sabato 6 agosto 2011

I LIBRI INFETTANO GLI OSPEDALI

I libri infettano gli ospedali. Tranquilli, non è un’epidemia veicolata da un virus ma lo slogan di un’iniziativa che sta davvero contagiando alcuni centri sanitari italiani. Nel senso che nei reparti sono comparsi lunghi scaffali in cui transitano migliaia di libri. I pazienti e i loro familiari possono prendere questi volumi, gratis, e portarseli anche a casa. Ma l’invito, tacito, è di restituirli o di consegnarne altri, da lasciare a disposizione di chi verrà dopo.

I canadesi, che hanno inventato il sistema, lo chiamano book - crossing. Il meccanismo funziona e porta benefici notevoli a chi deve passare molte ore, o giornate intere, in un ambiente come la corsia ospedaliera. La maggior parte dei libri arriva da donazioni delle case editrici, degli autori, dei volontari, degli stessi pazienti. Il tutto è organizzato come una vera biblioteca, ma infinitamente più libera: non occorre compilare moduli e chiedere permessi.

Basta aprire un libro e lasciarsi trascinare dalla storia, superando quelle mura in cui si è necessariamente confinati. Per distrarsi, certo. Ma anche per entrare in contatto con le proprie emozioni e con le paure, che grazie alla lettura possono essere comprese ed elaborate.

A livello simbolico, poi, lo scambio di libri contiene un altro messaggio: il paziente si rende conto che qualcuno si preoccupa del suo stato psichico, non solo di quello fisico. E’ un meccanismo virtuoso che intendo proporre ai signori dirigenti della Asl e agli amici aderenti al Forum degli Scrittori che il 28 agosto prossimo, in Piazza dei Bambini, alle ore 17,30 si presenteranno ai concittadini con le loro opere, al fine di fare anche della nostra Corato un centro capace di coniugare sistematicamente lettura, scrittura, arte e cittadinanza.

La nostra città è ricca di fermenti, di attività, a volte piccole e a volte grandi, realizzate da persone tenaci e motivate che, però spesso non vengono conosciute al di fuori del proprio territorio. Libri di poesia o di narrativa, pubblicazioni scientifiche o di storiche, romanzi o storie di vita vissuta, saggistica o cronache giornalistiche: tanti modo differenti di mantenere vive le proprie radici, tante piccole perle che con il contributo di tutti non andranno perdute.

Di qui la necessità di incontrarsi ad ogni livello socio-culturale, compresa la struttura ospedaliera, affinché gli autori e i talenti locali vengano conosciuti e apprezzati non solo dai posteri, ma soprattutto dai concittadini coevi, sani o degenti che siano.

L’offerta gratuita delle proprie pubblicazioni a chi non potrà parteciparvi perché ricoverato in ospedale può essere un modo per dimostrare vicinanza, solidarietà e…sussidiarietà.

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