sabato 26 febbraio 2011

Rubrica a cura di Vito De Leo su “LA NUOVA CITTA’” DI TERLIZZI Blog …partecipazione

L’obiettivo della redazione è quello annunciato nei numeri precedenti: creare un luogo di confronto su temi politici, amministrativi, culturali e sociali, che hanno già visto la luce sul mio blog;: http:comune partecipato.blogspot.com.

Perché non inserire nello statuto comunale un articolo sulla responsabilità politica dei consiglieri comunali?

Di fronte alla perdita di credibilità della politica e di alcuni suoi rappresentanti; di fronte al distacco sempre crescente tra elettori ed eletti; di fronte alla mancata risposta ai reali problemi delle persone, di fronte alla crisi degli istituti di partecipazione democratica abbiamo noi del Centro Studi Politici “A. Moro”, abbiamo proposto al Consiglio comunale di inserire nello Statuto comunale un articolo sulla responsabilità politica dei consiglieri comunali.

E’ purtroppo noto, infatti, che il consigliere comunale eletto non sempre sente il legame con i suoi elettori; non sempre ritiene importante ritornare ad informare chi lo ha eletto, non sempre ritiene doveroso impegnarsi a tempo pieno; non sempre ha scrupoli nel tradire le promesse elettorali, non sempre avverte l’obbligo di dimostrare come ha speso il denaro della comunità. Per fortuna nel nostro Consiglio comunale non tutti assomigliano a questo negativo profilo. Ci sono, infatti, lodevoli eccezioni soprattutto tra i banchi della minoranza.

I punti fondamentali della proposta:

1. Gli obiettivi: aumentare la partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa, con forme di democrazia reale. Creare un rapporto continuativo tra elettore ed eletto. Permettere la sostituzione del consigliere comunale inadempiente attraverso verifiche periodiche del suo operato.

2. Chiarezza nei programmi elettorali: I programmi elettorali devono essere pubblici, sintetici e comprensibili. Testo non più lungo di cinque pagine con obiettivi, impegni di azione e di opposizione, tempi di realizzazione e risultati previsti. I diversi programmi dovranno essere pubblicati sul sito del Comune e diffusi dall’ufficio elettorale del comune e consegnati ad ogni elettore insieme al certificato elettorale.

3. Verifica elettorale per tutti gli eletti: Ogni sei mesi gli eletti dovranno redigere una relazione sul loro operato, seguendo gli stessi criteri di sinteticità e chiarezza dei programmi elettorali, descrivendo gli obiettivi raggiunti, gli impedimenti incontrati, le iniziative in corso e specificando il numero delle presenze rispetto alle sedute complessive dell’organo di appartenenza (consiglio comunale e commissioni consiliari). Tali relazioni dovranno essere diffuse dall’ufficio elettorale e pubblicate sul sito del Comune. Dovranno essere previsti anche dei forum aperti alla cittadinanza nei quali poter chiedere chiarimenti e fare proposte costruttive. Il collegamento radiofonico e televisivo dovrà essere sempre garantito.

4. No al cumulo delle cariche: Dato il maggiore impegno politico-amministrativo comportato da questo articolo dello Statuto, non potranno essere cumulate diverse cariche elettive (es. un consigliere comunale non potrà essere contemporaneamente consigliere provinciale o regionale o deputato o parlamentare europeo).

Appare evidente che l’obiettivo di questa nostra proposta è quello di realizzare un “Patto tra elettori ed eletti” per creare occasioni di dialogo e partecipazione, ciascuno con le proprie competenze, a tavoli di confronto e di lavoro, per formalizzare un impegno che non sia una generica dichiarazione d’intenti, ma si traduca in progetti condivisi, realizzabili, messi in atto e verificati.

Il testo proposto è, ovviamente un documento “aperto”: tutti possono contribuire ad arricchirlo, indicando forme di impegno e di responsabilità.

