giovedì 14 giugno 2012

PARTITA ELETTORALE: SI VA AI TEMPI SUPPLEMENTARI


     Nella città dei fiori, appassiti da crisi e da lavoro nero, sono stati 22.958 i cittadini terlizzesi chiamati alle urne il 6 e 7 maggio, per eleggere il Sindaco e il Consiglio comunale. Leggera prevalenza nell'elettorato delle donne (11.629) rispetto agli uomini (11.329). Si è votato nelle 5 scuole, in cui sono stati allestiti 22 seggi, dalle ore 8 alle ore 22 della domenica, e dalle ore 7 alle ore 15 del lunedì.
     L’affluenza è stata di 16.878 elettori: 8.437 maschi e 8.441 femmine, pari al 73,51%: il 6,28% in meno del 2008. Saranno le urne del ballottaggio a decidere chi sarà il prossimo sindaco della città di Terlizzi.
     Ninni Gemmato, per pochi voti non è riuscito ad evitarlo. Se si considerano i soli voti dati alle liste, la coalizione di Gemmato supera di poco il 50%. Ma se si contano anche i voti dati ai soli candidati sindaci (senza preferenze per liste e consiglieri), allora la percentuale per il centrodestra si abbassa al 47,6%.
     Ancora una volta, pertanto, dovrà vedersela  che lo vedrà con il candidato sindaco del centro-sinistra Michele Berardi, espressione dell'Amministrazione uscente guidata dall'ex sindaco Vincenzo Di Tria. Il rappresentante della coalizione di centro-destra, tuttavia, si attesta in cima alla classifica dei voti ricevuti con 7.532 per una percentuale pari a 46,72%. Michele Berardi invece ha ricevuto voti 4.548,  pari a 28,21% .
     Pasquale Vitagliano, al di là di ogni previsione, è riuscito ad ottenere oltre ai voti delle liste a lui collegate, anche moltissimi voti personali, fruendo del cosiddetto voto disgiunto indirizzatogli da tanti estimatori, che lo hanno fatto attestare su un’apprezzabile percentuale del 22,5%, grazie alla quale lo rivedremo  seduto in Consiglio comunale. Non si può dire altrettanto del quarto  “candidato sindaco-operaio Michele Dantes, che ha ottenuto soltanto 412 voti, pari al 2,55%.
     La scheda elettorale torna dunque nuovamente nelle mani dei cittadini che sceglieranno il proprio sindaco nelle giornate di domenica 20 maggio e lunedì 21 maggio. 

