venerdì 20 gennaio 2012

Il Cambiamento non è Utopia, se è sorretto da forte condivisione territoriale

Esaminare ciò che sta accadendo sullo scenario politico-amministrativo è doveroso da parte di tutti i partiti politici, ma analizzare la fase Storico- politica che stiamo vivendo nella nostra Città non riesce evidentemente a tutti!
Eppure è il compito più importante, impellente, poiché ci consentirebbe quantomeno di provare a trovare delle soluzioni in prospettiva, che sovvertano l'attuale andamento politico, amministrativo, istituzionale e sociale, in un momento in cui anche la forte crisi economica, sta infliggendo un colpo durissimo alla nostra comunità.
L'assenza di una forte passione per la politica intesa come servizio al cittadino, il prevalere degli interessi personali, delle ambizioni, del clientelismo e dell'arrivismo, associati ad una mediocrità culturale e ad una scarsa capacità nell'affrontare e risolvere tutti problemi che ci circondano, da parte degli attuali rappresentanti istituzionali, sono esattamente l'espressione più lampante del dilagante stato di arretratezza in cui versa Terlizzi. Lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale ci ha oltremodo confermato questa drammatica realtà.
Noi pensiamo che il problema sia di natura culturale e, proprio per questo motivo, occorre lavorare a far nascere una concezione nuova della politica, immediatamente, così come è urgente sradicare questa mentalità malata, inquinata da una visione distorta della gestione del bene pubblico.
E' fondamentale il rispetto, con onestà e trasparenza del patto con gli elettori al momento del voto, così come è necessario anche un rinnovamento delle classi dirigenti e istituzionali.
Constatiamo, inoltre, che il problema è trasversale a tutti i partiti che e che un'ondata nuova debba arrivare direttamente dalla gente di Terlizzi, a partire dai giovani, ai quali chiediamo uno sforzo di maggiore di partecipazione alla vita politica di questa Città, nonché un'azione di verifica costante ed oculata sull'operato delle Amministrazioni comunali.
Siamo convinti che solo con l'introduzione del concetto di democrazia partecipata, sia possibile debellare ogni strana concezione di gestione della cosa pubblica, ma anche di offrire uno stimolo importante ai partiti presenti sul territorio. Questo è ciò a cui il Centro Studi Politici ”A. Moro” sta lavorando da quando si è insediato sul territorio.
Continueremo a proporre un modo diverso di intendere e di fare politica, una visione di società diversa, la realizzazione di uno stato sociale forte, in cui i diritti fondamentali siano garantiti a tutti.
Il fallimento dell' Amministrazione uscente, che è sotto gli occhi di tutti, non è il fallimento di un progetto politico, ma bensì, di una cultura che fa prevalere gli interessi verticistici ed oligarchici di chi muove la macchina amministrativa, su quelli legittimamente rivendicati da tutte le classi sociali, soprattutto da quelle più disagiate.
Infine, l'appello che rivolgiamo a tutti coloro che si identificano con la nostra idea di Società è quello di convincersi ad avere un ruolo attivo, propositivo, poiché è solo così che si può vincere una sfida troppo importante, per il nostro futuro e quello delle prossime generazioni.
Riteniamo opportuno riavviare al più presto un approfondito dibattito politico – programmatico non solo tra le realtà politiche ma anche e soprattutto tra tutti gli organismi di rappresentanza e di tutti i cittadini consapevoli della necessità di costituire un’alternativa credibile al modo di fare politica e amministrazione cui abbiamo assistito in questi ultimi anni.
Quello che auspichiamo e proponiamo è la stipula di un Patto di Responsabilità Cittadina, inteso come impegno serio, solenne e responsabile di piena disponibilità al servizio della città per fronteggiare uno stato di emergenza, che nasce dalla triste constatazione della drammatica situazione sociale, economico-finanziaria, politica e amministrativa nella quale versa ormai l’Italia con innegabili riflessi sul piano locale.
Il Patto di Responsabilità deve mirare ad unire in una Coalizione qualificata, senza pregiudiziali di appartenenza, tutte quelle realtà che, in concreto, si configurano come forze diverse e originali nei metodi e nella capacità propositiva, animate da sincero spirito di servizio e seriamente coinvolte in un progetto di recupero dell’efficienza e dell’efficacia nell’amministrazione della città; forze che dimostrino di avere a cuore in via prioritaria l’interesse della comunità, e che si impegnino in un intervento a carattere straordinario atto a risollevare le sorti della città. Tale Patto deve essere costruito sul dialogo, sul confronto democratico e sulla condivisione degli obiettivi programmatici e deve trovare i propri fondamenti costitutivi in una decisa e qualificata azione amministrativa
L’Azione Amministrativa del Patto di Responsabilità deve perseguire come primo obiettivo il risanamento e il riequilibrio dei conti pubblici in condizioni oggi gravemente deficitarie, con il coinvolgimento dei cittadini organizzati che, come noi credono nell’importanza del “bilancio partecipato”, per poi, in tempi brevi, iniziare a riprogettare lo sviluppo ed il progressivo recupero economico, sociale e civile di Terlizzi.
L’Azione Amministrativa del Patto deve essere regolata da valori ed ideali imprescindibili quali: trasparenza e imparzialità, etica politica e comportamentale, rispetto della legalità, competenza ed esperienza, equilibrio ed efficacia, efficienza ed economicità, rispetto per l’ambiente, coinvolgimento e partecipazione sostanziale dei cittadini, in particolare dei giovani, alle scelte fondamentali per il rilancio della città, salvaguardia del lavoro e della dignità dei lavoratori, adeguatezza dei servizi, tutela delle fasce deboli della popolazione, sostegno all’imprenditoria locale, spirito innovatore e riformatore, massima valorizzazione delle opportunità costituite dalle risorse e dai progetti comunitari, piena ed incondizionata adesione ai principi della Costituzione Repubblicana.
Tutto questo per credere ancora in Terlizzi, nella sua Storia, nelle sue tradizioni, nei suoi valori culturali e morali, nelle sue grandi potenzialità inespresse ma, soprattutto, nei suoi cittadini e nel riscatto che meritano.

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