenti” non solo di parole o di progetti, ma di fatti concreti”; il Notiziario, 4/4/2008: “Cultura e progettualità”, il bilancio della Consulta per la Cultura”; Lo Stradone, maggio 2008: “Cultura a Corato: si può fare di più”; Coratolive, 22/7/2008 ”Estate coratina: il punto della situazione”; La Gazzetta del Mezzogiorno13/8/2008 “Fondazione culturale: sarà la volta buona?; Coratolive, 25/8/2008: “Per una cultura presidio del territorio e della coesione sociale”, La Gazzetta del mezzogiorno, 26/8/2008: “Forum della Cultura alla ricerca di un anima”; Coratolive, 1/9/2008: “Politiche culturali: qualcosa sta cambiando”; 2/9/2008.”Forum della Cultura: alla ricerca di un’anima”;10/9/2008:” La lettura psicologica e sociologica della Notte Bianca”; 14/4/2009: “ Costituita la Consulta della Cultura “(Proposte); 21/4/2009 “”La cultura è di tutti: partecipa anche tu”; 27/8/2009: “Festa patronale: connubio tra religiosità popolare e folklore. E’ sufficiente?; 6/1272010: “Cultura e società, un binomio inscindibile”; 10/1/2010: “Quando una fondazione culturale a Corato?”,20/1/2010: “Ben vengano mille “Giornate della Memoria”; 26/6/2010: “Cultura e turismo, investimento o semplice intrattenimento?”; 12/8/2010 “Prima della repressione viene la prevenzione”, Vito De Leo presenta il suo libro “Il Bullismo”; 27/8/2010: “ Festa patronale: identità, continuità, rinnovamento”. Il parere di Vito De Leo”;12/9/2010:”Settembre pedagogico: necessità di cambiamento per scuola, famiglia e società”; “Droga: mancano le argomentazioni o gli educatori?Vivicorato, 14/9/2010: “ 18/9/2011: ”Scriviamo insieme il grande libro dei valori”;25/9/2010: “Corato aderisca alla città del libro”; 10/10/2010: “Quando il bullismo non è solo una notizia”;16/102010:”Lettera aperta al ministro Mara Carfagna”;PDCorato, 7/12/2010: Viaggio nella Storia, nell’Arte e nel paesaggio murgiano”;Coratolive, 1/1/2011:”Giornata mondiale della Pace, oggi il 44esimo anniversario”; 6/1/2011: “Quale futuro per i nostri giovani?”;9/2/2011:“Aspettando il 150° anniversario dell’Unità d’Italia”; 23/3/2011 “Giornata nazionale per la promozione della lettura: a Corato nessuna iniziativa”; 23/3/2011: Eventi&commenti,13/2/2011: “Libro e uomo. Gli scrittori coratini alla ribalta”; 31/3/2011: “A Corato il primo Forum degli scrittori”; Coratolive, 3/4/2011: Nasce il Forum degli scrittori”; 11/4/2011: “Il Forum degli scrittori è realtà”: 12/4/2011: “Settimana della Cultura: a Corato appuntamento mancato”; Lostradone.it, 27/5/2011: “Da Forum ad associazione, l’obiettivo degli scrittori coratini”; 14/5/2011: “Il Forum degli Autori lancia le prime proposte; 4/6/2011: “Forum degli autori, eletti gli organi di rappresentanza”; Coratolive, 15/5/2011: “Il Forum degli autori compie i primi passi”; 16/5/2011: “Cultura e legalità come risorsa strategica”; 11/6/2011: “La cultura come coltello affondato nel futuro”.

Gli argomenti evidenziati in questo lungo elenco devono servirci per riflettere su un campo complesso e delicato in cui s’intrecciano questioni di sviluppo economico e di crescita della vita civile locale. Il passato, non solo prossimo, ci consegna lezioni costellate da indubbie luci ma anche da non poche ombre. Dobbiamo superare iniziative di corto respiro o scelte sollecitate da spinte, per così dire, corporative, con riferimento a pur legittimi interessi che le animano.

poiché potrebbero esaurirsi in eventi episodici e frammentari secondo le esigenze del momento e vincoli delle risorse disponibili.

Con gli amici aderenti al Forum degli Autori e le associazioni che hanno mostrato interesse al suo progetto (Presidi del Libro, Cicres, Pro Loco, Centro Studi “A. Moro”, Secopstore), intendiamo superare atteggiamenti corporativi e promuovere un’idea di cooperazione tra organismi culturali e imprese di comparti anche differenti. Obiettivo: avviare un modello di cooperazione per sviluppare la crescita delle tante associazioni e personalità del mondo culturale che rendono la nostra città tanto ricca da questo punto di vista con eventi tradizionalmente consolidati (Festa patronale “San Cataldo”, Carnevale, Estate e Dicembre coratino, Nota d’oro, Brisighella sotto le stelle, Il Pendio, Euterpe, Festival delle Murge, Concorso “La Barca di S. Maria”, Museo della Città e del Territorio, Teatro studentesco, Miss Italia, Presepi, Notte Bianca,) e con animazioni di strada rappresentative di rassegne cinematografiche, teatrali, musicali, artistiche, letterarie, ambientalistiche, archeologiche, fotografiche che coinvolgono giovani e adulti (ma pochissimo i bambini). Nonostante tutto ciò, però, Corato resta ancora una delle poche città del circondario senza un evento unico che la contraddistingua, alla stregua de “I Dialoghi di Trani”, del “Festival Castel dei Mondi” di Andria, della “Disfida di Barletta”.

Ciò che manca è un obiettivo comune concertato e condiviso quale quello della promozione della persona, la sua partecipazione ad acquisire la più alta forma di proprietà, che è il sapere e che dovrebbe vedere, in questo senso, la Consulta permanente della Cultura la principale sollecitatrice nei riguardi dell’Assessorato della Cultura. Circolazione delle idee, crescita sociale e culturale dei cittadini e di un’opinione pubblica democratica e consapevole, arricchimento dell’esperienza individuale e collettiva, salvaguardia della diversità culturale sono ancora distanti dalla prassi istituzionale.

La nascita del Forum degli Autori trova la sua fondamentale giustificazione nel superamento di questo gap tra mondo socio-culturale e politica. Ora tocca alla politica ascoltare e poi assumersi la responsabilità di fare delle scelte. La politica ha la potestà della decisione. Non possiamo rimanere con la sensazione che proposte come queste e quelle elencate nella lunga lista di articoli sopracitati continuino a cadere nel vuoto e nel silenzio, che siano ben accolte a parole ma senza che poi nessuno faccia niente, ritrovandoci magari alla fine di fronte al solito argomento della mancanza di fondi.

Si crede davvero nell’economia della conoscenza e nell’idea che lo sviluppo, l’occupazione e la competitività possono ripartire dall’innovazione e dalla cultura? Se questi non sono soltanto slogan, bisogna agire di conseguenza e ridare alla cultura la sua centralità nella vita civile, economica e nella stessa vita politica.

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