150° Unità d’Italia: proposte di programma per il 17 marzo

Facendo seguito all’invito formulato dalla presidente della Consulta della Cultura, ins. Stefania Stefanachi, il Centro Studi Politici “A. Moro”, in vista dell’incontro programmato, ha redatto una serie di proposte che sottopone all’attenzione dell’assemblea della Consulta, dell’Amministrazione comunale, delle organizzazioni politiche e sindacali e delle istituzioni scolastiche.

Poiché riteniamo che il valore dell’Unità d’Italia, almeno questo, non debba essere ad appannaggio di partiti e motivo di scontri e dibattiti inutili, lanciamo un appello alla Civica Amministrazione affinché sia realizzato un programma comune di iniziative da attuarsi dal 17 marzo in poi aperte a tutti i cittadini.

Il 17 marzo 1861, infatti, Vittorio Emanuele II veniva proclamato re d’Italia. Sarebbe utile poter costituire un Comitato promotore che coordini le varie iniziative. Sarebbe questo un modo per rammentare, soprattutto ai giovani, la partecipazione dei nostri concittadini alla storia del Risorgimento. Sarebbe questa un’interessante occasione per rievocare tanti episodi di eroismo, i molti giovani che sacrificarono la loro vita per la causa della libertà, dell’indipendenza e dell’unità.

Valorizzeremmo così il nostro originale apporto al patrimonio storico – nazionale. Bisognerà, pertanto, realizzare iniziative capaci di operare una narrazione dotata di un’autentica capacità attrattiva, in grado di accrescere il sentimento democratico e di sviluppare una buona rappresentazione simbolico - collettiva.

Gli eventi celebrativi potranno essere anche un’opportunità da utilizzare appieno per riflettere sulle radici dei cambiamenti che hanno trasformato l’Italia. Per queste pagine di storia comune che andremmo a scrivere tutti insieme, dovremo aspettarci perciò grande partecipazione, senza scetticismi e senza tergiversazioni, da oggi al 17 marzo e oltre.

Dobbiamo dire ai giovani, a chi è coinvolto in queste celebrazioni, di fare squadra, di trasmettere nelle scuole, nei luoghi di lavoro e nei luoghi di svago il messaggio dell’unità nazionale, dell’identità italiana, della causa comune e del patto che deve legare gli italiani del futuro in difesa di valori risorgimentali che sono poi confluiti nella Costituzione, per far crescere un’Italia unita, libera e democratica.

Viaggio nella storia, nell’arte e nel paesaggio murgiano

Parco Parco Nazionale dell’Alta Murgia: firmato il protocollo d’intesa per la costituzione del Partenariato territoriale del Sistema Ambientale e Culturale di “SAC MURGIANO”.

Non tutti sono informati dell’importante iniziativa regionale tesa a finanziare la “Proposta” di costituzione del partenariato territoriale del sistema ambientale e culturale di “SAC MURGIANO”, che vedrà coinvolti i Comuni di Altamura, Andria, Cassano Murge, Corato, Gravina di Puglia, Grumo Appula, Poggiorsini, Ruvo di Puglia, Santeramo in Colle e Toritto, nonché la Provincia di Bari.

L’idea forza, le risorse ambientali e culturali da valorizzare e mettere in rete, gli obiettivi, gli interventi e le modalità organizzative dell’azione di sviluppo e gestione integrata del Sistema costituiscono la struttura essenziale del progetto.

La Struttura del Piano integrato delle attività di valorizzazione e gestione “SAC MURGIA”, che anche noi del Centro Studi Politici “A.Moro” insieme all’assessore all’ambiente Ignazio Salerno ed altre associazioni coratine abbiamo contribuito a redigere, si articola nelle seguenti Misure: “Idea forza”: promuovere la cultura e il paesaggio del territorio murgiano; “Strategia”: Marcheting Strategico Territoriale - Azioni di rete interna e di reti esterne per la valorizzazione integrata; e nelle seguenti Azioni: “Azione 1”: Consolidamento interno del SAC ai fini della promozione turistica; “Azione 2”: Azioni per la promozione regionale, nazionale e internazionale; “Azione 3” : Ricerca, innovazione, creatività; “Azione 4”: Formazione, occupazione e imprenditorialità: “Azione 5”: Miglioramento del contesto territoriale e della qualità della vita.

