lunedì 2 febbraio 2009

PER LE PRIMARIE


L’evento politico – elettorale, denominato “Primarie”, proposto dal Partito democratico a tutti gli elettori di Corato e di Ruvo di Puglia con una libera votazione che si svolgerà domenica 8 febbraio dalle ore 9 alle ore 20 presso la sede del Circolo, in Corso Cavour, 14 per la scelta dei candidati al Consiglio provinciale, merita alcune riflessioni sul significato di questo nuovo meccanismo elettorale che serve per conoscere, scegliere ed eleggere buoni amministratori e vincolare gli eletti a svolgere un’attività al concreto servizio dei cittadini.

La prima occasione è stata data nella conferenza stampa del 29 gennaio e nell’assemblea tenutasi, alla presenza dell’on. Dario Ginefra, segretario provinciale del PD, il giorno dopo nel cinema Elia, nella quale il coordinatore di Corato, Riccardo Mazzilli e quello di Ruvo, Pasquale De Palo, hanno presentato i rispettivi candidati di collegio: Maria Bovino, Natalino Petrone e Benny Piarulli (Collegio Corato n.18) e Rino Basile, Vito Ottombrini e Ciccio Cecalupo (Collegio Ruvo-Corato n. 32).

Tutti gli intervenuti, in sostanza, sia pure con accenti e riferimenti personali diversi, hanno tenuto a precisare che le “Primarie” sono uno strumento democratico che garantisce la più ampia partecipazione nella fase di designazione di una candidatura. Non solo, esse consentono la massima trasparenza ed evitano – come è sempre avvenuto nel passato e avviene tuttora negli altri partiti - una candidatura imposta dall’alto.

In un contesto politico caratterizzato dalla disaffezione alla politica e dalla scarsa partecipazione alla vita amministrativa, le primarie, indubbiamente, rappresentano un nuovo rapporto di responsabilità civile e di partecipazione politica, basati su di un metodo semplice, trasparente, democratico che garantisce una sana competizione elettorale, tra persone, proposte ed idee.

Un primo, storico esempio lo si è avuto il 14 ottobre 2007, quando quattro milioni e mezzo di italiani hanno dato vita al PD eleggendo con le primarie il segretario nazionale (Valter Veltroni) e quello regionale (Michele Emiliano).

A Corato e Ruvo, l’ 8 febbraio, per la prima volta, per quanto concerne le elezioni provinciali, accadrà la stessa cosa, segnando così una netta differenza con i metodi del passato e accorciando la distanza tra i cittadini e gli eletti.

Troppe volte abbiamo notato delusione o disinteresse, anche da parte degli organi dirigenti. Ovviamente anche per i militanti è un mondo ancora tutto da scoprire, per questo il clima che si respira è veramente nuovo, anche perché le primarie favoriscono l’alternanza, aiutano selezionare nuove rappresentanze politiche e possono far emergere nuovi amministratori.

Ma le primarie rafforzano anche i partiti politici e le coalizioni, in quanto li costringono a presentare i loro uomini e donne migliori, i più radicati nel territorio e li sottraggono al gioco senza regole della selezione verticistica, correntizia e lobbistica. Dall’altro lato è un’occasione per le forze politiche di costruire un rapporto diretto con gli elettori, coinvolgendoli nell’elaborazione dei programmi, nell’ascolto e nella raccolta di idee, proposte ed adesioni.

Le primarie sono anche uno strumento di verifica dell’opera degli eletti e degli amministratori: con le primarie, infatti, i cittadini hanno la possibilità si sostituire i rappresentanti che non hanno rispettato gli impegni presi con gli elettori.

Le primarie, infine, danno spazio alla società civile: attraverso esse possono emergere candidature che sono espressione di movimenti e gruppi o semplicemente cittadini che hanno le idee e le capacità di comunicarle per attrarre consenso all’interno del loro schieramento.

Con le primarie diminuiscono gli ostacoli e aumenta l’opportunità di una politica migliore.

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