venerdì 6 gennaio 2012

Lettera aperta al Commissario straordinario del Comune, dott. Mario Volpe Politiche socio – culturali: le proposte del Centro Studi Politici “A. Mor

Ill.mo Commissario,

a distanza di un mese dal Suo secondo insediamento a Palazzo di Città, desidero esprimerLe, unitamente all’apprezzamento per il gravoso impegno fino ad ora espletato, anche i termini della collaborazione richiesti più volte all’Amministrazione comunale che l’ha preceduta dal mondo associativo, scolastico e culturale terlizzese.
Nella consapevolezza della limitatezza del Suo mandato sia in termini di tempo che di risorse, ci consenta, tuttavia, di segnalarLe alcune delle proposte indirizzate alla Civica Amministrazione nella mia duplice veste di presidente della Consulta delle Associazioni e del Centro Studi Politici “A. Moro”, che sicuramente troveranno attenzione da parte Sua, così come accadde nove anni fa.
Si tratta di adempimenti orientati a stimolare la “Cittadinanza attiva”, di cui a Terlizzi si ha tanto bisogno, specialmente nel momento in cui i cittadini saranno chiamati tra breve ad eleggere i nuovi amministratori, che ci auguriamo abbiano una maggiore capacità di ascolto dei precedenti.
N Eppure, tali proposte non richiedevano impegni di spesa eccessivi, ma soltanto capacità d’ascolto e d’organizzazione funzionale alla trasparenza amministrativa ed alla programmazione degli interventi con il contributo delle parti interessate.
Terlizzi – come Lei ben sa – possiede i requisiti e le risorse umane per divenire città d’alta cultura, centro d’elaborazione dei temi della tolleranza e della pace, della convivenza, della solidarietà e del rispetto ambientale. Deve soltanto riattivare gli istituti di partecipazione previsti dallo Statuto comunale, guardarsi anche un po’ intorno e chiedersi come certe cose diventano possibili in altre realtà comunali, convincersi che il grado di civiltà di una città si misura col metro della qualità e della quantità degli interventi in campo scolastico, culturale e sociale.
Anche a Lei, pertanto, rivolgo la domanda formulata ai Suoi predecessori: “Prima di giungere a formulare un elenco di cose fatte o da fare, c’è una possibilità di dialogo sul versante della progettualità democraticamente e statutariamente intesa tra il Comune e le parti sociali, le istituzioni scolastiche, le associazioni ed i centri d’aggregazione giovanile? “.
Nel momento in cui alta e diffusa si leva la richiesta di tanti cittadini italiani per la difesa dei propri diritti e per la lotta unitaria contro la sperequazione sociale, l’evasione fiscale, le varie “caste”, l’illegalità diffusa, l’insicurezza anche noi terlizzesi siamo chiamati a fare la nostra parte ampliando, regolamentando e promovendo i diritti di cittadinanza e contribuendo alla creazione di una città più viva e più creativa, guidata da una classe dirigente aperta, moderna ed all’altezza delle nuove sfide culturali, sociali, economiche e politiche.
Le nostre proposte, con l’augurio che possano presto tradursi in accordi di programma ed in impegni condivisi - sono, pertanto, le seguenti:
- Istituzione di un Comitato Consultivo Permanente per le Politiche Scolastiche, Culturali e Giovanili, composto dai rappresentanti delle Associazioni e delle Scuole
- Elaborazione concertata del Piano dell’Offerta Formativa Territoriale.
- Sottoscrizionendi un Accordo di Programma con le istituzioni scolastiche e le associazioni interessate avente i seguenti obiettivi:
a) prevenire il disagio, le tossicodipendenze, la devianza minorile, l’insuccesso e la dispersione scolastica;
b) favorire l’orientamento scolastico e universitario, l’educazione alla legalità, la conoscenza e l’utilizzo dei finanziamenti e dei contributi europei, statali, regionali e provinciali, la costituzione di cooperative giovanili; l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri;
c) coordinare e realizzare i diversi progetti in rete proposti dalle Scuole, dalle Associazioni e dalle Cooperative;
- Promuovere il Forum Giovanile, quale strumento di autorappresentanza e partecipazione dei giovani alla vita politico – amministrativa;
- Promuovere la cultura dei “micro-progetti” per il recupero degli spazi abbandonati o degradati, per recuperarli con l’aiuto dei bambini, anche al fine di concorrere al premio di €100.329,14, istituito dal Ministero dell’Ambiente per il riconoscimento di “Città sostenibile delle bambine e dei bambini”, già ottenuto più volte dai Comuni di Molfetta e di Ruvo;
- Coordinare la presentazione dei progetti comunitari predisposi dalle Scuole, in modo da favorirne l’approvazione (Socrates, Comenius, La Scuola per lo sviluppo, Intercultura, ecc.);
- Istituire la “Festa dell’Albero”; partecipare alla “Giornata della Memoria”; promuovere la “Scuola della Pace”, dibattiti, cineforum, gemellaggi tra scuole italiane e straniere; realizzare il “Parco letterario”; istituire borse di studio e concorsi; ricordare i cittadini illustri scomparsi o emigrati; - Patrocinare le iniziative teatrali;
- Mettere a disposizione delle Scuole un sito Web che metta in rete Scuole, Comune ed Istituzioni varie;
- Contribuire alla redazione di un giornale cittadino scritto dagli alunni di tutte le scuole cittadine e/o sostenere quelli prodotti dalle singole scuole;
- Potenziare e ristrutturare, magari affidandolo ad una Cooperativa giovanile, il Centro Informa–Giovani/Informa – Imprese;
- Assistere le Scuole nella realizzazione degli obiettivi previsti dal progetto intercomunale sottoscritto ai sensi della legge 285/97 “Promozione di diritti e di opportunità in favore dell’infanzia e dell’adolescenza”;
- Promuovere la più volte sollecitata partecipazione dei ragazzi alla vita comunitaria attraverso l’istituzione del Consiglio Comunale dei Ragazzi, la nomina del Commissario e poi del Sindaco a Difensore Civico dell’Infanzia e la convocazione di una seduta monotematica, nella sala consiliare, in cui i ragazzi possano esprimere liberamente le proprie proposte.
Con l’auspicio che si superi la concezione particolaristica degli interventi a pioggia, dei contributi non regolamentati, dei patrocini insufficienti per procedere finalmente con una progettualità partecipata e condivisa dalle realtà interessate, che parta dalla conoscenza oggettiva dei bisogni delle persone e delle istituzioni locali, nel reciproco rispetto delle rispettive competenze, Le invio cordiali saluti.

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