Con la sottoscrizione del Protocollo d’intesa i soggetti firmatari si sono impegnati a cooperare, ciascuno per la propria competenza, per definire e attuare un’azione stabile e duratura di valorizzazione e gestione integrata del patrimonio ambientale e culturale del proprio territorio a fini di sviluppo, nel quadro della valorizzazione e del funzionamento dei Sistemi Ambientali e Culturali.

La Carta dei Beni presenti nella nostra città illustrata dall’assessore Ignazio Salerno al tavolo del Partenariato interistituzionale del SAC è costituita dai seguenti monumenti: Museo della Civiltà contadina, Dolmen Chianca dei Paladini, Chiesa Madre di Santa Maria Maggiore (fine XI sec.), Chiesa di San Vito (fine XI sec.), Chiesa di San Domenico (fine XI sec.), Chiesa di Maria Santissima Incoronata (XV°-XVI° sec.), Torre Gisotti (fine XIII° - inizio XIV° sec.), Palazzo De Mettis (1579), Palazzo Catalano (1558), Palazzo Gentile (1559), Palazzo di Città (XV° sec.), Teatro Comunale (XIX° sec.).

Il nostro auspicio è che questo Programma Operativo abbia un adeguato impatto territoriale nella direzione della valorizzazione culturale, ambientale e turistica, favorendo così la generazione di economie distrettuali, adeguatamente organizzate e gestite in ragione della capacità di promuovere percorsi di valorizzazione, sviluppo e cooperazione interistituzionale, sulla base di una idea-forza capace di attivare percorsi avanzati di attrattività, anche attraverso la crescita e la qualificazione dei flussi turistici.

.

Se non ora, quando?

Con questo slogan oltre un milione di donne sono andate in 230 piazze italiane,tra cui anche quella di Corato, per protestare contro il “bunga bunga” berlusconiano. Una piazza minoritaria, che non va sottovalutata, ma anche una piazza pacifica, allegra, festosa, che ha visto protagoniste le donne ribellarsi “al turpe quadro riprodotto dai media” e che hanno voluto chiedere “a tutte le donne di difendere il valore della loro dignità”.

In Italia la maggioranza delle donne lavora fuori o dentro casa, crea ricchezza, cerca un lavoro, studia, si sacrifica per affermarsi nella professione che si è scelta, si prende cura delle relazioni affettive e familiari, occupandosi di figli, mariti, genitori anziani.

Purtroppo, però, checché se ne dica, se ci limitiamo ad osservare la nostra realtà politica ed istituzionale, il maschilismo è ancora imperante. Basti osservare la composizione del nostro Consiglio comunale. Dei trenta soggetti che lo compongono, soltanto Maria Bovino può essere presente, essendo stata candidata sindaco del PD. E tutte le altre concittadine dove sono? Perché non riescono ad affermarsi? Perché c’è scarsa presenza delle donne, soprattutto nelle amministrazioni locali? Sono le donne a disinteressarsi o manca la fiducia nei loro confronti da parte degli elettori? Si può fare scuola politica al femminile?

Perché non inserire nello Statuto comunale l’obbligatorietà da parte del Sindaco di nominare assessore almeno una donna, in modo da non lasciare questa prerogativa soltanto alla sensibilità di chi va ad occupare quella carica? Potrebbe essere questo un modo concreto per dimostrare che le “pari opportunità” non sono una scelta occasionale, ma una realtà istituzionale.

Una società non discriminante può fondarsi solamente su responsabilità, opportunità e risorse condivise fra entrambi i generi. Non è più il caso di fare demagogia o retorica; non bastano le manifestazioni di piazza, le conferenze, i convegni. Basta con le parole; rimbocchiamoci le maniche e lavoriamo tutti insieme, uomini e donne, giovani e meno giovani alla nostra ricostruzione morale e civile.

