domenica 15 marzo 2009

16 marzo 2008: trentunesimo anniversario del rapimento di Aldo Moro e dell’ uccisione della sua scorta.

Nel trentunesimo anniversario del rapimento di Aldo Moro e dell’uccisione della sua scorta, abbiamo avvertito l’esigenza di testimoniare la nostra fedeltà al suo pensiero e al suo insegnamento, attraverso l’impegno sentito ed entusiasta, di un “gruppo di ricerca” ritrovatosi nella Centro Studi “A. Moro”. Un’associazione formata da giovani e da meno giovani, che, attraverso una meditata lettura dei suoi scritti, hanno colto i brani e i concetti che maggiormente li hanno affascinati e che, raccolti in modo semplice ed organico in un’agevole pubblicazione, ci auguriamo possa costituire un utile strumento per consentire un concreto approccio alla figura e al pensiero di Aldo Moro da parte di tanti giovani, di ricercatori e uomini di buona volontà desiderosi d’impegnarsi nel sociale, attingendo ad una fonte purissima le ragioni più vere che rendono bella ed amabile la vita sociale.

Un Paese senza memoria è un paese senza grandezza. E nella storia di ogni Paese vi sono personaggi, eventi, parole, che ne testimoniano per sempre l’identità e il cui ricordo sfida il trascorrere dei decenni, travalica le grandi svolte della storia.


Non fu soltanto il suo tragico destino a rendere per sempre indimenticabile la sua figura. Fu la sua visione e azione di statista a segnare in modo indelebile la crescita della democrazia italiana in anni difficili, di aspro conflitto ideologico e politico in Italia, in Europa e nel mondo.

La scelta stessa di Moro come vittima sacrificale del terrorismo fu riconoscimento della sua grandezza, del suo prestigio. Un terrorismo infame e senza avvenire riconobbe in lui il maggiore protagonista di quella politica di ravvicinamento fra i partiti, di riunificazione della Nazione, che consentì l’allargamento delle basi della democrazia, aprendo all’Italia un futuro più sereno e più sicuro.

Ogni faziosità fu estranea al suo temperamento, e più ancora, alla sua idea dell’Italia. Diede, all’Italia di quegli anni, pagandola con la sua stessa vita, un’altissima lezione di saggezza politica. Ancora oggi la parola di Moro – la sua filosofia politica – conserva, in un quadro storico e politico pur tanto mutato, tutta la sua validità.

Il senso del rispetto dell’altro, la logica dell’inclusione, del “noi” e non solo dell’”io”, una concezione “mite” della politica sono i valori che Moro ci ha trasmessi e che occorre salvaguardare e valorizzare.

In un tempo in cui la memoria rischia di perire sotto i colpi della velocità che annienta il passato per esaltare le piccole vicende quotidiane, tocca alle Istituzioni conservare il ricordo di coloro che si sono battuti per la democrazia e per la pace.

Il Centro Studi Politici, intitolato alla memoria dello statista pugliese, nell’ambito delle iniziative che mirano alla maggiore e migliore conoscenza della vita e del pensiero dell’illustre politico, ed a favorire la crescita culturale, civile e democratica della nostra comunità, intende contribuire ad educare le nuove generazioni ad una sensibilità politica e civile attraverso la consapevolezza che la democrazia non è mai stata solo un atto dovuto, ma un traguardo raggiungibile dopo una lunga fatica.

Ricordare Aldo Moro, infatti, è dunque un segnale preciso verso i giovani a cui il Maestro parlava con facilità cercando sempre di interpretarne idee e bisogni.

Il compito che ci spetta è dunque non meno grande di quello che Moro indicava ai suoi studenti e colleghi. Le testimonianze e le considerazioni raccolte nel nostro dossier testimoniano di quanto ricca sia stata la vicenda umana di Aldo Moro e, dunque, quante sfaccettature del suo eclettico essere siano da rivisitare e cogliere.

Onorando la memoria di un grande uomo politico, aiutiamo tutti noi a capire l’importanza e il ruolo della politica nella storia.

Onorando un grande uomo di studi e di pensiero, aiutiamo tutti noi, e soprattutto i giovani, a capire l’importanza dello studio, della conoscenza e della formazione.

Onorando Aldo Moro, aiutano tutti noi ad avere fiducia nel nostro Paese e a sentire l’orgoglio di essere italiani.

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