lunedì 12 gennaio 2009

Lettera aperta

Lì, 11/01/2009


Al Sig. Sindaco

Al Sig. Assessore alle Politiche di Coesione sociale

Ai Sigg. Assessori

Al Sig. Presidente del Consiglio Comunale

Al Presidente della Commissione consiliare Affari istituzionali

Ai sigg. Consiglieri

Al Sig. Segretario Generale

Alle Associazioni locali

Alle Parrocchie cittadine

Agli Organi di stampa

LORO SEDI



OGGETTO: Proposta di Convenzione tra il Comune di Corato, il Terzo Settore, la Consulta delle Associazioni,

le Istituzioni scolastiche, Enti, Cooperative e Parrocchie disponibili a far parte integrante delle

Consulte tematiche con particolare riferimento alle problematiche relative alle Pari opportunità, la

Cultura, le Politiche sociali, Ambientali, Sportive, Giovanili, Partecipative e del Tempo libero.



Ill.mi signori,

in riferimento alle continue sollecitazioni espresse in materia di partecipazione e di cittadinanza, preso atto della volontà espressa dall’Amministrazione comunale di riallacciare i nodi della partecipazione civica, coerentemente con gli articoli dello Statuto comunale relativi agli Istituti di partecipazione ed al Regolamento della Consulta delle Associazioni, oltre che al Progetto pilota della Regione Puglia, Assessorato alla Trasparenza e Cittadinanza Attiva C.A.S.T. (Cittadini e Amministrazioni per lo sviluppo del territorio), pensando di fare cosa utile, Vi trasmetto la proposta di istituzione, a mezzo convenzione, delle Consulte tematiche tra l’Amministrazione comunale e gli operatori del Terzo settore attivi nel territorio di Corato.

Il nostro auspicio continua ad essere, anche per questo nuovo anno, che il cittadino riconquisti lo scettro per esercitare il potere conferitogli dalla Costituzione repubblicana, il cui sessantesimo anniversario non ha trovato, purtroppo, adeguati riconoscimenti da parte delle istituzioni locali.

Il bagaglio di diritti e poteri previsti in essa contenuti (artt.3,17,18,21,48,50,51,54,75) non trova ancora un modo completo per essere esercitato con senso del dovere. Proviamo ad aprirlo, elemento dopo elemento.

C’è il diritto alla salute, all’efficienza degli ospedali, all’assistenza sanitaria, col connesso potere-dovere di imprecare contro i maneggioni delle ASL.

C’è il diritto al buon andamento e all’imparzialità dell’azione amministrativa, rafforzato dalla legge 241 del 1990 sulla trasparenza amministrativa e da quella più recente della legge 267/2000.

Si tratta di “armi improprie”, molto tempestive ed efficaci, di cui, se ben azionate, possono partire “colpi” molto più utili di quelli “sparati” con le “armi improprie” della richiesta di favori, raccomandazioni, o ricorso a bustarelle, tangenti e altre ben note pratiche all’italiana, di cui tanto sentiamo parlare in questi giorni.

Di qui la nostra costante richiesta di costituzione formale e sostanziale di realizzare Assemblee territoriali della Cittadinanza attiva, ossia delle vere e proprie Consulte tematiche che devono coinvolgere gruppi, associazioni, comitati di cittadini presenti ed attivi sul territorio su temi e problemi diversi (scuola, trasporti, sanità, assistenza domiciliare ed ospedaliera, ambiente, esclusione, sociale, politiche giovanili e per le pari opportunità, difensore civico, consiglio comunale dei ragazzi, forum dei giovani, teatro comunale, piano regolatore generale, politica fiscale, area metropolitana, osservatorio sui diritti, ecc, ) ai fini anche dell’individuazione delle priorità dell’intervento comune.

Scopo: mettere insieme tutte le energie per rappresentare una “voce” più consistente nel deserto.

Noi continuiamo a credere che questi siano punti fondamentali sui quali è utile sollevare un ampio dibattito nella città capace di coinvolgere e di dialogare con la gente. Ben sapendo che una democrazia vitale esige cittadini non ricattabili dal potere politico ed economico.