Il Confronto -Rubrica su Eventi&Commenti di Corato NUOVE PROSPETTIVE “Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seg

L’obiettivo della redazione è quello annunciato nei numeri precedenti: creare un luogo di confronto su temi politici, amministrativi, culturali e sociali, che hanno già visto la luce sul mio blog;: http:comune partecipato.blogspot.com.

Perché non inserire nello statuto comunale un articolo sulla responsabilità politica dei consiglieri comunali?

Di fronte alla perdita di credibilità della politica e di alcuni suoi rappresentanti; di fronte al distacco sempre crescente tra elettori ed eletti; di fronte alla mancata risposta ai reali problemi delle persone, di fronte alla crisi degli istituti di partecipazione democratica abbiamo noi del Centro Studi Politici “A. Moro”, abbiamo proposto al Consiglio comunale di inserire nello Statuto comunale un articolo sulla responsabilità politica dei consiglieri comunali.

E’ purtroppo noto, infatti, che il consigliere comunale eletto non sempre sente il legame con i suoi elettori; non sempre ritiene importante ritornare ad informare chi lo ha eletto, non sempre ritiene doveroso impegnarsi a tempo pieno; non sempre ha scrupoli nel tradire le promesse elettorali, non sempre avverte l’obbligo di dimostrare come ha speso il denaro della comunità. Per fortuna nel nostro Consiglio comunale non tutti assomigliano a questo negativo profilo. Ci sono, infatti, lodevoli eccezioni soprattutto tra i banchi della minoranza.

I punti fondamentali della proposta:

1. Gli obiettivi: aumentare la partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa, con forme di democrazia reale. Creare un rapporto continuativo tra elettore ed eletto. Permettere la sostituzione del consigliere comunale inadempiente attraverso verifiche periodiche del suo operato.

2. Chiarezza nei programmi elettorali: I programmi elettorali devono essere pubblici, sintetici e comprensibili. Testo non più lungo di cinque pagine con obiettivi, impegni di azione e di opposizione, tempi di realizzazione e risultati previsti. I diversi programmi dovranno essere pubblicati sul sito del Comune e diffusi dall’ufficio elettorale del comune e consegnati ad ogni elettore insieme al certificato elettorale.

3. Verifica elettorale per tutti gli eletti: Ogni sei mesi gli eletti dovranno redigere una relazione sul loro operato, seguendo gli stessi criteri di sinteticità e chiarezza dei programmi elettorali, descrivendo gli obiettivi raggiunti, gli impedimenti incontrati, le iniziative in corso e specificando il numero delle presenze rispetto alle sedute complessive dell’organo di appartenenza (consiglio comunale e commissioni consiliari). Tali relazioni dovranno essere diffuse dall’ufficio elettorale e pubblicate sul sito del Comune. Dovranno essere previsti anche dei forum aperti alla cittadinanza nei quali poter chiedere chiarimenti e fare proposte costruttive. Il collegamento radiofonico e televisivo dovrà essere sempre garantito.

4. No al cumulo delle cariche: Dato il maggiore impegno politico-amministrativo comportato da questo articolo dello Statuto, non potranno essere cumulate diverse cariche elettive (es. un consigliere comunale non potrà essere contemporaneamente consigliere provinciale o regionale o deputato o parlamentare europeo).

Appare evidente che l’obiettivo di questa nostra proposta è quello di realizzare un “Patto tra elettori ed eletti” per creare occasioni di dialogo e partecipazione, ciascuno con le proprie competenze, a tavoli di confronto e di lavoro, per formalizzare un impegno che non sia una generica dichiarazione d’intenti, ma si traduca in progetti condivisi, realizzabili, messi in atto e verificati.

Il testo proposto è, ovviamente un documento “aperto”: tutti possono contribuire ad arricchirlo, indicando forme di impegno e di responsabilità.

