domenica 9 gennaio 2011

GIANNA: Lotta di una Donna - Dal Polesine al Mezzogiorno d’Italia

E’ questo il titolo del nuovo romanzo dell’on. Gero Grassi, presentato nelle scorse settimane nella Sala-Eventi di via Aminale a Terlizzi dal concittadino Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia.

Come scrive l’autore nella presentazione di “GIANNA. Lotta di una Donna – Dal Polesine al Mezzogiorno d’Italia”, tutti i suoi romanzi sono ambientati e si sviluppano in gran parte hanno gran parte nella sua amata città, della quale descrive luoghi, personaggi, eventi non sempre veramente esistiti, seppure ispirati. Ma vi sono anche persone e avvenimenti che nel loro piccolo sono ancora impressi nella memoria dei concittadini.

Il libro mette in campo contesti, avvenimenti, personaggi, temi e sensibilità di grande rilevanza storico-culturale e sociale e si propone così come narrazione ideale locale e nazionale, come storia cittadina eppure italiana.

La protagonista del libro, personaggio inventato, è Gianna Ciarchi, che a differenza di tanti meridionali che cercano al nord vita e lavoro, fa il viaggio al contrario. Da Bottighe, frazione di Adria nel Polesine a Terlizzi, dove viene ospitata e assistita come orfanella da suor Celeste, presso l’Istituto Ancelle del Santuario. Grazie alla sua volontà ed a un lascito testamentario riesce al laurearsi in Medicina e a specializzarsi in Ostetricia e Ginecologia,grazie alla quale potrà esercitare la sua professione presso l’ospedale civile “Michele Sarcone” di Terlizzi. Indotta a candidarsi al Consiglio comunale dal segretario provinciale della D.C.,conosciuto durante le cure prestate alla moglie, trionfa nelle elezioni del 1984 e riconfermata plebiscitariamente nel 1989. Nel 1992, però, per motivi connessi a vicende urbanistiche, è arrestata. Ma poi viene prosciolta da ogni accusa. Colpita dalle giornate passate in carcere e dalla violenza dell’evento, si dimette dalla carica di sindaco, anche perché ammalata gravemente e costretta per oltre tre anni su una sedia a rotelle.

In quegli anni l’Italia vive drammi come il terrorismo, la mafia, l’inflazione, la corruzione, l’affievolirsi dei valori morali. Seguono i Governi di Berlusconi, di Dini e di Prodi. A Terlizzi festeggiano la vittoria di quest’ultimo persone provenienti da culture e storie diverse. Giuseppe Ayala, Nichi Vendola, Giuseppe Rossiello, Gero Grassi ed altri ancora. Al Comizio assiste anche Gianna, accompagnata dagli amici Giacomo e Patrizia. L’Italia è in netta ripresa. Si volta pagina. Sembra un miracolo e forse lo è. Domani è un altro giorno, per chi ci crede e per chi vuole. La vita continua. A Terlizzi, in Italia, nel Mondo.

Come si vede, il romanzo contiene una storia con una trama interessante e uno svolgimento dinamico. I personaggi risultano sin dalle prime pagine coinvolgenti e ben distinti nel proprio ruolo e nelle finalità loro assegnate dall’autore.

Anche il contesto risulta essere di grande interesse in quanto spazi, territori, e ambienti culturali diversi – del nord e del sud, della grande città e del paese di provincia – si muovono personaggi alla ricerca di senso per la propria vita.

Protagonista e coprotagonisti e semplici comparse delineano una stria personale che si evolve, talvolta in modo vorticoso, mostrando uno spaccato della società contemporanea con tutte le sue contraddizioni, con tutte le sue irresistibili lusinghe e immancabili delusioni.

Da questo punto di vista il romanzo ha una forte carica psicologica con importanti aperture fenomenologiche, nel senso che il percorso intellettuale e politico di Gianna, oltre alle vicende strettamente personali, è visto attraverso la riflessione critica e laica sul significato della vita e della storia.

Di qui si rintraccia un filo di continuità tra questa nuova opera di Gero Grassi e quelle precedenti “IlMinistro e la brigatista” e “La Principessa e il figlio del Professore. Ritorna, infatti, l’istanza “problematica” della vita, la ricerca di senso, il continuo travaglio nel riconoscere la legittimità delle istanze soggettive in quelle collettive e in quelle dell’umanità oppressa dalle contraddizioni della storia.

Attraverso la “ricostruzione eremeneutica” l?Autore, che in qualche modo s’identifica con i protagonisti dei suoi romanzi, ci propone l?uomo” gero Grassi, con tutta la sua sensibilità, i suoi legami affettivi, il suo tormento esistenziale, mai disgiunti dal coraggio civile, dalla coerenza politica e dalla originalissima e fecondissima abilità letteraria.

Insomma, una sofferta visione laica della vita, che, proprio per questo, chiama all’impegno e alla responsabilità: verso se stessi, verso la società e verso la storia.

Con questo libro, inoltre, possiamo dire con un pizzico di orgoglio campanilistico che la narrativa terlizzese supera gli angusti confini locali e si apre al più vasto e vivace contesto nazionale. Un bel risultato per il nostro caro amico Gero Grassi, e, “molto modestamente” anche per la città di Terlizzi.

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