domenica 15 marzo 2009

Comunicato Stampa


Trentuno anni dopo, il Centro Studi Politici “Aldo Moro” di Corato, in memoria dello statista pugliese rapito il 16 marzo 1978 dopo l’uccisione della sua scorta, mentre si recava all’università, e ucciso il 9 maggio 1978 dalle Brigate Rosse dopo un interminabile e sofferta prigionia, ha voluto ricordare quello che fu l’inizio di una pagina buia della storia italiana. Il ritrovamento del suo corpo imbavagliato, nel bagagliaio di una Renault 4, in via Castani, a Roma, a metà strada tra la sede della DC e quella del PCI, resta ancora tragicamente vivo nel ricordo di tutti gli italiani e dei suoi tantissimi amici pugliesi e coratini. Al convinto europeista, al Suo alto profilo politico ed istituzionale, al Suo insegnamento sono stati intitolati prima il Centro Studi Politici “A. Moro”. Il prof. Vito De Leo, che lo ha conosciuto e seguito da sempre ha dichiarato: “Il senso di una commemorazione, a trentuno anni dalla morte di Moro, non è nostalgia o sentimentalismo, ma l’invito a cogliere il Suo messaggio umano e politico sempre attuale: quello, cioè, di far sì che ogni cittadino si occupi direttamente della realtà politica e sociale che lo circonda. Tante cose da allora sono cambiate. Sarebbe facile, drammatico gioco di esegesi andare a rileggere le espressioni che dall’infame prigione delle Brigate Rosse Aldo Moro dedicò alla società italiana e al suo partito, la Democrazia Cristiana”.

In una fase di indubbio logoramento delle istituzioni di crisi dei partiti e della politica, di degrado morale e civile, che in qualche misura hanno investito anche la nostra Corato, che tanto amò, mi piace additarlo - prosegue il presidente - come fulgido esempio di cristiano, di democratico, di politico, di statista, soprattutto ai giovani, che lamentano, a ragione, la mancanza di “Maestri”, un’assenza di esempi e di lezioni che li sollecitino ad accostarsi alla politica con animo puro e generoso”.

Noi giovani di ieri - conclude il “moroteo” Vito De Leo - insieme a quelli di oggi, siamo ancora impegnati a fare nostra la Sua lezione, proponendo oggi più che mai l’unità nella diversità, il cambiamento nella solidarietà, l’identità nel pluralismo, il confronto delle idee, la cultura della legalità, della partecipazione e delle pari opportunità, il ripristino delle condizioni di agibilità politica per tutti i cittadini, il rinnovamento della classe dirigente, dei metodi di gestione, la trasparenza e l’efficienza amministrativa, la visione del potere finalizzata al bene comune, gestito da persone oneste, competenti e capaci. In altre parole, continueremo, attraverso il Centro Studi Politici, a divulgare e realizzare il pensiero e l’opera di Aldo Moro, il cui martirio non può essere né dimenticato, né offeso da comportamenti incoerenti e contraddittori.

Se alla morte dell’uomo siamo rassegnati, non lo siamo per la morte della Politica, perché come diceva il Nostro: la politica è anche ideale”.

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