150° Unità d’Italia: proposte di programma per il 17 marzo

Facendo seguito all’invito formulato dalla presidente della Consulta della Cultura, ins. Stefania Stefanachi, il Centro Studi Politici “A. Moro”, in vista dell’incontro programmato, ha redatto una serie di proposte che sottopone all’attenzione dell’assemblea della Consulta, dell’Amministrazione comunale, delle organizzazioni politiche e sindacali e delle istituzioni scolastiche.

Poiché riteniamo che il valore dell’Unità d’Italia, almeno questo, non debba essere ad appannaggio di partiti e motivo di scontri e dibattiti inutili, lanciamo un appello alla Civica Amministrazione affinché sia realizzato un programma comune di iniziative da attuarsi dal 17 marzo in poi aperte a tutti i cittadini.

Il 17 marzo 1861, infatti, Vittorio Emanuele II veniva proclamato re d’Italia. Sarebbe utile poter costituire un Comitato promotore che coordini le varie iniziative. Sarebbe questo un modo per rammentare, soprattutto ai giovani, la partecipazione dei nostri concittadini alla storia del Risorgimento. Sarebbe questa un’interessante occasione per rievocare tanti episodi di eroismo, i molti giovani che sacrificarono la loro vita per la causa della libertà, dell’indipendenza e dell’unità.

Valorizzeremmo così il nostro originale apporto al patrimonio storico – nazionale. Bisognerà, pertanto, realizzare iniziative capaci di operare una narrazione dotata di un’autentica capacità attrattiva, in grado di accrescere il sentimento democratico e di sviluppare una buona rappresentazione simbolico - collettiva.

Gli eventi celebrativi potranno essere anche un’opportunità da utilizzare appieno per riflettere sulle radici dei cambiamenti che hanno trasformato l’Italia. Per queste pagine di storia comune che andremmo a scrivere tutti insieme, dovremo aspettarci perciò grande partecipazione, senza scetticismi e senza tergiversazioni, da oggi al 17 marzo e oltre.

Dobbiamo dire ai giovani, a chi è coinvolto in queste celebrazioni, di fare squadra, di trasmettere nelle scuole, nei luoghi di lavoro e nei luoghi di svago il messaggio dell’unità nazionale, dell’identità italiana, della causa comune e del patto che deve legare gli italiani del futuro in difesa di valori risorgimentali che sono poi confluiti nella Costituzione, per far crescere un’Italia unita, libera e democratica.

Viaggio nella storia, nell’arte e nel paesaggio murgiano

Parco Parco Nazionale dell’Alta Murgia: firmato il protocollo d’intesa per la costituzione del Partenariato territoriale del Sistema Ambientale e Culturale di “SAC MURGIANO”.

Non tutti sono informati dell’importante iniziativa regionale tesa a finanziare la “Proposta” di costituzione del partenariato territoriale del sistema ambientale e culturale di “SAC MURGIANO”, che vedrà coinvolti i Comuni di Altamura, Andria, Cassano Murge, Corato, Gravina di Puglia, Grumo Appula, Poggiorsini, Ruvo di Puglia, Santeramo in Colle e Toritto, nonché la Provincia di Bari.

L’idea forza, le risorse ambientali e culturali da valorizzare e mettere in rete, gli obiettivi, gli interventi e le modalità organizzative dell’azione di sviluppo e gestione integrata del Sistema costituiscono la struttura essenziale del progetto.

La Struttura del Piano integrato delle attività di valorizzazione e gestione “SAC MURGIA”, che anche noi del Centro Studi Politici “A.Moro” insieme all’assessore all’ambiente Ignazio Salerno ed altre associazioni coratine abbiamo contribuito a redigere, si articola nelle seguenti Misure: “Idea forza”: promuovere la cultura e il paesaggio del territorio murgiano; “Strategia”: Marcheting Strategico Territoriale - Azioni di rete interna e di reti esterne per la valorizzazione integrata; e nelle seguenti Azioni: “Azione 1”: Consolidamento interno del SAC ai fini della promozione turistica; “Azione 2”: Azioni per la promozione regionale, nazionale e internazionale; “Azione 3” : Ricerca, innovazione, creatività; “Azione 4”: Formazione, occupazione e imprenditorialità: “Azione 5”: Miglioramento del contesto territoriale e della qualità della vita.

