sabato 24 gennaio 2009

Il PD ALLE PROVINCIALI CON LE PRIMARIE: UNITI NELLA DIVERSITA’

Tutti insieme siamo chiamati a girare pagina e a ripartire facendolo con la serenità e lo sforzo di un grande partito che ha di fronte a sé compiti e possibilità importanti.”. Lo hanno detto insieme il segretario del circolo coratino del PD Riccardo Mazzilli e quello del circolo di Ruvo, Pasquale De Palo ai dirigenti ed agli amici che hanno manifestato la propria disponibilità a partecipare in prima persona alle primarie, previste per domenica 8 febbraio, Maria Bovino, consigliere provinciale uscente, l’ing. Natalino Petrone, libero professionista e docente e il dott. Benny Piarulli, 35 anni, giurista d’impresa, in occasione dell’organizzazione dell’evento democratico che vedrà impegnati non soltanto gli iscritti, ma anche i simpatizzanti del Partito democratico locale e gli elettori che hanno compiuto in quella data i 16 anni. Il Comune di Corato – com’è noto, per le elezioni provinciali che si svolgeranno il 6 e 7 giugno, è stato diviso in due Circoscrizioni di cui una comprendente il Comune di Ruvo (Collegio 32), nel quale il PD ruvese sarà rappresentato alle primarie dai consiglieri uscenti Salvatore (Rino) Basile, Vito Ottobrini e dal ventisettenne Francesco (Ciccio) Ceccalupo.

Il PD, quindi, è stato il primo a scoprire le carte per le candidature al Consiglio provinciale. E quella del collegio diviso in due è già la prima e principale novità delle prossime elezioni. Un “muro di Berlino” politico dividerà quindi il territorio di Corato. Una situazione che non piace ai \segretari di partito, costretti a destreggiarsi con un’ulteriore variabile, inaspettata, per decidere le candidature.

La scelta dovrà avvenire in entrambe le circoscrizioni, evidentemente, su persone diverse per età, professione ed esperienza politica ed amministrativa, ma con un comune denominatore: l’appartenenza ad un Partito nuovo, unito, sintesi di culture diverse. Si tratta di persone conosciute come oneste, serie, professionalmente affermate, apprezzate negli ambienti sociali, politicamente impegnate, che conoscono la burocrazia e la macchina amministrativa, che hanno le idee chiare sui compiti della Provincia di Bari e sui bisogni delle rispettive città di provenienza. Negli incontri tenutisi fino a questo momento e in quelli programmati prima dello svolgimento delle primarie hanno espresso concordemente non solo unità d’intenti, ma anche una chiara volontà d’impegno, a prescindere dal risultato elettorale, a realizzare una società ed una politica che valorizzino la persona, nella sua peculiarità e creatività, nei suoi talenti e bisogni. Sono tutti, insomma, fermamente decisi, unitamente al partito di provenienza e al candidato presidente Vincenzo Divella, presidente uscente della Provincia di Bari, a far crescere e migliorare la comunità provinciale nella sua interezza, valorizzandone le risorse culturali, sociali, strutturali, economiche, turistiche

Il dibattito in corso tra i dirigenti, gli iscritti, i simpatizzanti ed i liberi cittadini evidenzia, senza ombra di dubbio, la comune volontà di non dare spazio alcuno a posizioni correntizie e strumentali, ma solo alle idee, ai progetti, ai metodi di lavoro che devono caratterizzare tutti coloro che intendono impegnarsi a livello politico e amministrativo, offrendo così un’immagine della politica più attraente e più vicina ai cittadini.

Fare politica non è governare a tutti i costi, non è essere capaci di allearsi in modo mercenario, non è cambiare bandiera per opportunismo personale. Fare politica – è la convinzione manifestata da tutti nel dibattito ancora in corso e continuerà oltre la scadenza elettorale del 6 e 7 giugno prossimi per l’elezione del presidente e del Consiglio provinciale, oltre che dei rappresentanti nel Consiglio europeo, significa, principalmente, programmare e lottare per i programmi in cui si crede.

E’ ovvio che all’appuntamento elettorale provinciale ed europeo del giugno prossimo non si può giungere affidandosi soltanto alla mobilitazione di febbraio per le primarie. Ci sono due versanti, l’uno di organizzazione interna e l’altro di cultura politica. Bisogna rompere ogni indugio, aprendosi a mondi con i quali non si sono intessuti proficui dialoghi. Sono i mondi della società civile e delle articolazioni professionali, che si connaturano per l’espressione del consenso rivolto alle idee piuttosto che all’ultimo servigio, che esprimono professionalità e talenti che desiderano essere protagonisti più che comprimari.

In questo senso sicuramente i candidati alle primarie si porranno come esempio di un nuovo modo di fare politica, caratterizzato dall’ascolto, dal confronto e dalla condivisione.

Di pari passo, ritengo vada approfondita e realizzata l’organizzazione del partito per dipartimenti tematici amministrativi a carattere locale, provinciale e regionale, lasciando a chiunque la possibilità di mettere a disposizione cultura, esperienza e passione, prescindendo dall’età e dal sesso.

In conclusione, esprimiamo tutti la speranza che le cose che si vogliono fare coincidano con quelle che realmente si faranno. Indispensabile, a questo punto diventa l’assemblea programmatica, prevista per il 30 gennaio nel cinema Elia, alle ore 18,30, nella quale i sei candidati dei due distinti collegi saranno presentati alla cittadinanza, illustreranno il lavoro svolto e le strategie future sia personali che del Partito democratico e ascolteranno le proposte relative alle deleghe fondamentali della Provincia: viabilità, edilizia scolastica, turismo, cultura, formazione professionale e ambiente.

Occorre, insomma, sia una campagna d’immagine, ma anche di contenuti. Occorre che emergano proposte chiare e nette, per evitare il rischio che durante la campagna elettorale la differenza tra il PD e il PDL, si riduca ad una sola consonante.

Su questi ed altri temi confermiamo il nostro impegno con la forza che ci riviene dal metodo, dagli insegnamenti del nostro grande Maestro Aldo Moro: “Noi non vogliamo essere gli uomini del passato, ma quelli dell’avvenire…. Noi vogliamo essere diversi dagli stanchi e rari sostenitori di un mondo ormai superato”.

1 commento:

Anonimo ha detto...

mysingfuGrazie per la tua frase:Fare politica non è governare a tutti i costi, non è essere capaci di allearsi in modo mercenario, non è cambiare bandiera per opportunismo personale.CHE TUTTI SE LO RICORDINO