mercoledì 15 settembre 2010

SCRIVIAMO INSIEME IL GRANDE LIBRO DEI VALORI

Non tutti sono informati che il 21 settembre prossimo il mondo celebrerà la Giornata internazionale dell’Onu per la pace. Quel giorno l’appello per rinnovare l’impegno contro tutte le guerre, per la pace e la non violenza, la giustizia e i diritti umani sarà accolto da milioni di persone in tutto il mondo. L’obiettivo principale di questa giornata è la promozione dell’impegno dei giovani per la pace e lo sviluppo.
L’evento, infatti, s’inserisce nell’Anno internazionale dei giovani (agosto2010-agosto2011), deciso dalle nazioni Unite per promuovere i valori del rispetto dei diritti umani e della solidarietà tra le generazioni, le culture, le religioni e le civiltà, elementi decisivi per rafforzare le fondamenta della pace.
Per questo, lo stesso giorno a Roma, presso il Quirinale, si svolgerà la cerimonia inaugurale del nuovo anno scolastico voluta dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il nostro auspicio è che questa data rappresenti l’inizio di un nuovo grande progetto educativo. Un progetto centrato sulla riscoperta dei grandi valori costituzionali e sulla promozione del protagonismo dei giovani.
Quel giorno anche nella nostra città possiamo fare una cosa semplice ma altamente simbolica: organizzare un incontro di progettazione del percorso educativo/formativo da realizzare nell’anno scolastico 2010/2011. Le scuole possono diventare sede dell’incontro di tutti coloro che vogliono impegnarsi per costruire, a cominciare dal proprio territorio, una nuova cultura fondata sulla pace e sui diritti umani.
Investire sull’educazione, sulla formazione e sul protagonismo dei nostri giovani è il miglior investimento che possiamo fare per mettere un freno alla grave crisi culturale che stiamo vivendo. Non c’è modo migliore per costruire la pace.
Noi del Centro Studi Politici “A. Moro”e dell’Associazione contro la criminalità per la legalità, da tempo rivolgiamo la nostra attenzione ed il nostro impegno alla scrittura di un “grande libro dei valori”, ossia una grande raccolta di idee, riflessioni e proposte utili a costruire un’ Italia e un mondo migliore attraverso la creatività e la partecipazione attiva di genitori, studenti e insegnanti, il cui contributo è stato fondamentale per la redazione del mio libro “Il Bullismo”- edito dalla Secop edizioni di Corato.
Per affrontare la grave crisi culturale che stiamo vivendo abbiamo bisogno di riscoprire il significato autentico dei valori che sono al centro della nostra Costituzione e della Dichiarazione Universale dei Diritti umani. Abbiamo bisogno di approfondire la loro conoscenza, di rivalutarli e di rigenerarli per permettergli di sprigionare tutta l’energia positiva che contengono. Quali sono? A cosa ci servono? Perché sono così importanti? Come possiamo sperimentarli? Come possiamo rimetterli al centro della nostra vita e nella nostra società?
La scuola è il luogo ideale per cercare di rispondere a queste domande e per promuovere la riscoperta dell’importanza e dell’utilità dei valori della nonviolenza, della giustizia, della libertà, della pace, dei diritti umani, della responsabilità e della speranza Attorno ad ogni valore può nascere un laboratorio originale che potrebbe operare in rete con il territorio e con le altre scuole coinvolte.
Mettiamo al centro gli studenti. Facciamo in modo di renderli protagonisti sin dalla fase di ideazione e di progettazione del percorso didattico. Se saranno loro a decidere cosa fare, lo faranno con maggiore convinzione ed impegno. In ogni modo, occorrerà prevedere percorsi di partecipazione attiva che uniscano lo studio, la conoscenza e l’azione concreta.
Sviluppiamo la collaborazione con il Comune e con il territorio. Il percorso di ogni classe/scuola può essere eleborato/condiviso ad un tavolo di comune progettazione con l’Ente locale e, possibilmente, anche con associazioni e gruppi di volontariato, giornalisti e mezzi di comunicazione.
Cominciamo il 21 settembre prossimo ad investire sulla costruzione di una nuova cultura insieme all’intera comunità educante, agli enti locali, alle organizzazioni della società civile e ai media; investiamo sul protagonismo dei giovani e sulla formazione dei cittadini attivi, critici e consapevoli.
Saremo grati a tutti coloro che, come noi, non si stancano di guardare oltre l’evento e la celebrazione e continuano a dichiararsi sempre disponibili a contribuire unitariamente, senza differenze politiche, alla crescita della propria comunità.

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