sabato 11 ottobre 2008

PER UNO SVILUPPO ECOSOSTENIBILE PARTECIPATO

Ai sensi degli artt. 48 e 53 dello Statuto comunale, la V° Commissione consiliare presieduta dal Pasquale Pomodoro e formata dai consiglieri comunali Angelo Amorose, Giuseppe D’Introno, Tommaso Loiodice, Savino Maldera, Mazzilli Cataldo, Antonio Rigoletto, Francesco Stolfa e Salvatore Vernice, ha completato la redazione del Regolamento della Consulta permanente per l’Ambiente e lo Sviluppo ecosostenibile. Si tratta di un ulteriore istituto di partecipazione che va ad aggiungersi alla preesistenti Consulta Sociale e Sociosanitaria, Consulta Sport e Tempo libero, Consulta Cultura, già proposta dal Centro Studi Politici “A. Moro” e accettata dal Consiglio comunale nella seduta del 27 giugno scorso su proposta del consigliere Francesco Mazzilli (PD).

Il regolamento, formato da 12 articoli è stato concepito e strutturato per la promozione e il coordinamento delle attività indirizzate alla valorizzazione e tutela ambientale, settori di competenza dell’assessore Ignazio Salerno, che ha le seguenti deleghe: “Agricoltura, ecologia, ambiente e qualità urbana, comprendenti Rapporti con il Parco dell’Alta Murgia; Controllo sulla qualità dei servizi in materia ambientale e Ciclo dei Rifiuti; Promozione delle tipicità e produzioni d’eccellenza; Tutela dell’Ambiente e dell’Ecologia (ATO Rifiuti); Tutela della Natura e del Territorio, per il risparmio delle risorse Idriche ed Energetiche; Energie rinnovabili; Piano comunale dei Tratturi; Ricerca scientifica e tecnologica.

All’art. 2 del Regolamento sono indicate le competenze della Consulta, gli ambiti di discussione e le modalità di partecipazione dei cittadini alle attività di salvaguardia ambientale e di promozione delle forme di sviluppo ecosostenibile.

Avendo partecipato alle sedute della Commissione, che – ricordo – sono aperte a tutti i cittadini – ho anche avuto modo di apprezzare gli interventi dei consiglieri presenti e offrire il mio modesto contributo, che in questa sede intendo ulteriormente sviluppare.

Tutela ambientale, riqualificazione delle zone interessate ai fenomeni di degrado, valorizzazione del patrimonio storico – artistico – architettonico sono gli ambiti di discussione proposti più volte dall’Amministrazione comunale e, in particolare dalle associazioni Archeoclub e Legambiente. Sorprendente e sconfortante è apparsa l’informazione data dal presidente di quest’ultima Aldo Fusaro, la cui associazione ha dovuto registrare la partecipazione di soli sei cittadini all’importante iniziativa nazionale “Puliamo il mondo”, tenutasi anche a Corato il 28 settembre scorso, nonostante il contributo del Comune e la collaborazione dell’Asipu. L’appello a “prendere un impegno per il domani”, riducendo e differenziando i rifiuti nella vita di tutti i giorni è caduto nel vuoto.

Purtroppo, però, al di là di queste nobili iniziative, che vedono impegnate in modo particolare soltanto le associazioni ambientaliste e, ultimamente anche il mensile locale “Lo Stradone”, non s’ intravede ancora all’orizzonte un programma capace di innescare processi innovativi, portato avanti anche con il contributo degli operatori sociali, economici e scolastici. Manca, di fatto, un’educazione ambientale civica intesa, tra l’altro, non solo come conoscenza dei temi quali lo sviluppo sostenibile, l’ingegneria naturalistica, la qualità della vita, ma anche come capacità di “risvegliare” i cinque sensi e la sensibilità generale, contattando non in modo virtuale ma reale l’ambiente naturale antropizzato.

Il paesaggio è un territorio ed un ambiente con i segni lasciati dal mito, dalla tradizione, dalla storia, dall’arte, dall’urbanistica, dall’agricoltura, dall’archeologia. Ne consegue che il disegno politico-amministrativo degli interventi dovrà seguire un approccio che miri all’elaborazione di un progetto del territorio caratterizzato da obiettivi fissi e da una strategia di sviluppo.

Così facendo, lo sviluppo locale non viene considerato solo come una somma di azioni e di iniziative da regolamentare e da finanziare. La logica dello sviluppo locale è una logica di progetto, non una logica di sportello. Si tratta, quindi, di fare una selezione ragionata di operazioni che, dalla loro qualità e dal loro carattere prioritario riconosciuto, vanno ad innescare dei processi di sviluppo ecosostenibile del territorio di riferimento.

Sarebbe interessante se gli Amministratori comunali andassero oltre la mera presenza fisica o il piccolo contributo finanziario e individuassero, sulla scorta degli input ricevuti dalle scolaresche, dai tecnici, dagli operatori sociali, dai gruppi associativi e dalle Consulte una tipologia di temi e riflessioni specifici come quelli indicati nell’art. 2 del Regolamento prossimo venturo: tutela e valorizzazione delle risorse naturali, promozione, informazione ed educazione ambientale; mobilità sostenibile, difesa del territorio; qualità dell’aria e del terreno; qualità dell’acqua e del risparmio idrico; inquinamento elettromagnetico, acustico e luminoso; valorizzazione delle fonti di energie alternative e risparmio energetico; gestione dei rifiuti; aree protette; flora, vegetazione e fauna.

Il nostro auspicio, già formulato nella nostra precedente proposta di istituzione della Consulta per l’Ambiente e l’Ecologia, è con il Regolamento attuativo si abbia finalmente la possibilità di ampliare l’analisi delle problematiche esistenti sul campo, evidenziare le urgenze e le priorità d’intervento, concordare le metodologie, approfondire le verifiche, cogliere gli orientamenti le tensioni e le tendenze dinamiche che emergono dalla collettività, prevenire il degrado ambientale legato allo sviluppo economico che spesso non affianca alla modernizzazione e alla tecnologizzazione il rispetto delle risorse dell’ecosistema, dei suoi equilibri, della qualità della vita e della salute di tutti i cittadini.

In alcune città del circondario si stanno costituendo dei Comitati per la Salute Pubblica (CSP), che, tra le tante finalità, si propongono anche di agire in giudizio in sede civile, penale e amministrativa al fine di promuovere iniziative finalizzate alla tutela dell’ambiente e della salute, nonché a contrastare insediamenti inquinanti. Un’iniziativa del genere verrà presto promossa dalla neonata Associazione contro la criminalità per la legalità, che ho l’onore di presiedere. Gli interessati possono prendere contato con il sottoscritto inviando un email a deleo6844@tiscali.it.


Vito De Leo Vice-Presidente Consulta Cultura

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