martedì 10 gennaio 2012

CRESCITA E SVILUPPO TERRITORIALE: COME ?

Si parla tanto di crescita, di sviluppo sia a livello nazionale con la “Fase 2” del Governo Monti che a livello locale tra coloro che guardano alle prossime elezioni amministrative. Sindaci, presidenti di province e regioni, burocrati e rappresentanti di interessi produttivi e commerciali si mettano l’animo in pace. Non c’è scampo: per garantire lo sviluppo locale occorre un protagonismo diverso dei soggetti istituzionali locali, che lasci da parte tentazioni e atteggiamenti dirigisti e che esalti invece il ruolo di mediazione, quello più politico, più adatto alle società democratiche, in grado di rispondere alle società collettive.
La crescita di un territorio dipende dalla capacità di cooperare nei processi decisionali, di mettere in collegamento i diversi interessi e di coordinare i soggetti pubblici e privati. L’elemento essenziale che lo contraddistingue è costituito dalla capacità dei soggetti locali di collaborare per produrre beni collettivi e per valorizzare i beni comuni, come il patrimonio ambientale e storico-artistico.
Occorre, pertanto, puntare su percorsi di sviluppo condivisi ,in grado di coinvolgere risorse e competenze locali, ma anche di attirare risorse esterne, economiche, politiche, culturali. Per fare questo non sono importanti solo le infrastrutture e i servizi per le imprese e i cittadini, ma diventa essenziale la qualità sociale: i servizi sociali e culturali, la formazione, l’accessibilità al mondo del lavoro.
Esaminare ciò che sta accadendo sullo scenario politico - amministrativo è doveroso da parte di tutti i partiti politici, ma analizzare la fase storico-politica che stiamo vivendo nella nostra Città non riesce evidentemente a tutti!
Eppure è il compito più importante, impellente, perché ci consentirebbe quanto meno di provare a trovare delle soluzioni in prospettiva, che sovvertano l’attuale andamento politico, amministrativo, istituzionale e sociale, in un momento in cui anche la forte crisi economica sta infliggendo un colpo durissimo alla nostra comunità.
L’assenza di una forte passione per la politica intesa come servizio al cittadino, il prevalere di interessi personali, delle ambizioni, del clientelismo e dell’arrivismo, associati ad una mediocrità culturale e ad una scarsa capacità di affrontare e risolvere tutti i problemi che ci circondano sono esattamente l’espressione più lampante del dilagante stato di insoddisfazione della maggior parte dei cittadini verso la politica, i partiti ed i loro rappresentanti ad ogni livello.
Noi pensiamo che il problema sia di natura culturale e, proprio per questo motivo, occorre lavorare a far nascere una concezione nuova della politica, immediatamente, così come è urgente sradicare questa mentalità malata, inquinata da una visione distorta della gestione del bene pubblico.
E’ fondamentale il rispetto, con onestà e trasparenza del patto con gli elettori al momento del voto, così come è necessario anche un rinnovamento delle classi dirigenti e istituzionali.
Constatiamo che il problema è trasversale sia ai partiti che a tutti i rappresentanti presenti in Consiglio comunale e che un’ondata nuova debba arrivare direttamente dalla gente di Corato, a partire dai giovani, ai quali chiediamo uno sforzo di maggiore partecipazione alla vita politica di questa città, nonché un’azione di verifica costante ed oculata sull’operato dell’Amministrazione comunale. Siamo convinti che solo con l’introduzione del concetto di democrazia partecipata, sia possibile debellare ogni strana concezione di gestione della cosa pubblica, ma anche di offrire uno stimolo importante ai partiti presenti sul territorio.
Questo è ciò a cui il Centro Studi Politici “A. Moro” sta lavorando da quando si è insediato sul territorio. Continueremo a proporre un modo diverso di intendere e di fare politica, una visione di società diversa, la realizzazione di uno stato sociale forte, in cui i diritti fondamentali siano garantiti a tutti.
Infine, l’appello che rivolgiamo a tutti coloro che si identificano con la nostra idea di Società è quello di convincersi ad avere un ruolo attivo, propositivo, poiché è solo co0sì che si può vincere una sfida troppo importante per il nostro futuro e quello delle prossime generazioni.
E’ una grande sfida, per la quale occorre coraggio, passione civile e politica.

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