Con la sottoscrizione del Protocollo d’intesa i soggetti firmatari si sono impegnati a cooperare, ciascuno per la propria competenza, per definire e attuare un’azione stabile e duratura di valorizzazione e gestione integrata del patrimonio ambientale e culturale del proprio territorio a fini di sviluppo, nel quadro della valorizzazione e del funzionamento dei Sistemi Ambientali e Culturali.

La Carta dei Beni presenti nella nostra città illustrata dall’assessore Ignazio Salerno al tavolo del Partenariato interistituzionale del SAC è costituita dai seguenti monumenti: Museo della Civiltà contadina, Dolmen Chianca dei Paladini, Chiesa Madre di Santa Maria Maggiore (fine XI sec.), Chiesa di San Vito (fine XI sec.), Chiesa di San Domenico (fine XI sec.), Chiesa di Maria Santissima Incoronata (XV°-XVI° sec.), Torre Gisotti (fine XIII° - inizio XIV° sec.), Palazzo De Mettis (1579), Palazzo Catalano (1558), Palazzo Gentile (1559), Palazzo di Città (XV° sec.), Teatro Comunale (XIX° sec.).

Il nostro auspicio è che questo Programma Operativo abbia un adeguato impatto territoriale nella direzione della valorizzazione culturale, ambientale e turistica, favorendo così la generazione di economie distrettuali, adeguatamente organizzate e gestite in ragione della capacità di promuovere percorsi di valorizzazione, sviluppo e cooperazione interistituzionale, sulla base di una idea-forza capace di attivare percorsi avanzati di attrattività, anche attraverso la crescita e la qualificazione dei flussi turistici.

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Se non ora, quando?

Con questo slogan oltre un milione di donne sono andate in 230 piazze italiane,tra cui anche quella di Corato, per protestare contro il “bunga bunga” berlusconiano. Una piazza minoritaria, che non va sottovalutata, ma anche una piazza pacifica, allegra, festosa, che ha visto protagoniste le donne ribellarsi “al turpe quadro riprodotto dai media” e che hanno voluto chiedere “a tutte le donne di difendere il valore della loro dignità”.

In Italia la maggioranza delle donne lavora fuori o dentro casa, crea ricchezza, cerca un lavoro, studia, si sacrifica per affermarsi nella professione che si è scelta, si prende cura delle relazioni affettive e familiari, occupandosi di figli, mariti, genitori anziani.

Purtroppo, però, checché se ne dica, se ci limitiamo ad osservare la nostra realtà politica ed istituzionale, il maschilismo è ancora imperante. Basti osservare la composizione del nostro Consiglio comunale. Dei trenta soggetti che lo compongono, soltanto Maria Bovino può essere presente, essendo stata candidata sindaco del PD. E tutte le altre concittadine dove sono? Perché non riescono ad affermarsi? Perché c’è scarsa presenza delle donne, soprattutto nelle amministrazioni locali? Sono le donne a disinteressarsi o manca la fiducia nei loro confronti da parte degli elettori? Si può fare scuola politica al femminile?

Perché non inserire nello Statuto comunale l’obbligatorietà da parte del Sindaco di nominare assessore almeno una donna, in modo da non lasciare questa prerogativa soltanto alla sensibilità di chi va ad occupare quella carica? Potrebbe essere questo un modo concreto per dimostrare che le “pari opportunità” non sono una scelta occasionale, ma una realtà istituzionale.

Una società non discriminante può fondarsi solamente su responsabilità, opportunità e risorse condivise fra entrambi i generi. Non è più il caso di fare demagogia o retorica; non bastano le manifestazioni di piazza, le conferenze, i convegni. Basta con le parole; rimbocchiamoci le maniche e lavoriamo tutti insieme, uomini e donne, giovani e meno giovani alla nostra ricostruzione morale e civile.

