mercoledì 12 novembre 2008

La carta dei valori delle associazioni e del cittadino

Il giorno 20 gennaio, presso la sede della Caritas, su iniziativa della presidente dei Presidi del Libro, Simonetta Mangione, si sono riuniti i rappresentanti delle associazioni Caritas, Cristiani in dialogo, Movimento Cristiani Sociali, “Centro Studi A.”Moro”, Vitactiva, Legambiente, i quali hanno espresso la necessità che nella città di Corato realizzi una profonda SVOLTA ETICA E CULTURALE, fondata sulla riscoperta di un qualcosa che molti hanno dimenticato: la RELIGIOSITA’ CIVILE.

Con questa nota non solo voglio assicurare l’adesione della mia associazione al progetto formativo di una reale cittadinanza attiva sul quale da sempre siamo impegnati ma anche fornire un contributo di idee sul significato da dare all’espressione “religiosità civile”.

Essa consiste nell’AMORE PER LA PROPRIA TERRA, PER LA PROPRIA STORIA, PER LE COMUNI ISTITUZIONI.

Essa comporta un senso di appartenenza primaria alla comunità, e poi, ad un movimento, a un’associazione, ad un gruppo, SUPERANDO INUTILI PERSONALISMI E VACUI EGOISMI.

Essa richiede una NUOVA CULTURA CHE INDIVIDUI REGOLE E VALORI DI UNA CONVIVENZA DELLE DIFFERENZE.

Tutto ciò passa attraverso:

A) una profonda meditazione sulla CULTURA DELLA DEMOCRAZIA e sui valori altissimi che essa implica, primi fra tutti la LIBERTA’ E L’UGUAGLIANZA; una cultura che appare francamente semplificata e banalizzata, laddove essa necessita invece di una PROFONDA CONSAPEVOLEZZA ETICA E DI UNO SPICCATO SENSO DI RESPONSABILITA’.

B) In particolare, avvertiamo la responsabilità di contribuire a dare attuazione allo STATUTO COMUNALE non ancora completamente operante per la mancanza di alcuni regolamenti e atti amministrativi concreti. Lo Statuto comunale rappresenta, infatti, una “nuova frontiera della democrazia”, grazie ai POTERI DI CONTROLLO E DI INTERVENTO E AGLI ISTITUTI DI DEMOCRAZIA DIRETTA che favorirebbero una partecipazione attiva dei soggetti alla vita cittadina, consentendo loro d’incidere concretamente nelle decisioni delle diverse Amministrazioni comunali.

C) Una CULTURA DELLE REGOLE E DEL RISPETTO DELLE STESSE. Dove non vi sono regole chiare, uguali per tutti e all’altezza della complessità dell’oggi, prevale la legge del più forte, cioè la violenza e la sopraffazione, che sono la negazione di una moderna società civile.

D) Una CULTURA DELLA PARTECIPAZIONE RESPONSABILE: tutti i cittadini, individualmente ed associati, devono contribuire a realizzare quella svolta etica e culturale, mettendo in comune le proprie idee, le proprie potenzialità e la propria opera.

E) Una CULTURA DELL’AMBIENTE: non è più concepibile sottovalutare il problema del rispetto dell’ambiente nel quale viviamo (ARIA, ACQUA, NATURA, MONUMENTI, CENTRI STORICI, VERDE PUBBLICO…) troppe volte vilipeso, sfregiato, violentato. Bisognerebbe ripartire da qui per immaginare un progetto di città diversa, più vivibile per tutti, a misura d’uomo, più bella, che offra spazi liberi soprattutto ai bambini e agli anziani..

F) una CULTURA DEL VOLONTARIATO E DELLA SOLIDARIETA’: non le parole vuote di cui oggi tanti si riempiono la bocca, ma la valorizzazione dell’azione di quei pochi che ogni giorno lavorano concretamente a fianco di chi vive una situazione di disagio. E’indispensabile un radicale capovolgimento di mentalità anche in questo senso: una prossimità del tutto nuova, che passi attraverso una riqualificazione e un ampliamento dei servizi tradizionali, e, soprattutto, evochi un “prendersi cura” tramite il mantenimento vivo in ciascun cittadino della condizione in cui vive “l’altro da sé”.

Siamo consapevoli che il percorso è lungo ed irto di ostacoli. Siamo consapevoli che è difficile sradicare una mentalità e dei comportamenti cui ci si è assuefatti nel corso del tempo. Ma pure bisogna prima o poi cominciare.

E’ NECESSARIO AVVIARE UN GRANDE E SPONTANEO MOVIMENTO CIVILE, CULTURALE, ETICO, D’ISPIRAZIONE PROFONDAMENTE DEMOCRATICA, CHE DIVENTI LUOGO DI PARTECIPAZIONE, DI PROPOSTA, DI DISCUSSIONE, DI APPROFONDIMENTO, DI AZIONE, PER TUTTI QUEI CITTADINI, QUEI GRUPPI, SENZA ALCUNA DISTINZIONE DI CARATTERE POLITICO, CHE ABBIANO A CUORE LE SORTI DI QUESTA CITTA’.


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