     Intanto, in molti si pongono la seguente domanda: chi andrà a sedersi sui 16 scranni del nuovo Consiglio comunale? Dall'analisi dei dati ufficiali possiamo intravedere già da ora una possibile composizione del prossimo Consiglio che si insedierà subito dopo l'elezione del Sindaco? Alla maggioranza che si andrà a costituire spetteranno 10 consiglieri, mentre gli altri 6 che costituiranno il Consiglio saranno parte della minoranza. Seggio assicurato anche a Pasquale Vitagliano, candidato sindaco non eletto che, tuttavia, ha raggiunto una percentuale tale da riservargli uno scranno nel Consiglio comunale.
     Il più suffragato tra i candidati è risultato l'ex consigliere comunale Michelangelo De Chirico, candidatosi con la lista del Partito Democratico che, con i suoi 679 voti di preferenza entra di diritto nel Consiglio Comunale qualunque sia il risultato del ballottaggio.
     Quasi sicuramente, nonostante rappresentino l’oltre 50% dell’elettorato, soltanto Santina Mastropasqua, assessore uscente del PD e Marisa Chiapparino eletta nella lista “Ninni Gemmato Sindaco” potranno rappresentare l’altro sesso. La nomina di due  soli consiglieri donna non può essere di certo considerata come atto rispettoso delle pari opportunità. Anzi, dimostra ancora una volta la mancanza di attenzione e interesse della politica terlizzese sulla questione, fatta eccezione per la passata amministrazione che ne annoverava ben 5 in Giunta e la lista di sole donne presentatasi a sostegno di Pasquale Vitagliano.
     Noi, dal canto nostro,  possiamo e dobbiamo provare a dare un senso a questa storia in salsa terlizzese con tutti i mezzi che abbiamo e che possiamo. È una promessa. E con profonda attenzione valuteremo l’agire di questa nuova squadra di governo “impari” nella forma, ma speriamo non anche nella sostanza: saprà attuare politiche attente al mondo femminile? Vorrà destinare – a partire dal prossimo bilancio- risorse ai centri antiviolenza? Vorrà attuare piani per la prevenzione della violenza di genere? Intenderà sostenere la rete di servizi per l’infanzia, per gli anziani e per i non autosufficienti?". Ma torniamo ai numeri.
     Nel caso di elezione a sindaco di Ninni Gemmato il consiglio comunale sarà così composto:
Maggioranza: 5 Consiglieri del PDL ( Francesco Tesoro, Michele Caldarola, Gaetano Minutillo, Gioacchino Allegretti, Giuseppe Ranieri) 2 Consiglieri per “Terlizzi si fa in quattro” Michele Grassi e Felice De Sario); 2 Consiglieri per la lista "Gemmato Sindaco" (Francesco Malerba e Marisa Chiapparino) 1 consigliere per “Movimento Schittulli” (Mario Ruggiero).
Minoranza: 4 consiglieri del PD,  1 dei Verdi Ecologisti e Terlizzi democratica con Pasquale Vitagliano, candidato sindaco coalizione Fli - Donne di Terlizzi-Città Civile: nello specifico: Michelangelo De Chirico (consigliere comunale uscente), Aldo Sigrisi (consigliere comunale uscente), Francesco Barile, Vincenzo Di Tria (sindaco uscente),  per il Partito Democratico; Pasquale Vitagliano e Gaetano Malerba (consigliere comunale uscente).
Nel caso di elezione a sindaco di Michele Berardi il consiglio comunale sarà così composto:
Maggioranza:  7 consiglieri del PD,  1 dei Verdi Ecologisti e Terlizzi democratica, 1 dell'UDC, 1 di Sinistra Ecologia e libertà; nello specifico: Michelangelo De Chirico (consigliere comunale uscente), Aldo Sigrisi (consigliere comunale uscente), Francesco Barile, Vincenzo di Tria (sindaco uscente); Berardino Pollio;  Santina Mastropasqua e Nicolò Morrone per il Partito Democratico; Volpe Giuseppe per Sinistra Ecologia e Libertà; Marcantonio Cagnetta per l'Udc; Tanino Malerba per Verdi - Terlizzi Democratica
Opposizione:  Francesco Tesoro (consigliere comunale uscente);  Michele Caldarola (consigliere comunale uscente); Gaetano Minutillo;  (PDL); Pasquale Vitagliano (candidato sindaco);Michele Grassi (Terlizzi si fa in 4); Francesco Malerba (Ninni Gemmato Sindaco).
     Comunque vadano le cose, la coerenza congiunta alla lealtà e programmi aderenti alla realtà comunale, impostati ed interpretati da uomini onesti e qualificati, dovrebbero certamente dare un’iniezione di fiducia ai cittadini ormai sazi di parole, ma sempre affamati di buoni esempi e di opere concrete.
     Tutte le forze vive dovranno sedersi allo stesso tavolo per contribuire alla realizzazione di un progetto di città coerente e realistico che li veda, ciascuno per quanto di competenza, attori di un processo democratico di cui da tempo se ne sente la mancanza.
     Ma non bisogna caricare tutto sul Comune e aspettare che tutto piova dall’alto. Bisogna pensare e sapersi attrezzare anche dal basso, così come si propongono di fare le cooperative edilizie e floricole e i neoeletti responsabili della Consulta delle Associazioni, pur nei limiti del Patto di stabilità e dei tagli alla spesa del governi nazionali e regionali.
     E’ nell’intreccio di tutte le forze, nella loro solidarietà e sussidiarietà che sta il segreto del nuovo, tanto auspicato e più ordinato sviluppo della nostra cara Terlizzi, che potrà essere tale solo se cultura e cittadinanza attiva diventino il motore della crescita in tutte le direzioni.
     Infine, ci auguriamo che ogni assessore della prossima Giunta comunale dedicherà al confronto con la cittadinanza e con le categorie interessate almeno un appuntamento a trimestre, forum tematici di settore, che rendano chiari e comprensibili a tutti i cittadini interessati gli obiettivi e le azioni degli assessorati competenti.
     Intanto, si torni a votare più numerosi di prima e poi si vedrà!

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