Il Comune è la prima sede di democrazia, ed è nel Comune che la persona, mettendosi in relazione con gli altri, può acquistare il gusto della politica intesa come possibilità di influire su scelte che incidono sulla vita quotidiana.

Sperando di fare cosa gradita, allego una proposta di convenzione tra il Comune di Corato e la società civile.

Cordiali saluti.

Il Presidente

Prof. Vito De Leo



PROPOSTA DI CONVENZIONE


Con il presente Regolamento presso l’ Assessorato alle Politiche di Coesione Sociale, con competenza in materia di Servizi alla persona e politiche di educazione alla salute, pari opportunità e centro risorse donne, istituti di partecipazione dei cittadini, interventi di integrazione con il volontariato

SI COSTITUISCONO,

ai sensi della legge 142 dell’8/6/1990, “Ordinamento delle Autonomie locali” e dell’art. 43 dello Statuto comunale “La partecipazione dei cittadini all’Amministrazione” tra il Comune di Terlizzi ed il Terzo Settore, la Consulta delle Associazioni, le Istituzioni scolastiche, gli Enti, le Cooperative e le Parrocchie disponibili a farne parte integrante,

  1. le Consulte tematiche con particolare riferimento alle problematiche relative alle Pari opportunità, la Cultura, le Politiche sociali, Ambientali, Sportive, Giovanili, Partecipative e del Tempo libero.

  2. Gli atti prodotti dalle Consulte tematiche sono approvati dal Consiglio comunale, su proposta della Giunta o su iniziativa dei Consiglieri.

  3. Gli atti di cui sopra stabiliscono:

  • la composizione ed i criteri di designazione dei componenti;

  • le modalità di consultazione e lo svolgimento delle attività;

  • l’accesso alle informazioni ed agli atti; l’utilizzazione di mezzi e strumenti;

  • e relazioni con le istanze istituzionali;

  1. Le Consulte tematiche vengono ascoltate in occasione della predisposizione del bilancio di previsione e di atti di indirizzo di particolare interesse sociale ed ambientale e di provvedimenti che riguardano la costituzione di servizi sul territorio e la protezione della salute.

  2. Obiettivi:

  • coordinamento delle attività programmate nei diversi settori dalle Associazioni, Movimenti, Gruppi, Cooperative, Parrocchie, che partecipano alle Consulte tematiche;

  • elaborazione di un unico progetto “culturale”, sociale”e “partecipativo”, che veda impegnati, ciascuno per il proprio specifico, tutti gli organismi aderenti;

  • stimolare l’azione dell’Assessorato di riferimento.

  1. Mete intermedie di lavoro:

  • costituzione dell’Osservatorio per le politiche sociali e culturali, che consenta una lettura più attenta dei bisogni, che facilitagli scambi e le collaborazioni, che renda più stabile la partecipazione del terzo Settore alla vita della comunità locale, che si ponga come laboratorio di ricerca comune permanente, che rileva l’efficacia o meno delle risposte , che elabori le strategie possibili per elaborare risposte comuni.

  1. Strumenti:

  • le Consulte tematiche potranno realizzare il proprio lavoro attraverso: a) le Associazioni, i Movimenti, i Gruppi presenti sul territorio, coordinandoli in attività in precedenza concordate e decise con essi stessi; b) cittadini volontari ed esperti, liberi professionisti, promuovendo così la cultura del volontariato e della partecipazione sociale; c) la convenzione con il Ministero della Difesa per poter avere obiettori di coscienza in servizio civile presso l’ Assessorato;

  • corso di formazione per gli operatori del Terzo Settore;

  • allestimento di una Mostra permanente intitolata . “I sentieri della solidarietà”, nella quale siano presentate e commentate esperienze e progetti;

  • attivazione di tutte le risorse che l’Ambito del Piano Sociale di Zona è in grado di mettere in campo ad integrazione di quelle previste nel bilancio comunale,

  • idonei locali per le riunioni delle Consulte tematiche;

  • un servizio di segretariato per lo svolgimento delle attività programmate, curato da un dipendente comunale.

  1. Funzioni di rappresentanza e di coordinamento:

  • Saranno individuate e disciplinate da apposito regolamento.

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