lunedì 19 marzo 2012

21 e 24 marzo: Giornata internazionale della poesia e Giornata nazionale per la promozione della lettura. Non dimentichiamocene!

Il Forum degli Autori, da quasi un anno impegnato attraverso gli scrittori coratini ad evidenziare sempre più con i cosiddetti “Caffè letterari” e con la partecipazione ad eventi significativi in collaborazione con La Secop editori (vedansi i “Giovedì letterari” condotti da Gaetano B ucci), con ’l’associazione di poeti baresi “La Vallisa”, con la Pro Loco (Concorso letterario) il valore della letteratura, della narrativa, della poesia e dell’arte in tutte le sue espressioni.
Non possiamo mancare di ricordare alle istituzioni ed ai cittadini amanti della cultura due importanti date previste in questo mese: il 21 marzo, la “Giornata internazionale della Cultura“, patrocinata in tutto il mondo dall’Unesco e il 24 marzo “ la “Giornata nazionale per la promozione della lettura”.
Nella nostra città – come ben ricordano i numerosi partecipanti - abbiamo già vissuto un ”Autunno in poesia” . Ha cominciato l’Università della Terza Età con l’incontro letterario sul Risorgimento tenutosi il 14 ottobre, che ha avuto come brillanti relatori i proff. Aurora Vangi e Franco Vangi, i quali in un’affollatissima sala hanno declamato versi poetici dei più grandi autori dell’Ottocento; si è continuato il giorno 23 nel Centro parrocchiale “Luisa Piccarreta” con le “Poesie in dialogo”, lette e commentate dalle brave poetesse Anna Mininno, Angela Strippoli, Rossella Zucaro. Anche il Forum degli autori ha offerto il proprio contributo con il “Caffè Letterario” tenutosi presso il bar “Carlos” il giorno 4 novembre, che ha avuto come protagonisti i nostri poeti Anna Mininno “La bimba sul cilindro”), Angela Strippoli (“Dal grembo del cuore”) Rossella Zucaro (“Nakshi-Dil-Lingua Ricamata”), Gaetano Bucci “Cor Sine Labe – Storia antologica della poesia di Corato”), Domenico Mazzilli (“Citte citte mezz alla chiazz) e Gerardo Strippoli (“Titte Titte - raccolta di poesie in vernacolo”).
Tutti questi incontri hanno voluto suggerire percorsi, indicare esempi e dare voce “dal vivo” ai versi dei nostri poeti. Insomma, un gioco di rimandi tra poesia “da leggere” e poesia “da sentire”. Filo conduttore di questi eventi culturalmente rilevanti sono, evidentemente, l’io, la soggettività, il senso della vita, portati sul piano dell’immaginazione, della poetica, dell’arte. Un viaggio sentimentale. Un viaggio dentro una passione forte.
Ci auguriamo di assistere anche ad una “Primavera poetica” celebrando non solo le due citate ricorrenze ma cercando anche di rispondere alle domande che in questi giorni particolarmente difficili dal punto di vista politico, sociale ed economico molti cittadini si pongono: la poesia è necessaria? Serve a qualcosa? E’ utile all’uomo? Lo ha aiutato a crescere, a vivere meglio, a trovare un qualche lume che lo ha accompagnato nel suo cammino e gli ha aperto nuovi sentieri? O è soltanto un inutile gioco, affascinante quanto si vuole, ma privo di qualsiasi incidenza?
Modestamente posso rispondere citando alcuni concetti espressi nel mio recente libro “Vademecum per gli autori esordienti” dicendo che la poesia è una delle più nobili arti umane. Fin dall’infanzia l’uomo prova a raccontare emozioni, sentimenti, a ridipingere e rappresentare la realtà usando le parole. Che sia in rime o che si esprima i versi sibillini essa tenta di comunicare agli altri ciò che portiamo dentro. Leggere una poesia, commentarla o declamarla è quasi indossare i panni del poeta che l’ha scritta, fare proprio quel momento unico della vita raccontato attraverso le parole.
Non posso fare a meno di ricordare la mia esperienza professionale di insegnante. I momenti più toccanti del mio insegnamento sono stati quando ho potuto leggere le prime produzioni, i primi tentativi poetici degli alunni, sia che si trattasse di filastrocche ricolme di innocenti rime, sia che si trattasse di versi sparsi. Nulla è più sublime del bambino poeta. Il bambino poeta non scrive per incantare, non scrive nemmeno per raccontare o affabulare, il bambino-poeta semplicemente esprime se stesso e il suo mondo, scrive comunicando gli affetti più cari. Non per nulla i primi versi sono rivolti alla mamma e al papà o alle prime amicizie. Se un bambino vi regala una poesia conservatela per la vita: nessun altro dono sarà così puro e sincero. Un giorno magari cambierà idea. Ma i suoi versi avranno scolpito, quasi come sulla pietra, il bene che vi vuole.
La poesia è una forma di comunicazione con la quale si manifestano agli altri momenti di vita vissuti, emozioni provate. La mente sa interpretare le emozioni, sa organizzare le nostre percezioni, sa individuare relazioni, sa costruire schemi e sa muoversi anche al di fuori di essi.
Attraverso il linguaggio poetico si impara a poco a poco a conoscersi a conoscersi come si è fatti “dentro” e questo serve per acquistare sicurezza, fiducia in se stressi e per costruire la propria identità.
Provare a scrivere una poesia non è altro che saper leggere la nostra mente, saper ascoltare la voce del nostro io interiore, saper percepire le nostre emozioni e sensazioni, saper ascoltare la voce del nostro io interiore, saper percepire le nostre emozioni e sensazioni, saper sognare, riuscire ad essere “grandi” pur amando le piccole cose. “fare poesia” è guardare la realtà con occhio diverso, con sensibilità e profondità di sentimenti, è esprimere ciò che si prova con un linguaggio particolare.
Con il linguaggio poetico si impara ad usare la fantasia con la quale possiamo modificare la realtà a nostro piacere. Con la poesia s’impara a creare qualcosa di bello e s’impara ad apprezzare quello che di bello dci propongono gli altri.
Si scrive di getto quando si vivono emozioni forti in positivo o in negativo, quando invece la vita scorre tranquilla la vena poetica sembra in letargo. La poesia è un atto creativo con il quale si vuole manifestare in versi una determinata visione del mondo.
Il Forum degli Autori è nato per ampliare questo accesso alla creatività e seminare la letteratura là dove meno ce la si aspetta, per far scendere la parola in versi, in prosa dalle austere stanze dell’accademia ai bar. Per sfidare la noia mortale cui spesso si pensa quando si dice “poesia”, “romanzo”, “saggio” e mettere insieme elementi apparentemente lontani fra loro come scienza, letteratura, azione, improvvisazione e ispirazione.
Il Caffè Letterario”, insomma, è per chi ha capito che il mondo non è, senza la relazione. Per quanti preservano la propria curiosità e vogliono trascorrere una serata differente, per chi ha proprio voglia di qualcosa fuori dagli schemi.
Quando vorrete, cari lettori, vi aspetteremo tutti volentieri. Vi basterà consultare il nostro sito web: “Forum degli autori.altervista.org”, o usare Facebook cercando il gruppo “Forum degli autori di Corato”.

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