Il
giorno 12 c.m. Coratolive con la puntualità che lo contraddistingue da sempre
nell’informazione, ha anticipato il comunicato stampa ufficiale della coalizione di centrosinistra (Pd, Sel, Psi,
Idv, La Puglia per Vendola, Noi
liberi, Associazione Elio Veltri), che ha concordato nella seduta congiunta
del 10 u.s. il regolamento e la data di svolgimento delle primarie per la
designazione del candidato sindaco. Il giorno fissato è il 3 marzo, cui
seguirebbe, a distanza di una settimana, l’eventuale ballottaggio se le
elezioni amministrative venissero indette dopo il 21 aprile.
I candidati-sindaci, che a norma di
regolamento devono raccogliere un minimo di trecento firme di sottoscrittori,
al momento risultano essere: Tomaso
Loiodice (Pd), Renato Bucci (“Società civile”), Salvatore Mascoli (La Puglia
per Vendola), Aldo Manzi (Associazione Elio Veltri).
Come Centro Studi Politici “A. Moro”
abbiamo già indicato in una precedente nota la nostra preferenza per il
candidato del PD Tommaso Loiodice che, come ha ben descritto il segretario
Luigi Gagliardi rispondendo all’avv. Francesco Stolfa nella nota pubblicata su Coratolive il 12 u.s.
“ E’ sembrato al
Partito Democratico qualcosa in più del “signore degnissimo, dalla faccia
simpatica, ecc”, ma il soggetto ideale per rappresentare i nostri valori
e le nostre capacità di governance: dalla preparazione politica all’impegno
istituzionale, dall’umiltà al radicamento in diversi ambiti economici e sociali
della nostra città, dall’autorevolezza alla capacità di ascolto delle esigenze
che possano giungere da diversi settori. Oltre a ribadire il concetto che,
qualora Loiodice dovesse vincere le elezioni, tutti i cittadini, attraverso le
diverse forme (già previste dallo Statuto Comunale) di partecipazione, si
sentiranno parte integrante ed imprescindibile delle decisioni”.
In una competizione elettorale sono importanti,
altresì, la qualità della proposta politica e la capacità di riflessione che si
è stati capaci di indurre negli elettori. A questo scopo devono realizzarsi
alcune
imprescindibili condizioni attraverso le quali possa emergere la vera identità
del partito e dei suoi candidati od ogni livello.
Il partito metta al centro la questione
ETICA ed ogni atto vada nella direzione di chi non ha e non di chi ha già ed in
abbondanza; si apra davvero ai giovani e alle donne, non limitandosi a
garantire ad entrambi alcuni posti nelle liste elettorali; il partito non resti
in mano ai professionisti della politica ma, pur avvalendosi della loro
preziosa esperienza, si apra a tutti i contributi del territorio per provare ad
essere davvero nuovo e per evitare di restare vittima di accordi e meccanismi
che hanno determinato l’allontanamento dai partiti di tante donne e uomini ormai nauseati.
Il PD, oggi, deve essere sempre più attento
agli avvenimenti non solo locali, deve saper intercettare i segnali e le
istanze di partecipazione che giungono dalle nostre piazze, il bisogno di
chiarezza della gente che vuole sapere chi siamo e cosa vogliamo, senza “se”,
“ma” e “però”.
Il PD, proprio per la sua stessa
composizione, rappresenta le istanze anche dell’elettorato più moderato
coniugando le diverse sfumature in una lenta e continua costruzione di un
sempre più forte centrosinistra.
Anche il PD locale, come quello degli
altri livelli di rappresentanza, in questi mesi si è esercitato in un’intensa
dialettica interna, nella certezza che l’UNITA’ NON E’ UNIFORMITA’ di pensiero.
Il PD, perciò, unitariamente deve ribadire:
a)
di non essere disposto a farsi fagocitare da disegni, alleanze ed accordi che
cadano sulle nostre teste o fatti alle nostre spalle;
b)
di non poter prescindere da un’onesta analisi e valutazione dell’esperienza
politico-amministrativa di questi ultimi dieci anni;
c)
che il nuovo non coincide col nuovismo ma, nel rispetto delle regole, a tutti
sia data la possibilità reale di partecipare e di candidarsi, consiglieri
uscenti e non, giovani e meno giovani, esperti e meno esperti.
Per questo PD è importante vincere con
tutti i partiti, le associazione e i cittadini che si riconoscono nel
centrosinistra trovando il consenso su percorsi partecipati e proposte chiare
anche se, talvolta, “impopolari”:
1)
Si favorisca in ogni ambito e con proposte articolate il rispetto delle pari
opportunità;
2)
Si aboliscano forme di privilegi consolidati (incarichi a parenti ed amici) e
spartizioni di vecchio stampo (manuale Cencelli, “peso specifico”, altro…).
Unici criteri siano MERITO E COMPETENZA.
3)
Si persegua nella forma e nella sostanza uno stile di SOBRIETA’ abolendo
immorali sprechi nei costi della politica, quand’anche giuridicamente
contemplati;
4)
Il programma, esprimendo i valori propri del centrosinistra, metta al primo
posto una progettualità sociale,
culturale e ambientale che veda la centralità della persona , in una visione
della città secondo criteri di sostenibilità e vivibilità, di recupero
dell’esistente e non trovi, invece, la sua ragion d’essere in accordi
politico-economico-imprenditoriali;
5)
Abbia la dignità e la forza di un confronto aperto con la città ogni qualvolta
debba fare scelte strategiche e di grosso impatto.
Il PD, perciò, con Tommaso Loiodice,
esprime un candidato sindaco chiaro ed autorevole, capace di decisione in una
sana ed equilibrata mediazione, rispettoso della linea politica ma anche capace
di personale progettualità. Ne sono prova il personale bagaglio di esperienza
acquisito negli anni e al concreto impegno civile nel territorio e ultimamente
anche nel ruolo di capogruppo consiliare. Un impegno sempre finalizzato ad
offrire ai cittadini l’opportunità di discutere degli interessi collettivi che
riguardano più direttamente la comunità: legalità, economia solidale,
trasparenza amministrativa, riflessione critica sui contenuti e i metodi della
Politica.
Il risultato delle primarie non sarà
pertanto soltanto un successo personale: sarà il ritrovarsi concreto e
misurabile dei cittadini che credono e sostengono quell’idea di Politica in cui
contano principalmente la credibilità personale, la trasparenza dei
comportamenti istituzionali, la costruzione di un consenso critico da contrapporre
all’idea di consenso “controllato”.
Vivremo una nuova e più feconda stagione
politica se verranno accolte le speranze di una comunità che non delega ad
altri il proprio futuro e chiede di tornare ad esercitare una corresponsabilità
nella gestione della cosa pubblica.
Noi continueremo ad impegnarci per una
Politica declinata attraverso le parole “cittadino”, “persona” e non per quella
che usa definizioni di massa e omologanti. Continuiamo a pensare alla necessità
di creare l’occasione di un “tempo nuovo”. Su questa esigenza di un nuovo modo
di essere cittadini consapevoli e responsabili ci ritroveremo in tanti insieme
al PD e al candidato sindaco Tommaso Loiodice.
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