Il termine per la presentazione dei bilanci di previsione dei
Comuni è slittato dal 30 giugno al 31 agosto. E’ un importante aiuto del
Governo agli Enti locali, specialmente quelli che hanno rinnovato le loro
Amministrazioni nel maggio scorso, come tutti gli altri già penalizzati dalle
incertezze normative derivanti dall’Imu. Questa ulteriore proroga consentirà di
avere più tempo per valutare in modo approfondito gli elementi necessari per
una corretta programmazione economico-finanziaria.
Si fa ancora in
tempo, allora, per dare seguito alle nostre continue sollecitazioni rivolte
all’Amministrazione comunale, ai consiglieri comunali, alle organizzazioni
politiche, sociali ed economiche per dare finalmente inizio ad una stagione
politico-amministrativa improntata al dialogo ed alla collaborazione tra le
forze vive della comunità ed i loro amministratori.
L’obiettivo di
rendere il Comune un’istituzione sempre più trasparente e democratica, che
opera all’insegna dell’efficacia e dell’efficienza, con la partecipazione
attiva di tutti i cittadini, così come sancito nello Statuto comunale e nei
relativi istituti di partecipazione, non è stato ancora completamente
conseguito.
Siamo tutti convinti
che lo sviluppo, di cui tutti parlano, è davvero tale se si traduce in un
innalzamento del livello di democraticità e se è garantito, anche con l’ausilio
delle nuove tecnologie, il massimo di trasparenza e di informazione
sull’attività amministrativa e si riesce a coinvolgere tutti coloro che di
solito rimangono ai margini della vita pubblica.
Una comune visione
della città da costruire, la convergenza sul programma amministrativo e
l’accettazione di regole chiare e condivise, così come si accingono a discutere
le forze di centro-sinistra invitate inizialmente dal Partito Democratico e
recentemente riproposte da SEL e da IDV, possono costituire, infatti, la base
per un lavoro comune interessante ed apprezzato dai rispettivi referenti.
Sono queste le basi
per rendere sistematico il cosiddetto “Bilancio
partecipato”, tante volte sollecitato dalla nostra associazione e
ampiamente illustrato nel mio ultimo libro “Partecipare
per crescere insieme”, la cui presentazione è prevista per il giorno 23
agosto, nell’ambito degli eventi previsti dall’”Estate coratina”.
Un bilancio, cioè, in
cui la politica si fa incontro, ascolto, ma soprattutto azione diretta,
partecipazione autentica che consenta ai cittadini di conoscere lo status quo,
le conseguenze limitative del “Patto di stabilità”, le priorità individuate
dall’Amministrazione comunale, ma anche di indicare come e dove le risorse del
proprio Comune, ferma restante la consapevolezza di fare il proprio dovere di
contribuenti e di astenersi da qualsiasi tipo di evasione fiscale.
Se fossimo stati
interpellati anche ai sensi della Direttiva del Ministero della Funzione
Pubblica relativa alla Rendicontazione sociale nelle Amministrazioni pubbliche,
avremmo avuto modo di segnalare i contenuti essenziali che, a nostro avviso,
dovrebbero caratterizzare il documento contabile che l’assessore al Bilancio
Massimo Mazzilli sta preparando. Ci riserviamo di farlo non appeno ne verremo a
conoscenza anche noi.
Nel frattempo,
ribadiamo ancora una volta la nostra convinzione che con questi problemi – ed
altri ancora – si deve misurare l’iniziativa politico – amministrativa per la
costruzione di una città solidale, colta, operosa, sana, sicura e armoniosa. In
una parola, la crescita di una “Città amica”, chiamata a fare tessuto,
ricercando al suo interno sinergie e momenti di cooperazione, per puntare allo
sviluppo dell’intero sistema locale di riferimento.
La vera democrazia,
non è certo il governo diretto del popolo, bensì il giudizio corretto,
consapevole e responsabile dei cittadini sui propri rappresentanti e sulle
forze di governo e di opposizione.
Per la realizzazione
di queste politiche, il Centro Studi Politici “A. Moro”, come per il passato,
non farà
mancare il suo contributo di idee e di proposte.
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