Nella democrazia rappresentativa –
continua - il voto si limita ad
esprimere l’interesse personale: al contrario nell’ambito di un processo
deliberativo, opinioni diverse si confrontano e la più giusta e persuasiva
si imporrà sulle altre.
Dato che le scelte e le
preferenze non possono essere date per scontate, ma devono rispondere agli
argomenti più convincenti, la democrazia deliberativa si discosta dalla
teoria della rational choice e dalle sue applicazioni ai sistemi politici;
al contrario, la dimensione cognitiva della politica viene valorizzata, in
quanto il processo decisionale si basa sulla crescita personale e
l’apprendimento reciproco.
Per garantire l’efficacia della
democrazia deliberativa vanno rispettate alcune condizioni: a)
inclusività del processo,
b) scambio di opinioni, c) presenza di regole chiare, d) presenza di tutti
gli stakeholder, e) garanzia dell’accesso all’informazioni relative al
dibattito e medesimo spazio politico.
La relazione fra democrazia
rappresentativa e quella partecipativa ha implicazioni diverse a livello
locale, in quanto gli elettori sono percepiti come maggiormente consapevoli
e competenti su questioni e politiche territoriali. Il problema sta nel
definire come istituzionalizzare le forme di mobilitazione democratica, non
considerando più le arene deliberative in termini di efficienza e di
gestione di conflitti, ma in termini di “citizenship ed empowerment”.
Approccio che potrebbe avere profonde ripercussioni sulla qualità della
democrazia locale.
Le istituzioni che garantiscono
processi inclusivi e trasparenti possono offrire un importante spazio di
confronto e interazione tra i cittadini ed i loro amministratori,
coltivando una democrazia critica.
Una leadership forte ed autonoma
può dimostrarsi più efficace nel coordinare interessi diversi e assicurare
che le decisioni collettive del processo partecipativo si traducano in
progetti effettivi.
L’apertura di arene
partecipative per decidere sulle politiche locali mette in discussione
alcuni principi di democrazia rappresentativa e solleva questioni di
rappresentatività e legittimità, ma, a livello locale, può invece
contribuire a legittimare la democrazia e valorizzare il potenziale di una
città in quanto “attore collettivo”.
“PARTECIPARE PER CRESCERE INSIEME”
E’ questo il titolo dell’ultimo libro
del prof. Vito De Leo, che segue quelli sul “Bullismo: profili, proposte, riflessioni”, e “Vademecum per gli autori esordienti”.
Queste pagine, che riassumono, sulla
base di diverse esperienze realizzate nel suo ruolo di docente, di
amministratore comunale, di giornalista e di presidente della Consulta
delle Associazioni, la partecipazione, le idee e le proposte indirizzate ai
diversi interlocutori istituzionali, rivelatrici di un’attenzione costante
e sempre più viva nei riguardi della crescita democratica della comunità
amministrata, consentono di far rivivere le fasi di un impegno culturale e
civico, che rappresentano un modo evidente per non limitarsi a dire
semplicemente “C’ero anch’io”. La storia, come sappiamo, non è mai stata
fatta dai soli testimoni, ma sempre da soggetti consapevoli e attivi.
“Su questo argomento - dichiara l’autore nella prefazione - non esiste destra o sinistra, esiste solo
un grande desiderio di Democrazia, un bisogno di essere ascoltati come
cittadini che vogliono dire la loro sul proprio microcosmo. Nella democrazia
rappresentativa il voto si limita ad esprimere l’interesse personale: al contrario,
nell’ambito di un processo deliberativo, opinioni diverse si confrontano e
la più giusta e persuasiva si imporrà sulle altre.
La governance delle politiche
pubbliche richiede oggi nuove forme di partecipazione, maggiormente
efficaci ed inclusive. Molte delle procedure istituzionali che coinvolgono
i cittadini stanno mostrando i loro limiti e spesso gli opposti. Tempi
lunghi di consultazione, quando non necessari o scelte tropo rapide, in
assenza di informazione e
coinvolgimento, per decisioni di grande impatto pubblico. Ritualità
consolidate a fronte di discussioni improvvisate. Attori sociali coinvolti
non sempre rappresentativi e una domanda latente di partecipazione attiva
proveniente da stakeolder e cittadini.
Le conseguenze negative si evidenziano
a più livelli: aumento dei conflitti, costi istituzionali, sociali,
economici, e ambientali sempre più insostenibili, un prevalere delle
proteste sulle proposte. Queste dinamiche delegittimano le istituzioni e
de-responsabilizzano i cittadini.
Questo libro prova a fornire un
contributo per affrontare questi problemi consolidando le innovazioni in
corso di sperimentazione, indicando perché, come, con chi e quando attivare
percorsi di partecipazione strutturata.
Il testo, rivolto a decisori pubblici,
organizzazioni sociali, culturali e politiche interessati ai temi della
partecipazione, è diviso in 13 capitoli nei quali sono in pratica spiegate
le linee – guida della partecipazione e si propongono una ricognizione sui
nuovi approcci di deliberazione pubblica indicando i vantaggi, i rischi, le
opportunità assieme al “come fare” e alle condizioni di successo. Vengono
poi esaminati, pur sinteticamente, alcuni strumenti di programmazione
regionale e locale previsti dalla normativa vigente (urbanistica, ambiente,
sociale, bilanci, ecc.) avanzando diverse suggestioni di miglioramento.
Infine, si propongono dettagliate indicazioni operative su una moltitudine
di approcci, metodologie, tecniche e strumenti per attivare processi
partecipativi”.
Il libro è presente oltre che nelle
librerie locali anche nella Biblioteca comunale, che lo ha inserito nel
calendario delle prossime presentazioni.
La prima di queste avverrà nell’ambito
degli eventi predisposti per ”Estate
coratina” il giorno 29 agosto, nel Chiostro comunale, alle ore 19,30, alla
presenza di autorità politiche, amministrative, istituzionali, culturali e
sociali.
______________________________________________________________________________________PATROCINIO : Comune di Corato, Consulta
della Cultura, Centro Studi Politici °A. Moro” ADESIONI:Forum degli Autori, Forum dei Giovani, Presidi del
Libro, Pro Loco “Quadratum”, ACLI, Cicres,
Caritas Cittadina, Vivere In, Fidapa, Arci
Istituzioni che s’ incontrano,
esperienze che si confrontano, strategie che si costruiscono.
MERCOLEDI’ 29 AGOSTO – ORE 19,30
CHIOSTRO COMUNALE – P.zza Cesare
Battisti – Corato
Presentazione del
libro di Vito De Leo
“Partecipare per
crescere insieme”
Saluto: Luigi Perrone – Sindaco
di Corato
Interventi: S. Stefanachi, N. Bevilacqua, D. Paganelli,
G. Strippoli, T. Loiodice, A. Pisicchio,
L. Strippoli,
C. de Benedittis, P.Masciavè, T. De Meo,
R. Marcone.
Testimonianza: Vito De Leo - Autore
Moderatore: Giuseppe Di Bisceglie - Direttore de “Lo Stradone”
La S.V. è invitata
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