LA RUBRICA DI VITO DE LEO SU EVENTI E COMMENTI DI CORATO “CONSIDERATE LA VOSTRA SEMENZA: FATTI NON FOSTE A VIVER COME BRUTI, MA PER SEGUIRE VIRTUDE E

E’ questo il viaggio in cui Ulisse stimola i compagni. E’ la metafora poetica all’interno del proprio sé, delle proprie idee, delle proprie radici per cui ciascuno di noi è stato quello che è stato nel bene e nel male.

Sono questi i motivi ispiratori di questa nuova rubrica che la redazione da questo mese mi fa l’onore di ospitare, prendendo lo spunto dal mio blog, (http://comunepartecipato.blogspot.com). che da tue anni ho il piacere di pubblicare su internet.

Entrambi nascono dalla comune volontà di creare un luogo di confronto su temi politici, amministrativi, culturali e sociali. In questa rubrica cercherò di sottoporre all’attenzione dei lettori argomenti, riflessioni e proposte di interesse comune, che mi auguro possano avere commenti che potranno essere indirizzati via e-mail alla direzione del giornale (eventiecommenti@libero.it) o al sottoscritto (deleo6844@tiscali.it).

Ognuno di noi porta dentro di sé un bagaglio originale ed unico di esperienze e di idee, che, se messe insieme, possono diventare un tesoro dal valore inestimabile. Mettere in comune un’idea, proporre un’iniziativa, presentare un problema, chiedere un chiarimento, un approfondimento, lanciare una provocazione, criticare i contenuti vuol dire sentirsi vivi, partecipi ed utili.

In noi, nella nostra storia personale, nel cammino che finora abbiamo compiuto insieme a tanti altri, ci sono le risorse per prendere in mano queste sfide e per offrire il nostro apporto disinteressato.

Sarà, dunque, avventura nuova in uno scenario sociale e politico disgregato dalla flessione etica e civile, dalla decadenza dei valori, dallo smarrimento dei principi e delle regole della convivenza democratica.

Queste, in sintesi, sono le linee guida di questa nuova creatura editoriale. Se questo progetto culturale, sociale ed informativo, fondato sul dialogo sarà condiviso, continueremo, assicurando il massimo impegno affinché tutto quello che scriveremo e ci verrà suggerito acquisti un significato ed una risonanza civile e politica.

Uniamo le nostre energie e sicuramente qualcosa comincerà a muoversi.

Affinché il mio patrimonio di idee non vada disperso e nella convinzione che la lettura dei testi, se non se ne fa un uso fugace e superficiale, all’occorrenza può diventare una fonte documentaria facilmente reperibile e consultabile, segnalerò in questa rubrica i titoli e la sintesi degli articoli pubblicati sul mio blog nel mese corrente.

In questi documenti che ripropongo all’attenzione dei tanti lettori della testata “Eventi e commenti” proclamo e tento di testimoniare la solidarietà, la sussidiarietà, la pace, la non violenza, la legalità, la salvaguardia dei diritti umani e di cittadinanza, la partecipazione civica, il rispetto per le istituzioni, il desiderio di contribuire allo sviluppo armonico della nostra città.

Ricordare, dunque, possedere gli strumenti della memoria e dell’informazione, farne oggetto di lettura, commento, discussione, averli anche a portata di clic per usarli come fonte di riflessione e di documentazione può essere un modo semplice ed efficace per non limitarci a dire semplicemente “C’ero anch’io”.

La storia, come sappiamo, non è mai stata fatta dai soli testimoni, ma sempre da soggetti attivi e consapevoli, che alla fine hanno potuto con giustificato orgoglio affermare: “Anch’io ho fatto la mia parte”.

Grazie per la vostra partecipazione e buona lettura a tutti.

