domenica 1 maggio 2011

Conferenza stampa. Invito.

Facendo seguito all’incontro del 7 aprile scorso, finalizzato a costituire il “Forum degli Autori” locali,

al quale hanno partecipato su invito del sottoscritto i seguenti scrittori coratini: Talia Calvi Grazia, Annunziata Bevilacqua, Anna Mininno, Giuseppe Arbore, Gaetano Bucci, Dino Patruno, Gerardo Strippoli, Biagio Tempesta, Ettore Torelli, Luigi Tosti, Franco Vangi, nonché la presidente della Consulta della Cultura, Stefania Stefanachi, e la dirigente del Presidio del Libro Angela Pisicchio, così come convenuto, formulo l’invito ai signori in indirizzo a partecipare alla conferenza-stampa indetta per il giorno 12 maggio, alle ore 18, presso la Biblioteca comunale.

Pensando di fare cosa utile agli assenti, riassumo le motivazioni e le conclusioni concordate nel primo incontro.

Dopo ampio dibattito sulla relazione introduttiva del sottoscritto, si è convenuto di dare vita preliminarmente ad un “Forum di autori locali”, cui potrebbe seguire, se si realizzeranno le condizioni logistiche e organizzative, la costituzione di una vera e propria Associazione culturale che abbia come scopo quello di svolgere un’attività di utilità culturale e sociale nei confronti di chiunque voglia provare ad esprimersi e a far conoscere i prodotti culturali dei propri aderenti.

Questa Forum, per il momento, si pone come luogo d’informazione, valorizzazione ed ascolto per fornire strumenti utili alla comunicazione e all’espressività culturale in tutte le sue forme. Le sue attività, pertanto, si svilupperanno attraverso la dimensione della relazione traducendosi in iniziative d’incontro, accoglimento e confronto, dove ciascuno potrà esprimere i suoi bisogni, le proprie esperienze, le sue ricerche e, al tempo stesso, scoprire e valorizzare le proprie risorse.

Libri di poesie o di narrativa, pubblicazioni scientifiche o storiche, romanzi o storie di vita vissuta, cronache giornalistiche: tanti modi differenti di mantenere vive le proprie radici, tante piccole perle che con il contributo di tutti non andranno perdute.

Di qui la necessità di incontrarsi ad ogni livello socio-culturale e amministrativo, affinché gli autori e i talenti locali vengano conosciuti e apprezzati non solo dai posteri, ma soprattutto dai concittadini coevi.

Le proposte degli aderenti, pertanto, si articoleranno in tre tipologie di attività: creatività, attraverso la predisposizione di luoghi di sperimentazione, di esercizio della creatività e dell’espressività, nei quali avvicinarsi alla lettura, alla scrittura e alla costruzione di percorsi comuni di educazione alla lettura e alla scrittura; valorizzazione delle risorse culturali, sociali ed ambientali del territorio, attraverso percorsi guidati alla scoperta delle pietre miliari della storia collettiva; ascolto e mediazione, con lo scopo di offrire e ricercare, insieme ai lettori, le soluzioni più adeguate alle eventuali situazioni di difficoltà incontrate nella pubblicazione e nelle vendite attraverso la predisposizione di strumenti e azioni di supporto idonei.

L’associazione organizzerà prevalentemente le sue attività sotto forma di seminari, laboratori esperenziali, gruppi di lettura cogestiti dai soci e coinvolgendo esperti esterni, gli studenti, il Presidio del libro, la Consulta della Cultura, l’Amministrazione comunale e le istituzioni culturali, sociali, economiche e scolastiche.

Si è convenuto, altresì, di invitare al prossimo incontro, previsto per i primi di maggio, anche gli operatori dell’informazione giornalistica, radiofonica e televisiva, i rappresentanti delle istituzioni scolastiche e le associazioni culturali, per verificarne la disponibilità ad istituire un Comitato scientifico-culturale che si faccia promotore di iniziative promozionali utili ad ampliare l’area degli appassionati della lettura, della scrittura e, in definitiva, della cittadinanza attiva.

Si tratta, insomma, di creare le condizioni per la realizzazione di quella Fondazione culturale, già proposta dal sottoscritto, nel 2007, all’Amministrazione comunale, nella mia veste di vice-presidente della Consulta della Cultura. La rinnovata richiesta fa riferimento alla necessità di creare un Ente vero e proprio, che sia capace di ricercare e gestire fondi, programmare gli eventi e supportare l’intero carico organizzativo, liberando così i singoli attori dei notevoli pesi, quasi sempre fonte di stress, deficit finanziari e polemiche.

Può essere questa la ragione per la quale dobbiamo continuare a sognare, leggere, scrivere, ascoltare e parlare, che è il metodo più efficace che abbiamo trovato per alleviare la nostra condizione mortale, di trionfare sull’usura del tempo e di rendere possibile l’impossibile.

Comunicare agli altri un’idea, un progetto, un’emozione significa mettere in comune, attivare forme di reciproca comprensione, intessere spazi relazionali.

Cordiali saluti.

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