venerdì 22 giugno 2012

Bilancio di previsione 2012: rinvio al 31 agosto. Le proposte del Centro Studi Politici “A. Moro”


Il termine per la presentazione dei bilanci di previsione dei Comuni è slittato dal 30 giugno al 31 agosto. E’ un importante aiuto del Governo agli Enti locali, specialmente quelli che hanno rinnovato le loro Amministrazioni nel maggio scorso, come tutti gli altri già penalizzati dalle incertezze normative derivanti dall’Imu. Questa ulteriore proroga consentirà di avere più tempo per valutare in modo approfondito gli elementi necessari per una corretta programmazione economico-finanziaria. 
     Si fa ancora in tempo, allora, per dare seguito alle nostre continue sollecitazioni rivolte all’Amministrazione comunale, ai consiglieri comunali, alle organizzazioni politiche, sociali ed economiche per dare finalmente inizio ad una stagione politico-amministrativa improntata al dialogo ed alla collaborazione tra le forze vive della comunità ed i loro amministratori.
     L’obiettivo di rendere il Comune un’istituzione sempre più trasparente e democratica, che opera all’insegna dell’efficacia e dell’efficienza, con la partecipazione attiva di tutti i cittadini, così come sancito nello Statuto comunale e nei relativi istituti di partecipazione, non è stato ancora completamente conseguito.
     Siamo tutti convinti che lo sviluppo, di cui tutti parlano, è davvero tale se si traduce in un innalzamento del livello di democraticità e se è garantito, anche con l’ausilio delle nuove tecnologie, il massimo di trasparenza e di informazione sull’attività amministrativa e si riesce a coinvolgere tutti coloro che di solito rimangono ai margini della vita pubblica.
     Una comune visione della città da costruire, la convergenza sul programma amministrativo e l’accettazione di regole chiare e condivise, così come si accingono a discutere le forze di centro-sinistra invitate inizialmente dal Partito Democratico e recentemente riproposte da SEL e da IDV, possono costituire, infatti, la base per un lavoro comune interessante ed apprezzato dai rispettivi referenti.
     Sono queste le basi per rendere sistematico il cosiddetto “Bilancio partecipato”, tante volte sollecitato dalla nostra associazione e ampiamente illustrato nel mio ultimo libro “Partecipare per crescere insieme”, la cui presentazione è prevista per il giorno 23 agosto, nell’ambito degli eventi previsti dall’”Estate coratina”.
     Un bilancio, cioè, in cui la politica si fa incontro, ascolto, ma soprattutto azione diretta, partecipazione autentica che consenta ai cittadini di conoscere lo status quo, le conseguenze limitative del “Patto di stabilità”, le priorità individuate dall’Amministrazione comunale, ma anche di indicare come e dove le risorse del proprio Comune, ferma restante la consapevolezza di fare il proprio dovere di contribuenti e di astenersi da qualsiasi tipo di evasione fiscale.
     Se fossimo stati interpellati anche ai sensi della Direttiva del Ministero della Funzione Pubblica relativa alla Rendicontazione sociale nelle Amministrazioni pubbliche, avremmo avuto modo di segnalare i contenuti essenziali che, a nostro avviso, dovrebbero caratterizzare il documento contabile che l’assessore al Bilancio Massimo Mazzilli sta preparando. Ci riserviamo di farlo non appeno ne verremo a conoscenza anche noi.
     Nel frattempo, ribadiamo ancora una volta la nostra convinzione che con questi problemi – ed altri ancora – si deve misurare l’iniziativa politico – amministrativa per la costruzione di una città solidale, colta, operosa, sana, sicura e armoniosa. In una parola, la crescita di una “Città amica”, chiamata a fare tessuto, ricercando al suo interno sinergie e momenti di cooperazione, per puntare allo sviluppo dell’intero sistema locale di riferimento.
     La vera democrazia, non è certo il governo diretto del popolo, bensì il giudizio corretto, consapevole e responsabile dei cittadini sui propri rappresentanti e sulle forze di governo e di opposizione.
     Per la realizzazione di queste politiche, il Centro Studi Politici “A. Moro”, come per il passato, non farà
mancare il suo contributo di idee e di proposte.

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