domenica 10 aprile 2011

IL FORUM DEGLI SCRITTORI E’ PARTITO: A PRESTO UN NUOVO INCONTRO

Il giorno 7 aprile scorso a Corato, nella Biblioteca comunale, su invito del prof. Vito De Leo, presidente del Centro Studi “A. Moro”, si sono riuniti i seguenti scrittori coratini: Talia Calvi Grazia, Annunziata Bevilacqua, Anna Mininno, Giuseppe Arbore, Gaetano Bucci, Dino Patruno, Gerardo Strippoli, Biagio Tempesta, Ettore Torelli, Luigi Tosti, Franco Vangi. All’incontro hanno partecipato anche la presidente della Consulta della Cultura, Stefania Stefanachi, e la dirigente del Presidio del Libro Angela Pisicchio.

Dopo ampio dibattito sulla relazione introduttiva del prof. De Leo, di cui hanno unanimemente apprezzato le motivazioni e gli obiettivi dell’iniziativa, si è convenuto di dare vita preliminarmente ad un “Forum di scrittori”, cui potrebbe seguire, se si realizzeranno le condizioni logistiche e organizzative, la costituzione di una vera e propria Associazione culturale che abbia come scopo quello di svolgere un’attività di utilità culturale e sociale nei confronti di chiunque voglia provare ad esprimersi e a far conoscere i prodotti letterari dei propri aderenti e degli scrittori coratini.

Questa Forum, per il momento, si pone come luogo d’informazione, valorizzazione ed ascolto per fornire strumenti utili alla comunicazione e all’espressività letteraria in tutte le sue forme. Le sue attività, pertanto, si svilupperanno attraverso la dimensione della relazione traducendosi in iniziative d’incontro, accoglimento e confronto, dove ciascuno potrà esprimere i suoi bisogni, le proprie esperienze, le sue ricerche e, al tempo stesso, scoprire e valorizzare le proprie risorse.

Le proposte degli aderenti si articoleranno in tre tipologie di attività: creatività, attraverso la predisposizione di luoghi di sperimentazione, di esercizio della creatività e dell’espressività, nei quali avvicinarsi alla lettura, alla scrittura e alla costruzione di percorsi comuni di educazione alla lettura e alla scrittura; valorizzazione delle risorse culturali, sociali ed ambientali del territorio, attraverso percorsi guidati alla scoperta delle pietre miliari della storia collettiva; ascolto e mediazione, con lo scopo di offrire e ricercare, insieme ai lettori, le soluzioni più adeguate alle eventuali situazioni di difficoltà incontrate nella pubblicazione e nelle vendite attraverso la predisposizione di strumenti e azioni di supporto idonei.

L’associazione organizzerà prevalentemente le sue attività sotto forma di seminari, laboratori esperenziali, gruppi di lettura cogestiti dai soci e coinvolgendo esperti esterni, gli studenti, il Presidio del libro, la Consulta della Cultura, l’Amministrazione comunale e le istituzioni culturali, sociali, economiche e scolastiche.

Si è convenuto, altresì, di invitare al prossimo incontro, previsto per i primi di maggio, anche gli operatori dell’informazione giornalistica, radiofonica e televisiva, i rappresentanti delle istituzioni scolastiche e le associazioni culturali, per verificarne la disponibilità ad istituire un Comitato scientifico-culturale che si faccia promotore di iniziative promozionali utili ad ampliare l’area degli appassionati della lettura, della scrittura e, in definitiva, della cittadinanza attiva.

Si tratta, insomma, di creare le condizioni per la realizzazione di quella Fondazione culturale, già proposta nel 2007 all’Amministrazione comunale dal prof. Vito De Leo, nella sua veste di vice-presidente della Consulta della Cultura, quasi sempre fonte di stress, deficit finanziari e polemiche. La rinnovata richiesta fa riferimento alla necessità di creare un Ente vero e proprio, che sia capace di ricercare e gestire fondi, programmare gli eventi e supportare l’intero carico organizzativo, liberando così i singoli attori dei notevoli pesi, quasi sempre fonte di stress, deficit finanziari e polemiche.

Può essere questa – ha concluso – la ragione per la quale dobbiamo continuare a sognare, leggere, scrivere, ascoltare e parlare, che è il metodo più efficace che abbiamo trovato per alleviare la nostra condizione mortale, di trionfare sull’usura del tempo e di rendere possibile l’impossibile”.

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