mercoledì 25 maggio 2011

PARTECIPAZIONE: FINALMENTE SI COMINCIA

Grazie al R.U.LAB - Laboratorio Partecipato di Rigenerazione Urbana - si è avviato finalmente a Terlizzi un processo partecipativo di cui si avvertiva da tempo la mancanza. Avendo rivestito per molti anni il ruolo di presidente della Consulta delle Associazioni, posso affermarlo senza tema di smentita. Mi auguro che i miei successori riescano ad ottenere condizioni più favorevoli e maggiormente corrispondenti agli istituti di partecipazione previsti dallo Statuto comunale. Intanto, è passato un altro anno e le associazioni iscritte all’Albo non hanno ancora potuto effettuare l’assemblea d’insediamento per l’elezione del presidente e del Coordinamento.

Nel frattempo, però, su iniziativa dell’Assessorato ai Lavori Pubblici e della Società Cooperativa R&S - Ricerca e Sviluppo, nei giorni 21 e 22 maggio, è stato attivato il R.U.LAB, conditio sine qua non per candidare il nostro Comune al finanziamento previsto dal bando regionale Azione 7.1.1 “Piani integrati di Sviluppo urbano di città medio/grandi”. Senza questa procedura il progetto di rigenerazione che riguarda l’ampia area retrostante la S.E. “Pappagallo”, compresa fra via Torino e viale dei Garofani, parte della quale occupata dal vecchio Magistrale e dalla palestra coperta non avrebbe risorse finanziarie sufficienti per essere realizzato.

Quello della partecipazione alle scelte – ha dichiarato, tuttavia, su Terlizzilive il 18 maggio scorso, l’assessore ai Lavori Pubblici e Urbanistica Michele Berardi – è un metodo di lavoro che dobbiamo sforzarci di rendere sempre più effettivo, perché fare bene significa rendere noi cittadini protagonisti della progettazione e realizzazione dei luoghi in cui viviamo”. Evidentemente, si é espresso anche a nome dell’assessore alla Partecipazione Santina Mastropasqua, che, di tutto ha parlato nel lungo intervento fatto durante il comizio in piazza del 12 maggio scorso, tranne che di partecipazione. Parola-chiave probabilmente ignota al collega assessore alle Finanze Felice De Sario, inutilmente sollecitato, nel corso di questi anni, a realizzare il cosiddetto “bilancio-partecipato”. “Ciò accade – evidentemente – ha dichiarato il sindaco Vincenzo Di Tria nello stesso comizio, riferendosi ai Regolamenti edilizi ed al Piano Regolatore – perché questa è una città che non è abituata a decidere del proprio destino. Ma ora la musica è cambiata: questa amministrazione e la precedente hanno preso di petto il Piano Regolatore. Noi abbiamo iniziato a sbloccare dei piani di lottizzazione andando incontro a chi lavora nell’indotto e non ad altri interessi.

Molto opportuni, appropriati e innovativi sono apparsi gli incontri tenuti dal team di tecnici ed esperti della Società Cooperativa RS, che hanno reso protagonisti, nel primo tempo, la scuola, con il coinvolgimento degli alunni, degli insegnanti e delle famiglie e nel secondo tempo, la società civile con gli incontri tenuti nei giorni 21 (presso la Biblioteca comunale) e 22 maggio (presso la Pinacoteca “De Napoli”.

In quest’ultimo, al quale ho avuto il piacere di partecipare, l’arch. Gianferrigni ha illustrato ai pochi presenti i grafici del progetto, mentre il collega arch. Fedele Congedo ha richiesto ai presenti dei contributi propositivi utilizzando la tecnica del “Metaplan –Multistake holders”. I circa venti partecipanti, quasi tutti componenti della Consulta delle Associazioni, alla presenza del sindaco Vincenzo Di Tria, dell’assessore alla Partecipazione Santina Mastropasqua e dell’assessore ai Lavori Pubblici Michele Berardi, sono stati invitati a rispondere alle seguenti domande: 1) Quali problemi la rigenerazione urbana deve risolvere nei seguenti settori: Ambiente e territorio; Cultura e formazione; Società; Economia? 2) Quali valori deve affermare? 3) Quali relazioni curare fra ambito e città?

Anche il sottoscritto, dopo aver espresso l’auspicio che l’iniziativa non abbia carattere meramente strumentale, ma diventi il primo passo per una strategia partecipativa sistematica, ha indicato gli obiettivi prioritari che, se realizzati, potranno concorrere a progettare una città, che può diventare migliore se accresce le opportunità e si sviluppa in tutte le sue parti. Quali? Eccoli: 1) Consentire effettivamente la funzione consultiva e propositiva della Consulta delle Associazioni (che tarda ancora ad essere insediata), mettendo così tutte le organizzazioni civili in condizione di esprimere in tempo utile i pareri richiesti. 2) Costituire il Forum dei Giovani, il Consiglio Comunale dei Ragazzi e la Consulta per l’Ambiente e il Difensore civico, previa regolamentazione da inserire nello Statuto comunale. 3) Rendere sistematica la consultazione dei cittadini attraverso i Consigli di quartiere, assemblee popolari, conferenze di settore, incontri, questionari e ricerche mirate. 4) Rendere il sito web del Comune interattivo con i cittadini e non limitarlo alla pura e semplice attività informativa. 5) Sollecitare il Consiglio comunale ad approvare e regolamentare la “Carta dei diritti del cittadino”. 6) Distribuire un questionario contenente domande sulle aspettative dei cittadini, al fine di monitorare l’opinione e le proposte dei cittadini – elettori.

Diceva un vecchio saggio che i muri ribaltati diventano ponti. Ed è quello che ci serve: un ponte che sappia farci approdare realmente sulla riva del vero cambiamento.

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