Articoli scritti nei mesi di settembre ed ottobre 2010

SCRIVIAMO INSIEME IL GRANDE LIBRO DEI VALORI

L’articolo è stato scritto in occasione della celebrazione della “Giornata Internazionale dell’ONU per la pace” (21 settembre). La nostra proposta, rivolta alle istituzioni scolastiche ed amministrative, è stata di scrivere insieme un “grande libro dei valori”,ossia una grande ricchezza di idee, riflessioni e proposte utili a costruire un mondo ed una città migliore attraverso la creatività e la partecipazione attiva di genitori, studenti, e insegnanti, il cui contributo è stato fondamentale per la redazione del mio libro sul bullismo, che presto sarà presentato anche a Terlizzi a cura della Secop Edizioni.

OGGI PARLIAMO DI DROGA

Dopo aver ricordato che il 26 giugno si è celebrata la “Giornata Mondiale contro le droghe” indetta dall’ONU e constatato che nessuna iniziativa è stata intrapresa dall’amministrazione comunale e dalle diverse istituzioni scolastiche e sociali, per celebrarla unitamente al “Settembre pedagogico”, nonostante il fenomeno della tossicodipendenza sia così tanto diffuso nel nostro territorio e sia fonte di gravi problemi a livello personale, familiare e sociale, ho cercato di rispondere alla domanda che molti genitori mi hanno rivolto quando svolgevo la funzione di docente di operatore psicopedagogico: “Come comportarsi? La risposta è data nell’articolo unitamente alla considerazione che sul tema non tutte le istituzioni fanno la propria parte.

PROPOSTA DI ADESIONE ALLA SETTIMANA EUROPEA DELLA DEMOCRAZIA LOCALE

La “Settimana Europea della Democrazia Locale” è un evento, che viene celebrato in tutta Europa ogni 15 ottobre dal 1985, teso a rafforzare la democrazia locale e promuovere la partecipazione dei cittadini. Lo scopo è quello di far prendere loro consapevolezza dei modi in cui è possibile realizzare la cittadinanza attiva, anche alla luce dello Statuto comunale, per costruire una società sempre più democratica. Ma neanche in questa occasione è stato possibile assistere a qualche utile iniziativa da parte dell’amministrazione comunale.

DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA E SUSSIDIARIETA’ ORIZZONTALE

Quali criteri vengono utilizzati dall’amministrazione comunale per includere e coinvolgere i cittadini nella definizione delle decisioni pubbliche? L’Ente locale come si attrezza, sul piano delle regole, degli strumenti operativi, della struttura organizzativa per far fronte a questi interrogativi? In quale modo viene affrontato il tema della sussidiarietà orizzontale? Come la partecipazione e la sussidiarietà vengono declinati nell’azione concreta e nella relazione tra Amministrazione e cittadini? La nostra risposta, in assenza di esempi documentabili, in sintesi, è racchiusa nelle seguenti parole-chiave: regole, responsabilità, rappresentanza, processi, strumenti, assetti istituzionali, modelli organizzativi da realizzare e da aggiornare nello Statuto comunale.

LETTERA APERTA AL MINISTRO PER LE PARI OPPORTUNITA’ MARA CARFAGNA

La lettera è stata scritta in occasione della visita del ministro avvenuta a Corato il 16 ottobre scorso invitata dal PDL locale per essere intervistata sui temi e problemi del suo dicastero. L’incontro ha coinciso con la “Seconda settimana nazionale contro la violenza” (11-16 ottobre), finalizzata a promuovere iniziative di sensibilizzazione, informazione e formazione rivolte agli studenti, ai genitori, ai docenti. Pur dando atto al ministero delle iniziative intraprese per garantire il diritto alle pari opportunità, abbiamo chiesto di continuare sulle strada della prevenzione e di contrasto alla violenza, e alle diverse forme di discriminazione basta su genere, razza/etnia, religione, disabilità, età e orientamento sessuale allo scopo di favorire un cambiamento culturale profondo che deve essere alla base di una società pienamente inclusiva,a partire dalle giovani generazioni.

Tutti gli articoli sono consultabili sul blog (http://comunepartecipato.blogspot.com.