giovedì 13 maggio 2010

Mozione congressuale di Circolo

Dell’assemblea congressuale fissata per il 5 e 6 giugno p.v., pensando di fare cosa gradita ed utile, ho redatto la seguente bozza di un possibile documento di discussione tra gli iscritti interessati a costituire un Partito Democratico d’ispirazione cattolica, laica, socialista e liberal-democratica e sempre disponibili ad impegnarsi unitariamente nella prossima assemblea che darà vita ai nuovi organismi dirigenti, da impegnare sin da ora predisporre una bozza programmatica per il prossimo confronto elettorale amministrativo. Una competizione che dovrà vedere il PD alla guida di una coalizione di centrosinistra che si riconosce in un programma condiviso, efficiente ed efficace e, soprattutto, ben divulgato.

Questo “cantiere” di centro-sinistra, parallelo a quello del PD, non chiuso in se stesso, ma sempre aperto alla più vasta realtà umana, sociale e d economica di Corato, composto non solo da partiti ma anche da movimenti chiaramente orientati, nella pari dignità di soggetti politici e nella differente identità, a proporre all’elettorato coratino un’organico, unitario, coerente ed essenziale programma amministrativo, rappresentato da un candidato sindaco scelto attraverso lo strumento delle primarie, dovrebbe inevitabilmente e coerentemente collegarsi ad un analoga coalizione di forze disponibili a concordare sin da ora una comune strategia elettorale, programmatica e gestionale.

Condizioni pregiudiziali per la partecipazione a questo progetto-laboratorio nel quale far nascere l’embrione di una nuova città, di cui il partito Democratico dovrà essere componente intelligente, attiva, organizzata e presente, nella sua qualità di soggetto politico nuovo, autonomo, efficiente, sono le seguenti:

  • l’ispirazione democratica e costituzionale;
  • la cultura dell’evoluzione e del progetto;
  • la pratica della solidarietà, della sussidiarietà, della partecipazione, dei diritti di cittadinanza, dell’autonomia locale, del buon governo, della legalità, della trasparenza, della giustizia sociale, della pace, dell’ambiente, della salute, dei valori, della democrazia;
  • la volontà concreta di promuovere lo sviluppo della persona, della famiglia, della scuola, delle istituzioni, dell’economi, della politica, della cultura, dell’informazione, della società, dei più deboli, degli emarginati;
  • la capacità di dialogare, confrontarsi ed unirsi per elaborare un progetto credibile e convincente, nella misura in cui sarà espresso, illustrato e fisicamente rappresentato da persone responsabili, attive e presenti;
  • il bisogno di camminare insieme, con pari dignità, nel rispetto delle rispettive autonomie, per ritrovare da parte delle forze cattoliche, laiche e democratiche, il gusto dello stare insieme per operare concretamente nel senso del cambiamento e dello sviluppo, per partecipare con attenzione ed intelligenza all’organizzazione della città per creare un’abitudine alla civiltà, all’umanità, alla cultura, alla legalità, alla moralità, al bene comune, al senso del dovere, alla solidarietà.

Nel ringraziarVi per l’attenzione, Vi invito a scommettere su questo nuovo POLO DI FORZE PER IL CAMBIAMENTO E LO SVILUPPO NELLA SOLIDARIETA’, affinché diventi reale espressione di una nuova coesione culturale, sociale e politica, oltre che punto di riferimento per tutti i cittadini onesti e di buona volontà. Ma occorre anche rileggere Moro, l’Uomo che credette nella pedagogia democratica dell’agire politico. Rileggerlo oggi, in mezzo ad una politica vogare, spettacolarizzata e truffaldina, che nega con le sue leggi elettorali la scelta democratica da parte della gente, significa fare un’opera difficile che giova alla democrazia.

“Noi non vogliamo essere gli uomini del passato, ma quelli dell’avvenire. Il domani non appartiene ai conservatori e ai tiranni: è degli innovatori attenti, seri, senza retorica. Noi siamo diversi. Noi vogliamo essere diversi dagli stanchi e rari sostenitori di un mondo ormai superato. (Aldo Moro)

Nessun commento: