mercoledì 15 maggio 2013

NON BASTANO I BUONI PROPOSITI: OCCORRONO TRASPARENZA E PARTECIPAZIONE



     Nel baillame elettorale coratino, che vede contrapposti 7 candidati sindaci, 17 liste  e 390 candidati al Consiglio comunale, l’un contro l’altro armati di manifesti e slogan e volantini, che riempiono le piazze quando ci sono eventi notevoli come quelli promossi dai candidati sindaci Renato Bucci (centrosinistra), Franco Caputo (centrodestra) e Domenico Ungari ( Movimento 5 Stelle, che il giorno 14 maggio, in un’ora insolita si è avvalso anche della presenza di Beppe Grillo), continuiamo ad osservare (anche nel secondo dibattito tenutosi in piazza Sedile tra i sette candidati sindaci) volti già visti ed altri che si affacciano per la prima volta. Lo stesso dicasi per gli altri 4: Piero Cervellera (Scelta Civica di Monti), Lucia Leo (Rifondazione Comunista), Cataldo Mazzilli (Io per Corato), Vincenzo Quinto (Corato Protagonista)
     Tutti i candidati, vecchi e nuovi, cambiano aspetto per il periodo elettorale, sorridono, salutano, stringono la mano a tutti, diffondono ottimismo, assicurano cambiamenti, fatti, certezze e non più sogni, si propongono, schierano in prima fila parenti ed amici e  amici degli amici. Ogni mezzo è buono, e non c’è spesa che tenga, pur di farcela nella volata finale e di salire da vincitore gli scalini del palazzo di città per sedersi sullo scranno del potere comunale e dall’alto guardare la città, i cittadini…nuovi sudditi.
     I cittadini, come non mai, sono al centro dell’attenzione o dell’attrazione “fatale” dei candidati. In questa “fiera mercato” (particolarmente attiva il sabato mattina), ci sono coloro che guardano il tutto con diffidenza, memori che la storia si ripete ogni tornata elettorale e, all’indomani del voto, tutto torna come prima: la casta degli eletti che si chiude nel palazzo, presa dai giochi di potere, da una parte, e il popolo governato che si trascina tra lamenti e imprecazioni, dall’altra.
     Ci sono anche coloro che sono attratti dal potere e si spostano da una parte all’altra, purché si stia a cavallo sul carro giusto e ci si sieda al tavolo. C’è pure la schiera, in crescita, dei cittadini elettori responsabili. Come noi del Centro Studi Politici “A. Moro” questa non intende più il voto come delega quinquennale in bianco senza un rendiconto, ma impegno di corresponsabilità partecipativa nella gestione amministrativa per l’attuazione del programma e del progetto di sviluppo condiviso.
     L’eletto e i cittadini elettori, continuiamo a ripetere, per tutta la durata del mandato amministrativo devono mantenere un rapporto relazionale, che si estrinseca nella trasparenza dell’attività amministrativa e nella partecipazione alle scelte gestionali, così come chiaramente richiesto anche dal Movimento Civico “Uniti per Corato”, presieduto da Michele Loizzo, negli incontri tenuti nei mesi scorsi su “Etica e Politica”, sulla “Smart City” sul “Questionario di partecipazione attiva”.
     Trasparenza per noi significa piena informazione, anche preventiva, dell’attività gestionale, soprattutto quella relativa alle opere pubbliche, alle scelte urbanistiche, ai servizi comunali e al bilancio sociale, perché ogni cittadino sia consapevole di quello che si vuole e di come si vuole fare e dia suggerimenti o proposte alternative, perché si eviti sperpero di denaro pubblico e soluzioni inadeguate o sbagliate.
     Trasparenza per noi è periodica informazione sullo stato di attuazione del programma, sulle difficoltà ed ostacoli incontrati, sulle soluzioni per superarli.
     Trasparenza per noi è pubblicizzare sia gli obiettivi affidati ai dirigenti comunali, sia i risultati annuali conseguiti anche con riferimento all’efficienza dei servizi comunali, propedeutica all’erogazione di ogni e qualsiasi premialità, che i cittadini devono conoscere. Dopo l’abolizione dei controlli tradizionali sull’attività amministrativa gestionale, l’unico modo per frenare sprechi, abusi, inadeguata o cattiva gestione pubblica, è la partecipazione e la corresponsabilità dei cittadini con le modalità della trasparenza, della pubblicità dell’attività amministrativa.
     La città non si lascia incantare più da promesse o da elenchi di opere pubbliche, ma vuole certezze, vuole conoscenze in anteprima l’opera da fare e se ci sono i finanziamenti, la validità del progetto e la sua attuazione in tempi certi e senza varianti, sinonimi, in genere, di superficialità progettuale, di sperpero di denaro e di durata infinita dei lavori con grande danno alla città.
     In tempi in cui a tutti si chiedono sacrifici e le risorse comunali sono limitate, i cittadini vogliono un maggiore controllo della spesa pubblica, sevizi comunali efficienti e a costi minori, così come sperano per il nuovo servizio di raccolta dei rifiuti urbani con un significativo incremento della differenziata.
     E’ aspirazione di tutti vivere in una città piacevole, dove si sviluppi un forte senso di appartenenza ad una comunità, dove l’ambiente urbano sia bello e gradevole, dove l’aria, l’acqua e il suolo non siano avvelenati, dove si possa godere di spazi pubblici accoglienti e di servizi efficienti: una città dove, senza rinunciare ai vantaggi della modernità, risulti preminente l’impiego di nuove fonti energetiche alternative e rinnovabili per conservare e migliorare il luogo dove viviamo in modo tale da poterlo trasmettere più bello, più pulito, più sereno alle future generazioni.

Nessun commento: