mercoledì 8 giugno 2011

ESTATE CORATINA: LA CULTURA AL CENTRO

Sono lieto di comunicarvi che nell’incontro convocato per discutere le “Proposte del Forum degli Autori per il Piano dell’”Estate coratina”, iscritto all’o.d.g. della Consulta permanente della Cultura, convocata per il giorno 7 c.m. alle ore 17, 30 presso la Biblioteca comunale, coerentemente con le finalità e il piano di lavoro della nostra associazione, dopo ampia ed approfondita discussione, sono emerse una serie di proposte che sottoponiamo alla Vs. cortese attenzione.

Premesso che il tradizionale evento estivo deve essere programmato con l’obiettivo di realizzare la possibilità concreta di fare della nostra città un polo di attrazione turistico – culturale, animato da organismi istituzionali, sociali, culturali e individuali, fortemente motivati e disponibili alla massima collaborazione, esprimiamo la nostra convinzione che fare dell’incontro tra mondi diversi è lievito per la creazione di occasioni in cui insegnanti, studenti, genitori, funzionari, bibliotecari, editori, librai, giornalisti, scrittori, artisti, musicisti, associazioni culturali possano continuare ad incontrarsi per conoscersi, confrontarsi e sviluppare strategie condivise di animazione culturale.

Una di queste occasioni può essere sicuramente l’”Estate coratina”. Gradiremmo che in questo contesto si creassero le condizioni per un pubblico dibattito che veda la Cultura come volano della crescita sociale ed economica. Ribadire la centralità della Cultura significa, a nostro avviso, domandarsi: “Quale spazio, quale grado di priorità merita la risorsa cultura, in particolar modo nel bilancio di previsione 2011 che il Consiglio comunale si accinge a deliberare entro fine mese?”

Il Forum degli Autori, da poco insediatosi, non vede la Cultura come un qualcosa a sé, ma come un’entità sempre in via di costruzione ed in perpetua elaborazione. Un concetto trasversale che nasce dalla volontà di non richiamare metafore o simboli, ma di offrire chiaramente i concetti chiave di quel percorso che tutti vogliamo sia avviato. Nel tempo si sono impoveriti il dibattito, la crescita degli operatori culturali locali e le opportunità di partecipazione alla vita democratica della città. Il mondo culturale per la maggioranza dei cittadini, è stato relegato al solo tempo libero ed a puro divertimento. In molti casi, però, la mancanza di una programmazione di settore ha anche svuotato di contenuti e di partecipazione sia tante associazioni, che la parte istituzionale e produttiva della città.

In occasione della discussione sull’”Estate coratina” e della prevista deliberazione del Consiglio comunale sul “Bilancio di previsione”, che ci auguriamo sia reso veramente “partecipato”, ribadiamo ancora una volta che le Associazioni sono il termometro della crescita della Città, che potrà realizzarsi solo attraverso una programmazione ed un progetto sul territorio fatto di relazioni tra le varie forze sociali. Del resto, non è con il perdurare dell’individualismo che gli stessi individualisti riusciranno meglio a realizzarsi. L’ambiente fa l’uomo e viceversa. Per uscire dall’isolamento occorre che si conoscano i propri limiti e che si voglia far parte di un dinamismo compartecipato con tutte le forze attive della società, guardando oltre il confine limitato del proprio IO.

Credendo in una Comunità libera e che possa crescere in maniera esponenziale, utilizzando le capacità e non le mistificazioni, siamo ancora una volta a dire che per una Città che deve crescere occorre che la Politica, il Mondo Culturale, il Mondo Economico, il Mondo del Lavoro s’incontrino alla pari.

Come associazione culturale, rappresentata in gran parte da studiosi, letterati, scrittori, giornalisti ed artisti, decisa ad impegnarsi anche oltre i confini territoriali con l’obiettivo di invitare le Amministrazioni comunali di Corato, Ruvo di Puglia e Terlizzi a costituire il “Piano Culturale di Zona”, sul modello del “Piano Sociale di Zona”, invitiamo tutti gli interessati ad intraprendere un’azione più organica ed a realizzare un lavoro sinergico tra importanti enti della nostra realtà territoriale: Amministrazione comunale, Chiesa, Scuola e mondo dell’Associazionismo, puntando più sull’essere che sull’apparire.

Per quelle che sono le nostre competenze ribadiamo:

  • la necessità di stabilire criteri guida per effettuare la spesa comunale;
  • di scindere il concetto di cultura da quello della mera spettacolarizzazione;
  • di creare una sinergia continua e costante tra mondo della politica e mondo dell’associazionismo con presenza di rappresentanti di quest’ultimo nella Commissione Cultura del Comune;
  • di stabilizzare il bilancio del Settore Cultura,
  • di programmare delle attività intorno a significativi personaggi, omenti o luoghi della storia cittadina che devono avere necessariamente nell’Assessorato alla Cultura del Comune un punto di riferimento.

Per questo, il Forum degli Autori si dichiara sempre disponibile a ritrovarsi attorno ad un tavolo di confronto con quanti abbiano la reale intenzione di incontrare il cittadino su tematiche come quelle esposte e dare seguito a programmi condivisi che non restino “lettere morte” su scrivanie di chissà quali uffici.

Avvilirsi o dubitare dei dati non confortanti sulla lettura in Puglia e nella nostra città per il 2010? No! Dobbiamo semplicemente reagire e lavorare, progettare costruire. E riflettere sulle cause che tengono la nostra Regione in coda alle classifiche di lettura: solo 3 su 10 pugliesi hanno letto un libro nell’ultimo anno; 2 famiglie sui 10 non ospitano un solo libro in casa. (Vedasi il report pubblicato dall’Istat alla vigilia del salone di Torino) Forse, per raccogliere i frutti bisogna attendere il passaggio di una generazione. Attrezziamoci!

Primo passo: reagire e lavorare cogliendo tutte le opportunità. La più immediata è l’ESTATE CORATINA, di cui si parlerà nella prossima assemblea della Consulta della Cultura. In quella sede possiamo proporre di inserire nel calendario delle manifestazioni una serie di incontri in cui:

  • gli autori coratini si presentano, parlano delle loro esperienze creative e leggono alcuni passi significativi dell’ultima opera prodotta. Il tutto in una cornice musicale ed artistica.
  • lanciare un concorso letterario per gli studenti cittadini intitolato “Racconta…scrivendo”. L’iniziativa deve nascere dalla volontà di porre in evidenza i giovani talenti, che presentano particolari attitudini in campo letterario e nello stesso tempo per dimostrare che la cultura ha ancora un valore per i ragazzi. Le opere da presentare ed esporre dovranno essere consegnate entro il 30 giugno prossimo.

Secondo passo: progettare e costruire. Il nostro modo più diretto di fare cultura e di valorizzare la creatività dei nostri concittadini deve essere quello di tessere i fili di un discorso permanente tra gli operatori culturali che devono essere invitati ad esprimersi in pubblico dibattito con gli operatori sociali, commerciali, editoriali, scolastici, istituzionali e dell’informazione. Obiettivo: inserire nel calendario dell’Estate coratina uno spazio in cui raccogliere adesioni, proposte, incentivi per la redazione di un progetto partecipato e condiviso di programmazione culturale sinergica su base annuale.

Terzo passo: ferma restante l’autonomia propositiva dei soggetti, coordinare in un calendario organico la miriade di iniziative pullulanti nella nostra città nell’intero anno. Non bastano a cambiare le abitudini di lettura e il mercato degli acquisti il volontarismo della società civile, unito alla capacità imprenditoriale degli editori. Servono leve premiali dal lato degli operatori economici (dai librai agli editori), ma servono anche interventi specifici di sussidiarietà da parte dell’Ente locale, della Provincia e della Regione per far camminare i prodotti letterari, artistici e musicali.

Non è la ricerca di assistenzialismo quella che proponiamo, quanto la rivendicazione della specificità sociale dei beni culturali. L’obiettivo di scommetter sulla cultura come fattore di sviluppo anche economico e sociale è una delle condizioni che ci fa sperare in un laboratorio di idee originali e al tempo stesso concretamente praticabili sul futuro del libro, della lettura e dell’arte in generale.

Ci piace pensare, in particolare, che il libro diventi una sorta di prodotto tipico, al pari del vino e dell’olio. E al pari di questi, come il cinema, la musica e la pittura, venga visto come una fruizione e una impresa che moltiplicano l’immagine del nostro popolo.

Nell’attesa di riscontri positivi sia da parte delle istituzioni che della società civile, invio cordiali saluti.

Il Presidente

Prof. Vito De Leo

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