mercoledì 23 novembre 2011

SECONDO CAFFE’ LETTERARIO DEDICATO ALLA NARRATIVA

Il Forum degli Autori comunica che il giorno giovedì 1° dicembre, alle ore 18,30, presso il bar Sevent’In, avrà luogo il secondo Caffè letterario dedicato alla narrativa. E’ prevista la partecipazione dei seguenti scrittori coratini: Giuseppe Arbore (“Amore, Sentimenti, Desideri”), Biagio Tempesta (”Il fioco lume del crepuscolo”), Luigi Tosti (“Sangue Seleucide”). Alcune pagine di questi romanzi saranno lette da Tonia Acquaviva e commentate dal giornalista Franco Tempesta. E’ prevista, al fine di dimostrare che la creatività non ha confini, anche la presenza di talenti artistici come i pittori Maria Luisa Cialdella e Rino Sgarra.

Il presidente Vito De Leo, autore tra l’altro del libro “Vademecum per gli autori esordienti” ci ha anticipato alcune riflessioni sul valore del libro e l’importanza della lettura che possiamo così riassumere: “ Libro e uomo: come dire libro per l’uomo, libro segno dell’uomo. Ogni uomo, infatti, ha un messaggio da comunicare con la sua esistenza ed è nella sua natura interrogare le cose e gli essere che lo circondano, ascoltare il messaggio degli altri uomini, anche oltre il tempo, e il messaggio che si trasmette, o quello che si legge o che si ascolta, si manifesta con la parola.

Il libro è infatti la parola fissata con la scrittura; insieme punto d’arrivo e punto di partenza per la grande avventura sia dell’autore sia del lettore. Lo sanno bene i tanti autori coratini che ho avuto il piacere e l’onore di conoscere in questi anni grazie ai Presidi del Libro instancabilmente diretti dalla brava Angela Pisicchio, alla Secop Edizioni di Peppino Piacente, al Consigliere delegato alla cultura Giuseppe D’Introno, ai responsabili della Biblioteca comunale, Francesco Capogna e Vincenzo Amenduni ed alle librerie locali.

Il libro, anche grazie ai nostri talenti, non sempre considerati dal grande pubblico, è un protagonista per quello che conta in se stesso e per quello che suscita, che crea nei singoli e nella società, nelle strutture civili e nella coscienza.

Di qui l’importanza primaria del libro e della parola scritta nell’educazione, in ogni direzione e ad ogni livello. Ma non può tacersi che il libro, il giornale, la pagina scritta sono fatti pubblici; la loro vita reale comincia quando sono pubblicati. La lettura può essere catalogata sia nell’ordine delle attività solitarie, intime, personali, aristocratiche, private, sia in relazione ai valori del dialogo, della coralità e di un ideale di democrazia. In questo senso, la lettura è un dovere civico, una preparazione al dialogo, un modo di solidarietà al bene da costruire nel mondo.

Questi brevi richiami ai temi della partecipazione sui quali come “Forum degli Autori” non ci stancheremo mai di insistere, puntano ancora una volta a sollecitare un impegno più specifico di carattere istituzionale nei servizi di pubblica lettura. Il libro, in quanto parola, è manifestazione dell’uomo e sua vera storia; come l’uomo ha una sua identità e una sua fisionomia che ne consente la collocazione nello spazio e nel tempo. Molti libri, però, come molti uomini, non escono dal loro spazio, non superano il loro tempo; ma in molti altri si riconoscono gli uomini di ogni luogo e di ogni tempo, per quello che misteriosamente tutti li unisce.

Ed ecco allora il problema: quanti sono disposti ad ascoltare le idee altrui? Chi è disposto a sacrificare anche una sola parte del proprio tempo libero per operare uno scambio culturale di questo tipo? La risposta va purtroppo individuata, ancora una volta, nella difficoltà di comunicazione interpersonale. Non solo. Per molti il libro sembra uno strumento di comunicazione superato. Oggi, infatti, la comunicazione ha assunto aspetti molteplici: televisione, radio, e reti telematiche hanno ampliato la trasmissione del sapere a ritmi incalzanti, al punto che si è cercato di adattare loro il libro stesso, utilizzando soluzioni che hanno sempre più successo. Si pensi al libro su cd rom o agli e-boock, letti o ascoltati attraverso un computer multimediale.

In conclusione, non resta che augurarsi di poter vivere in una società in cui i contenuti di ogni libro vengano espressi sempre in assoluta libertà, scritti per raccontarci un punto di vista, un’ idea o anche solo un episodio banale, ma comunque in grado di destare puntualmente un’emozione positiva.

E’ quanto ci proponiamo di fare con i nostri “Caffè letterari” mensili e le tante iniziative in cantiere

tra cui anche quella che avrà come protagonista il prof. Vincenzo Tota, donatore di ben 1500 libri, il giorno 16 dicembre, alle ore 19,00, presso la Biblioteca comunale. Arrivederci, a risentirci e, soprattutto, a rileggerci!”

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