mercoledì 7 gennaio 2009

LA PROVINCIA: CHE SIA VERAMENTE “UTILE” E NON UN ENTE DISTRIBUTORE DI POLTRONE


Siamo come ogni anno ormai alla vigilia di importanti scadenze elettorali. Il 6 e 7 giugno prossimi saremo chiamati alle urne ancora una volta, un anno prima di quelle regionali previste per il 2010. Dovremo, infatti, eleggere i nostri rappresentanti nel Consiglio europeo e nel Consiglio provinciale di Bari.

Siamo tutti consapevoli che il nuovo anno sarà carico di notevoli difficoltà che metteranno a dura prova i cittadini e le istituzioni che li rappresentano. La crisi economica e finanziaria ricevuta in eredità dall’anno 2008 renderà ancora più difficile la vita delle oltre cinquemila famiglie coratine in situazione di bisogno e di tutte le istituzioni impegnate a risolvere i loro problemi di sopravvivenza. In questo contesto problematico anche nel 2009, come nell’anno precedente, partititi ed elettori si recheranno alle urne per eleggere i propri rappresentanti nel Consiglio provinciale. Prima, però, dovranno decidere la sorte degli uscenti. Per quanto riguarda Corato, che sarà rappresentata in due collegi, al momento si sa soltanto che il PD ha affidato ai propri elettori il compito di scegliere i candidati. Tra questi sicuramente ritroveremo il consigliere uscente Maria Bovino che nelle primarie previste per il 18 febbraio dovrà vedersela con qualche altro giovane aspirante alla candidatura.

Dopo tanti annunci di abolizione, non solo le Province ce le teniamo, ma addirittura, come avverrà per quella di Bari, che viene divisa, ne creiamo di nuove come la BAT, a noi confinante. Ad occhio e croce si direbbe che questa sia una vittoria non del nuovo ma della vecchissima politica distributrice di poltrone. Ci avevano promesso di abolire le Province e il bollo auto ed è finita che fanno gestire il bollo auto alle Province.

Ormai le abbiamo e ce le dobbiamo tenere, nonostante nel programma di governo del PDL figurasse a chiare lettere l’abolizione delle Province. Ma “finchè la Lega è al Governo, le Province non si toccano” ha dichiarato Bossi, che su 109 ne controlla ben 6. E le promesse elettorali? Gli impegni solenni? Niente da fare. E’ la politica, bellezza. Al massimo, ha dichiarato Giulio Tremonti, si può fermare la nascita di Province nuove. Abbiamo visto com’è andata a finire con la BAT.

Di tutt’altra opinione è invece il presidente Vincenzo Divella il quale è assolutamente convinto che “le Province rivestono un ruolo di rilievo nell’ambito dell’efficienza del sistema pubblico. Sono gli interlocutori principali delle Regioni e dei Comuni per la programmazione, il coordinamento, l’organizzazione di reti di servizi e di funzioni, che, per loro natura, richiedono ambiti ed assetti sovracomunali”.

Dello stesso parere è Maria Bovino, la quale in una lettera riassuntiva del proprio impegno di consigliere uscente e nella quale dichiara la propria disponibilità a ricandidarsi, dichiara che “le risorse più cospicue sono state dirottate sulle due principali competenze della Provincia, quali la viabilità e l’edilizia scolastica”. In particolare, per quanto operato nelle Commissioni “Viabilità” ed “Edilizia scolastica” di cui è stata componente attiva sempre presente, ricorda i diversi interventi che hanno riguardato il nostro territorio. Tra le altre cose fa anche un riferimento particolare al nostro Comune che riportiamo testualmente: “Va evidenziata la responsabilità del Comune di Corato per la mancata individuazione e cessione delle aree necessarie per l’ampliamento del liceo classico o meglio ancora, come più volte richiesto dalle forze di centrosinistra di Corato, per la realizzazione di un polivalente. Solo dopo l’approvazione del piano triennale provinciale delle opere pubbliche, che prevede la costruzione di vari istituti nei Comuni della provincia con l’accensione di mutui in sostituzione dei fitti onerosi, il Comune di Corato si è impegnato a reperire l’area per la costruzione di un polivalente, ma, a tutt’oggi, non è stata prodotta alcuna documentazione, nonostante la Provincia sia disposta a reperire i finanziamenti necessari anche per il polivalente di Corato”.

Ai posteri l’ardua sentenza. La vera sfida oggi sta nel costruire una Provincia davvero vicina ai problemi dei cittadini e che sappia dare, qui ed ora, quelle risposte che il Nord Barese hanno finora ricevuto in maniera insufficiente. Sarà in grado una classe politica troppo spesso lontana dal tessuto sociale in cui agisce di provvedere a questo compito esaltante e gravoso al tempo stesso? I segnali sono contradditori. Speriamo che l’avvicinarsi dell’ora della competizione possa funzionare da sprone nell’anno che verrà.

Nessun commento: