giovedì 10 febbraio 2011

150° UNITA’ D’ITALIA: ASPETTANDO L’ANNIVERSARIO

Facendo seguito all’invito formulato dalla presidente della Consulta della Cultura, ins. Stefania Stefanachi, il Centro Studi Politici “A. Moro”, in vista dell’incontro programmato, ha redatto una serie di proposte che sottopone all’attenzione dell’assemblea della Consulta, dell’Amministrazione comunale, delle organizzazioni politiche e sindacali e delle istituzioni scolastiche.

Poiché riteniamo che il valore dell’Unità d’Italia, almeno questo, non debba essere ad appannaggio di partiti e motivo di scontri e dibattiti inutili, lanciamo un appello alla Civica Amministrazione affinché sia realizzato un programma comune di iniziative da attuarsi il 17 marzo aperte a tutti i cittadini.

Il 17 marzo 1861, infatti, Vittorio Emanuele II veniva proclamato re d’Italia. Sarebbe utile poter costituire un Comitato promotore che coordini le varie iniziative. Sarebbe questo un modo per rammentare, soprattutto ai giovani, la partecipazione dei nostri concittadini alla storia del Risorgimento. Sarebbe questa un’interessante occasione per rievocare tanti episodi di eroismo, i molti giovani che sacrificarono la loro vita per la causa della libertà, dell’indipendenza e dell’unità.

Valorizzeremmo così il nostro originale apporto al patrimonio storico – nazionale. Bisognerà, pertanto, realizzare iniziative capaci di operare una narrazione dotata di un’autentica capacità attrattiva, in grado di accrescere il sentimento democratico e di sviluppare una buona rappresentazione simbolico - collettiva.

Gli eventi celebrativi potranno essere anche un’opportunità da utilizzare appieno per riflettere sulle radici dei cambiamenti che hanno trasformato l’Italia. Per queste pagine di storia comune che andremmo a scrivere tutti insieme, dovremo aspettarci perciò grande partecipazione, senza scetticismi e senza tergiversazioni, da oggi al 17 marzo e oltre.

Dobbiamo dire ai giovani, a chi è coinvolto in queste celebrazioni, di fare squadra, di trasmettere nelle scuole, nei luoghi di lavoro e nei luoghi di svago il messaggio dell’unità nazionale, dell’identità italiana, della causa comune e del patto che deve legare gli italiani del futuro in difesa di valori risorgimentali che sono poi confluiti nella Costituzione, per far crescere un’Italia unita, libera e democratica.

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