lunedì 21 novembre 2011

TUTTO IL PD A ROMA, MA NON QUELLO DI CORATO

Siamo sorpresi e rammaricati della mancata partecipazione degli iscritti e simpatizzanti del Partito democratico coratino alla grande manifestazione romana del Partito democratico svoltasi a Roma il 5 novembre scorso. Ma gli amici di Corato, nonostante l’invito formulato dalla segreteria provinciale nell’assemblea tenutasi il 27 ottobre, hanno preferito osservarla in tv. L’assenza è motivata quasi sicuramente dalla pigrizia degli iscritti e non dal dissenso sugli obiettivi proposti dalla segreteria nazionale, che, tramite il suo segretario nazionale li ha così riassunti: “E nostro primo dovere far cadere Berlusconi, per creare le condizioni per un nuovo inizio”.

La situazione è drammaticamente chiara. La crisi economica e finanziaria che sta scuotendo l’Europa dalle fondamenta ha nel nostro Paese uno dei suoi epicentri. Proprio nel momento in cui servirebbe una politica alta, capace di scelte coraggiose ed eque, il Governo italiano ha perso ogni credibilità, di fronte ai cittadini italiani, di fronte ai partner europei, di fronte ai mercati internazionali. Alla crisi globale, difficile in sé, alla fragilità dell’Europa, sempre un passo indietro rispetto ai movimenti speculativi dei mercati, in Italia si somma la paralisi del Governo, il collasso della maggioranza parlamentare, la debolezza del premier abbarbicato ad una poltrona sempre più traballante, indifferente ai destini e agli interessi generali del Paese. Al G20 di Cannes la marginalità dell’Italia è stata terribilmente evidente così come la totale inadeguatezza delle misure presentate in quella sede da Berlusconi. Il conto è molto salato, lo stanno pagando lavoratori

E imprese, famiglie e comunità locali, e soprattutto le giovani generazioni, quelle che dovrebbero essere il motore della crescita e che invece vengono derubate del futuro.

Prima si mette fine all’agonia di questo Governo meglio è per l’Italia. Il PD nell’affollatissima Piazza San Giovanni ha inteso portare il malessere sociale, la domanda di cambiamento, la disponibilità a rimboccarsi le maniche della parte migliore del Paese. Come precedentemente detto al capo dello stato e ripetuto ai tantissimi manifestanti, il PD è una forza tranquilla e responsabile, pronta a fare la sua parte per il bene comune, per il futuro degli italiani, dei giovani, per salvare le tantissime risorse economiche, culturali, ambientali, civili dell’Italia. Ora, subito, è stato l’auspicio condiviso anche dai partiti di Di Pietro e di Nichi Vendola (assente), serve un Governo di salute pubblica che segni una discontinuità netta con questi terribili anni e che restituisca agli italiani speranza e fiducia nel futuro.

Sarebbe interessante che anche nella nostra città si apra un dibattito aperto a tutte le forze sociali, culturali, economiche e politiche, in modo da far pervenire il cittadino-elettore, quando verrà il momento elettorale, attraverso la conoscenza reale della realtà, a scelte più consapevoli e meno propagandistiche.

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