lunedì 19 gennaio 2009

PROPOSTA DI COSTRUZIONE DI UN MOVIMENTO PER LA PACE, LA NON VIOLENZA E LA SOLIDARIETA’

Il 17 gennaio scorso nella sala conferenze della Biblioteca comunale, su iniziativa dell’Associazione “CRISTIANI IN DIALOGO – Forum per il cambiamento solidale”, rappresentata dai proff. Vito De Leo, Luisa Varesano e Vito Di Chio, ha avuto luogo un convegno finalizzato a costruire un Movimento per la Pace, la Non violenza e la Solidarietà; ad invitare le Istituzioni e, in particolare, il Consiglio comunale di Corato ad assumere una posizione chiara di condanna della guerra, in favore della pace e ad aderire alla campagna di solidarietà in favore delle popolazioni della Striscia di Gaza promossa da Caritas Italiana e da Pax Christi; a creare le condizioni affinché le nuove generazioni siano coinvolte nella costruzione di una pedagogia della pace; e a sottoscrivere la campagna di aiuti promossa da Caritas Italiana e Pax Christi.

“Se c’è ancora qualcuno che pensa che la guerra è un crimine contro l’umanità; se c’e ancora qualcuno che pensa che la violenza è sempre un fallimento dell’uomo; se c’è ancora qualcuno che pensa che lòa Pace e la non violenza sono un binomio indissolubile; se c’è ancora qualcuno che pensa che il Mahatma Gandhi è stato il testimone della non violenza come ideale possibile per cui impegnarsi; se c’è ancora qualcuno che pensa che la questione israelo-palestinese si può risolvere solo col dialogo, con la formula due Popoli, due Stati, in Pace; se c’è ancora qualcuno che si commuove per le vittime di Gaza e di tutte le guerre del mondo; se ci sono ancora studenti che pensano che studiare significhi, in primo luogo, impegnarsi in un mondo diverso, senza ingiustizie, oppressioni e violenze; se c’è ancora qualcuno che pensa che gli immigrati e le immigrate che arrivano nel nostro Paese, siano la più grande ricchezza sociale, umana ed economica che ci sia mai capitata ; se c’è ancora qu8alcuno che crede negli sguardi, nei volti e negli altri; se c’è ancora qualcuno che non sopporta più questo clima provinciale, chiuso, alienante ed arrogante che gira in questo nostro Paese; se ci sono ancora cristiani, musulmani ed ebrei che sanno guardarsi negli occhi amando gli uni il Dio degli altri; se c’è ancora qualcuno, in questa nostra città di Corato, che spera e che sogna e che vuole cambiare questo stato di cose esistente” – è stato detto in vario modo dai devesi intervenuti (Luisa Varesano, Vito Di Chio, Vito De Leo, Corrado De Benedittis, Antonietta D’Ambrosio, Gaetano Bucci, Francesco Mazzilli e Aldo Scarpa) – è urgente che i responsabili della nostra comunità civile diano, con una loro presa di posizione, un impulso efficace perché si mobilitino le forze positive per la soluzione pacifica della crisi medio-orientale, perché si trovi una via d’uscita da questo tunnel di violenze e ci si avvii sulla strada della pace, che porterà i Palestinesi a vivere con dignità in uno Stato senza più occupazione militare, libero e sovrano e Israele a viver in pace e sicurezza”.

Dopo l’invito al Consiglio comunale a discutere un ordine del giorno sui temi della pace e ad aderire alla costituenda rete di organismi istituzionali, politici, sociali, culturali per dare vita, poi, ad una Consulta permanente, decisa a lavorare per la pace ad ogni livello, con iniziative concrete di solidarietà e cooperazione e, contemporaneamente, saldare questo impegno con quello delle istituzioni locali impegnati sugli stessi obiettivi, la seduta è stata aggiornata per continuare il lavoro di organizzazione di una cooperazione di qualità, creando un luogo di confronto, di riflessione, di condivisione di esperienze e di dibattito, di sensibilizzazione e mobilitazione dell’opinione pubblica attorno ad un impegno, un conflitto e una realtà estremamente complicate.

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