domenica 10 aprile 2011

XIII SETTIMANA DELLA CULTURA: APPUNTAMENTO MANCATO A CORATO

L’evento culturale più atteso dell’anno, la XIII Settimana della Cultura, promossa dal Ministero dei Beni culturali dal 9 al 17 aprile, in cui si realizzano appuntamenti per tutti i gusti: mostre, convegni, aperture straordinarie, laboratori didattici, visite guidate e concerti, che rappresentano un’ulteriore occasione imperdibile per avvicinarsi alle ricchezze del patrimonio artistico e culturale del nostro territorio, a Corato non ha avuto modo di manifestarsi.

Ci saremmo aspettati che anche il nostro Comune, avvalendosi dei suggerimenti della Consulta della Cultura, dell’Ufficio di Informazione e Accoglienza turistica, gestito dalla Pro Loco “Quadratum”, e delle Scuole cittadine, avesse programmato per tempo alcune iniziative volte a promuovere l’amore per l’arte antica e moderna e a stimolare nuove esperienze culturali.

Sarebbe stato questo un modo appropriato per continuare il percorso già avviato con grande consenso di pubblico (ma anche di critica) delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia e a quello multidisciplinare realizzato presso il Museo della Città e del Territorio mitrato alla riscoperta delle diverse arti visive.

L’occasione di riscoprire le preziose gemme archeologiche del Dolmen, e delle Tombe di San Magno, le chiese, i monumenti, la Biblioteca civica, che possiede ben 157 “cinquecentine” (libri a stampa pubblicati tra il 1500 e il 1600), materiale raro e di pregio, sconosciuto alla maggior parte dei cittadini, come le tante pubblicazioni degli scrittori coratini che riguardano la nostra città, va sempre perpetuata per aumentare sempre di più il numero dei fruitori del nostro bellissimo patrimonio, non sempre valorizzato come si dovrebbe.

Si fa ancora in tempo, al di là dei limiti temporali proposti dal Ministero dei Beni culturali, a riempire di questi contenuti l”Estate coratina” e ad organizzare una serie culturali di iniziative culturali, che mirino a rafforzare una coscienza condivisa, che metta al centro la cultura intesa come volano di identità collettiva, risorsa per la crescita sociale ed economica e strumento per la formazione delle nuove generazioni, così come auspicato dal neonato “Forum degli autori locali”.

Non solo, quindi, le collezioni del Museo civico, ma anche le piccole perle dimenticate, in una riscoperta del territorio che passerà attraverso le visite guidate alle aree archeologiche, spettacoli teatrali e musicali, presentazioni dei libri degli autori locali. Tutto questo sarebbe perfettibile se il Comune Corato aderisse al Circuito “Memoria e conoscenza” promosso da Metropoli Terra di Bari, secondo il quale, “Disponiamo oggi di una vastissima quanto frammentaria mole di lavori teorici, empirici e applicativi sulla sostenibilità dello sviluppo turistico nei centri d’arte e cultura, vero e proprio motore della ‘messa in valore’ del patrimonio culturale. La letteratura sull’argomento indica come lo sviluppo integrale e sostenibile del turismo culturale sia potenzialmente funzionale sia alla conservazione del patrimonio, che alla promozione di una nuova fase di sviluppo urbano basata su elementi “intangibili” ad alto valore aggiunto. Questa questione si connette irrimediabilmente agli strumenti utili a ristrutturare tale sistema pervenendo a modelli organizzativi che privilegino concetti quali “qualità”, “valore”, “empatia culturale”. Si vuole creare un sistema tale per cui i visitatori effettuano scelte di consumo informate e consapevoli e allo stesso tempo venga alimentato un sistema di generazione di valore e organizzazione economica che arricchisca le destinazioni. La digitalizzazione e disseminazione delle opere d’arte, la diffusione di riferimenti sugli elementi intangibili del patrimonio, la ricostruzione di beni inaccessibili o invisibili in formato virtuale e degli scenari storici e filologici nell’ambito dei quali essi si sono sviluppati ed evoluti, consentono un utilizzo più “sostenibile” del patrimonio.

Il progetto "Memoria è….e Conoscenza” vuole contribuire a rafforzare il potenziale per la realizzazione di convergenze e integrazione di filoni di sviluppo eterogenei, sviluppando strumenti e processi innovativi per favorire la valorizzazione del patrimonio attraverso la sua disseminazione virtuale”.

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