mercoledì 25 maggio 2011

CULTURA E LEGALITA’ COME RISORSA STRATEGICA

Il tema dell’educazione alla legalità, alla cittadinanza attiva e alla responsabilità delle istituzioni familiari, sociali, scolastiche e amministrative, è sempre di stringente attualità, come dimostrano le manifestazioni palermitane del 23 maggio. In questo giorno di 19 anni fa, avvenne ad opera della mafia la strage di Capaci, in cui persero la vita il magistrato Giovanni Falcone, sua moglie e gli uomini di scorta che lo seguivano.

Moltissimi giovani hanno voluto marciare sotto l’insegna della legalità e di uno striscione con su scritto: “Caro Giovanni, le tue idee camminano con le nostre gambe”. Fa sempre molto piacere vedere partecipare i giovani non solo alle manifestazioni commemorative ma anche a quelle pedagogiche. E’ il caso degli alunni del 1° Circolo didattico “Don Pietro Pappagallo” che il giorno 12 c.m. hanno discusso sul tema “LIBERI DI…”, con il presidente dell’Associazione Antiraket di Gela e di quelli che hanno partecipato all’altro ciclo di 4 incontri patrocinati dall’assessore alla Legalità Giovanna Spada, presso la Biblioteca comunale sul tema “La crisi della famiglia: il bullismo e la fragilità adolescenziale nel mito dell’apparire”, rivolto a quattro classi di scuole elementari e medie. In quest’ultimo incontro ho avuto l’opportunità di partecipare come relatore, insieme al dott. Sciancalepore, nella mia veste di autore del libro intitolato”Il Bullismo: Profili-Riflessioni-Proposte”. Ben vengano queste iniziative scolastiche che, in ogni caso, devono andare oltre le commemorazioni annuali e gli stimoli di carattere ministeriale, ma rappresentare la volontà interistituzionale di mettere in essere una strategia unitaria e sistematica ad ogni livello.

“Costruire il tessuto legalitario – abbiamo detto, infatti, agli attenti ragazzi - significa costruire una comunità coesa, fondata su una storia e una memoria identitaria. Legalità si coniuga con solidarietà, responsabilità, giustizia, garanzia di benessere per i singoli individui. La scuola ha il dovere di riservare oggi più che mai una notevole attenzione a quelle azioni educative funzionali al contrasto dei mali più evidenti nella società contemporanea quali la violenza, il razzismo, l’intolleranza, l’aggressività, l’illegalità diffusa, il bullismo, l’esclusione dei diversamente abili e/o dei ragazzi cosiddetti fragili, nonché di promuovere l’implementazione e il consolidamento della coesione sociale e della giustizia”.

L’educazione alla cittadinanza attiva e alla legalità rappresenta, quindi, la dimensione trasversale dell’intero percorso formativo ed è parte integrante delle attività culturali. Costituisce il nucleo fondante per la formazione di personalità critiche, autonome, pluralistiche, aperte alla conoscenza, disponibili ad affrontare la realtà, a difendere la propria identità, in grado di riconoscersi, di definirsi e di vivere i valori della democrazia in modo consapevole, trasferendone i principi nella pratica quotidiana.

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