lunedì 27 agosto 2012

“PARTECIPARE PER CRESCERE INSIEME”



     Su questo argomento non esiste destra o sinistra - afferma Vito De Leo nella prefazione del suo ultimo libro - esiste solo un grande desiderio di democrazia, un bisogno di essere ascoltati come cittadini che vogliono dire la loro sul proprio microcosmo.
     Nella democrazia rappresentativa – continua -  il voto si limita ad esprimere l’interesse personale: al contrario nell’ambito di un processo deliberativo, opinioni diverse si confrontano e la più giusta e persuasiva si imporrà sulle altre.
     Dato che le scelte e le preferenze non possono essere date per scontate, ma devono rispondere agli argomenti più convincenti, la democrazia deliberativa si discosta dalla teoria della rational choice e dalle sue applicazioni ai sistemi politici; al contrario, la dimensione cognitiva della politica viene valorizzata, in quanto il processo decisionale si basa sulla crescita personale e l’apprendimento reciproco.
     Per garantire l’efficacia della democrazia deliberativa vanno rispettate alcune condizioni:
a) inclusività del processo, b) scambio di opinioni, c) presenza di regole chiare, d) presenza di tutti gli stakeholder, e) garanzia dell’accesso all’informazioni relative al dibattito e medesimo spazio politico.
     La relazione fra democrazia rappresentativa e quella partecipativa ha implicazioni diverse a livello locale, in quanto gli elettori sono percepiti come maggiormente consapevoli e competenti su questioni e politiche territoriali. Il problema sta nel definire come istituzionalizzare le forme di mobilitazione democratica, non considerando più le arene deliberative in termini di efficienza e di gestione di conflitti, ma in termini di “citizenship ed empowerment”. Approccio che potrebbe avere profonde ripercussioni sulla qualità della democrazia locale.
     Le istituzioni che garantiscono processi inclusivi e trasparenti possono offrire un importante spazio di confronto e interazione tra i cittadini ed i loro amministratori, coltivando una democrazia critica.
     Una leadership forte ed autonoma può dimostrarsi più efficace nel coordinare interessi diversi e assicurare che le decisioni collettive del processo partecipativo si traducano in progetti effettivi.
     L’apertura di arene partecipative per decidere sulle politiche locali mette in discussione alcuni principi di democrazia rappresentativa e solleva questioni di rappresentatività e legittimità, ma, a livello locale, può invece contribuire a legittimare la democrazia e valorizzare il potenziale di una città in quanto “attore collettivo”.


























“PARTECIPARE PER CRESCERE INSIEME”

     E’ questo il titolo dell’ultimo libro del prof. Vito De Leo, che segue quelli sul “Bullismo: profili, proposte, riflessioni”, e “Vademecum per gli autori esordienti”.
     Queste pagine, che riassumono, sulla base di diverse esperienze realizzate nel suo ruolo di docente, di amministratore comunale, di giornalista e di presidente della Consulta delle Associazioni, la partecipazione, le idee e le proposte indirizzate ai diversi interlocutori istituzionali, rivelatrici di un’attenzione costante e sempre più viva nei riguardi della crescita democratica della comunità amministrata, consentono di far rivivere le fasi di un impegno culturale e civico, che rappresentano un modo evidente per non limitarsi a dire semplicemente “C’ero anch’io”. La storia, come sappiamo, non è mai stata fatta dai soli testimoni, ma sempre da soggetti consapevoli e attivi.
      Su questo argomento  - dichiara l’autore nella prefazione -  non esiste destra o sinistra, esiste solo un grande desiderio di Democrazia, un bisogno di essere ascoltati come cittadini che vogliono dire la loro sul proprio microcosmo. Nella democrazia rappresentativa il voto si limita ad esprimere l’interesse personale: al contrario, nell’ambito di un processo deliberativo, opinioni diverse si confrontano e la più giusta e persuasiva si imporrà sulle altre.
     La governance delle politiche pubbliche richiede oggi nuove forme di partecipazione, maggiormente efficaci ed inclusive. Molte delle procedure istituzionali che coinvolgono i cittadini stanno mostrando i loro limiti e spesso gli opposti. Tempi lunghi di consultazione, quando non necessari o scelte tropo rapide, in assenza di informazione  e coinvolgimento, per decisioni di grande impatto pubblico. Ritualità consolidate a fronte di discussioni improvvisate. Attori sociali coinvolti non sempre rappresentativi e una domanda latente di partecipazione attiva proveniente da stakeolder e cittadini.
     Le conseguenze negative si evidenziano a più livelli: aumento dei conflitti, costi istituzionali, sociali, economici, e ambientali sempre più insostenibili, un prevalere delle proteste sulle proposte. Queste dinamiche delegittimano le istituzioni e de-responsabilizzano i cittadini.
     Questo libro prova a fornire un contributo per affrontare questi problemi consolidando le innovazioni in corso di sperimentazione, indicando perché, come, con chi e quando attivare percorsi di partecipazione strutturata.
     Il testo, rivolto a decisori pubblici, organizzazioni sociali, culturali e politiche interessati ai temi della partecipazione, è diviso in 13 capitoli nei quali sono in pratica spiegate le linee – guida della partecipazione e si propongono una ricognizione sui nuovi approcci di deliberazione pubblica indicando i vantaggi, i rischi, le opportunità assieme al “come fare” e alle condizioni di successo. Vengono poi esaminati, pur sinteticamente, alcuni strumenti di programmazione regionale e locale previsti dalla normativa vigente (urbanistica, ambiente, sociale, bilanci, ecc.) avanzando diverse suggestioni di miglioramento. Infine, si propongono dettagliate indicazioni operative su una moltitudine di approcci, metodologie, tecniche e strumenti per attivare processi partecipativi”.
     Il libro è presente oltre che nelle librerie locali anche nella Biblioteca comunale, che lo ha inserito nel calendario delle prossime presentazioni.
     La prima di queste avverrà nell’ambito degli eventi predisposti per  ”Estate coratina” il giorno 29 agosto, nel Chiostro comunale, alle ore 19,30, alla presenza di autorità politiche, amministrative, istituzionali, culturali e sociali.






______________________________________________________________________________________PATROCINIO : Comune di Corato, Consulta della Cultura, Centro Studi Politici °A. MoroADESIONI:Forum degli Autori, Forum dei Giovani, Presidi del Libro, Pro Loco “Quadratum”,  ACLI, Cicres, Caritas Cittadina, Vivere In, Fidapa, Arci
Istituzioni che s’ incontrano, esperienze che si confrontano, strategie che si costruiscono.

MERCOLEDI’ 29 AGOSTO – ORE 19,30
CHIOSTRO COMUNALE – P.zza Cesare Battisti – Corato
Presentazione del libro di Vito De Leo
“Partecipare per crescere insieme”

   Saluto: Luigi Perrone – Sindaco di Corato
   Interventi: S. Stefanachi, N. Bevilacqua, D. Paganelli,
   G. Strippoli, T. Loiodice, A. Pisicchio, L. Strippoli,
   C. de Benedittis, P.Masciavè, T. De Meo, R. Marcone.
Testimonianza: Vito De Leo - Autore                       
Moderatore: Giuseppe Di Bisceglie - Direttore de “Lo Stradone”
Descrizione: C:\Users\Utente\Desktop\copertina.jpg   
 La S.V. è invitata
                                                                                      
Descrizione: C:\Users\Utente\Desktop\copertina.jpg____________________________________________________________












           














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