giovedì 30 settembre 2010

Democrazia partecipativa e sussidiarietà orizzontale

Il tema della democrazia partecipativa e dei cambiamenti nei processi decisionali nel nostro Comune nasce innanzitutto dalle deludenti esperienze fatte negli scorsi anni negli incontri promossi dall’Amministrazione comunale sul Piano Urbanistico Generale, sul Bilancio comunale, su Pian Sociale di Zona e,ultimamente, sulle piste ciclabili. Ma nasce anche dalla necessità di definire un nuovo rapporto tra istituzioni e cittadini, tra le amministrazioni pubbliche e i loro diversi portatori di interesse. Il coordinamento dell’azione sociale, attraverso l’inclusione di più attori nei processi decisionali, apre però tante e diverse questioni: quali criteri utilizza la nostra amministrazione per includere e coinvolgere gli attori nella definizione delle decisioni pubbliche?
Come si procede alla definizione dei problemi da sottoporre al confronto comune? In base a quali principi vengono individuati coloro che partecipano? Che responsabilità devono assumersi nei confronti della collettività gli stakeolsders che hanno contribuito alla formazione di una specifica scelta?
L’Ente locale come si attrezza, sul piano delle regole, degli strumenti operativi, della tecnologia, dei ruoli e dei profili professionali, della struttura organizzativa, per far fronte a questi interrogativi?
Il tema della sussidiarietà orizzontale si colloca idealmente ad uno stadio successivo rispetto al percorso partecipativo. Mentre le strategie e i metodi di democrazia partecipativa agiscono prevalentemente al momento della scelta dell’azione, la sussidiarietà orizzontale si colloca invece sul versante della gestione del servizio e dell’opera.
Da diversi anni in molti luoghi sono stati avviati percorsi di questa natura ma principalmente questi si sono concentrati su alcuni interlocutori specifici: le imprese, gli anziani, il volontariato, ecc. Spesso si tratta di esperienze importanti ma di impatto limitato e comunque marginali rispetto al cuore delle politiche o dei servizi. Al contrario, possono essere raggiunti risultati di grande efficacia se la leva della cittadinanza attiva viene a tutti gli effetti considerata strumento di attuazione delle politiche in modo trasversale ai settori, come modalità qualificata dell’amministrare e come scelta politica di governo complessivo di un territorio.
Anche in questo caso le esperienze concrete pongono numerose e rilevanti questioni per le amministrazioni pubbliche in generale e del nostro Comune in particolare: sul versante della rappresentanza, del sistema delle regole, degli strumenti, delle competenze e degli strumenti organizzativi.
Spesso, però, partecipazione e sussidiarietà sono principi che ispirano l’azione solamente di alcuni assessorati e di alcune strutture senza che ci sia una condivisione interna dell’intera struttura organizzativa. Questa differenza di stile rischia di non essere compresa dai cittadini e di essere percepita come una sorta di “finzione” da parte dell’Amministrazione.
Processi di questo tipo, che si basano sulla creazione di legami di fiducia, se non sono trasparenti, coerenti e diffusi come modalità generalizzata di lavoro dell’Amministrazione rischiano di trasformarsi in un boomerang per l’Amministrazione, creando fratture difficilmente recuperabili con i cittadini.
Partecipazione e sussidiarietà, dunque, non devono restare principi astratti riconosciuti dalla Costituzione e dallo Statuto comunale, ma si declinano quotidianamente nell’azione concreta e nella relazione tra Amministrazione e cittadini, dopo che ci sia stato un approfondimento ed una riflessione sia sul piano teorico, sia sotto il profilo operativo.
Questi aspetti sono riconducibili alle seguenti parole-chiave sulle quali – come centro Studi Politici “A. Moro” - saremmo lieti di offrire il nostro contributo di idee: regole, responsabilità, rappresentanza, processi, strumenti, assetti istituzionali, modelli organizzativi, anche in vista di un aggiornamento dello Statuto comunale per quanto riguarda in modo particolare gli istituti di partecipazione.

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