Alla
vigilia di un periodo di riposo e di ferie per i responsabili ed i rappresentanti
del Partito Democratico locale come Centro Studi Politici “A. Moro” crediamo
utile rivolgere loro alcune domande le cui risposte ci attendiamo di ricevere
al loro rientro. Un rientro che ci auguriamo avvenga nel più breve tempo
possibile stante gli innumerevoli impegni che lo attendono in vista delle
elezioni politiche e amministrative previste per la primavera del 2013.
Le domande fondamentali che i responsabili
ai vari livelli del Partito devono porsi a nostro avviso sono le seguenti: chi fummo, chi siamo, dove vogliamo
andare e, soprattutto, in che modo e con chi.
Le risposte vanno collocate su due
versanti: quello dell’organizzazione interna e quello della cultura politica.
Per quanto riguarda il primo, il partito
deve attrezzarsi per migliorare il suo radicamento territoriale, aprendosi a
mondi sconosciuti o con i quali non si sono intessuti proficui dialoghi. In
particolare ci riferiamo al mondo delle articolazioni professionali e sociali, rendendole
protagoniste dei processi politici e programmatici e non semplicemente
comprimari interpellati soltanto alla vigilia elettorale.
Ne consegue un’organizzazione del partito,
così come si è cominciato a fare, per dipartimenti
tematici, aperti, animati non solo
dai consiglieri comunali ma anche da chi ha le competenze, la passione e
l’autonomia per fare un investimento che è culturale e civile prima che
politico, che deve avere come protagonisti anche le donne e i giovani.
Possono essere queste le premesse per la
costituzione di un patto costituente
di un nuovo grande soggetto politico la cui azione non si esaurisce nella
ricerca della leadership amministrativa o del primato partitico.
La possibilità di intesa fra soggetti
politici diversi (partiti di centro e di sinistra, movimenti, associazioni,
singoli cittadini) per dare un vero governo
di svolta alla città, deve essere fondata sulla chiarezza degli obiettivi
programmatici, sui criteri di ricambio della classe politica e amministrativa,
sulla scelta democratica del candidato sindaco attraverso le primarie, sulla
capacità di preannunciare da parte sua la squadra di governo e su una nuova
metodologia cui improntare l’azione amministrativa.
Proprio perché ispirata all’effettivo
conseguimento di questi obiettivi e non improntata alla sola volontà di varare
un cartello meramente elettoralistico, l’aggregazione tra le forze politiche
sottoscrittrici del documento unitario sarà da ritenersi compiuta e
pubblicizzabile come nuova, diversa e credibile, rappresentata in Consiglio
comunale da persone espressive di una
strategia chiara, visibile, credibile ed efficace, sempre supportate da uno staff tecnico che metta in
condizione il gruppo consiliare di svolgere un ruolo visibilmente costruttivo,
ma anche, all’occorrenza, di opposizione ferma e decisa.
E’ evidente che queste proposte sono
ispirate ad un’idea della politica non ostaggio della segretezza delle riunioni
di vertice. Occorre assolutamente recuperare subito e sviluppare un rapporto
vivo, fecondo e immediato con le pulsioni più varie della società civile, del
mondo del lavoro e dei giovani. Un grande progetto di democrazia e di
progresso, infatti, deve essere in sintonia con i cittadini e deve saper
parlare alla luce del sole.
Per questo, anche la scelta delle candidature al Consiglio comunale, così
come la fase di elaborazione programmatica, devono essere il più possibile
partecipate, non solo in vista dell’appuntamento elettorale, ma anche
dell’impegno politico-amministrativo successivo.
Siamo convinti che un partito così
improntato, potrà essere di esempio anche per la riforma degli altri partiti;
potrà rendere più credibile la propria piattaforma programmatica per le
prossime elezioni politiche ed amministrative e potrebbe essere maggiormente in
grado di attrarre più consensi in una competizione elettorale che si annuncia
molto difficile.
Il PD, insomma, dovrà farsi interprete di
un nuovo movimento di idee, di protago0nismi collettivi che sappiano rimettere
in moto la macchina della partecipazione,
unico vero antidoto alla direzione dell’uomo solo al comando.
Ci aspettano mesi e giorni importanti. Ci
auguriamo, come centro Studi Politici “A. Moro” di potere avere insieme a tutti
voi tante giornate di duro lavora, ma anche di grandi soddisfazioni.
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