giovedì 25 aprile 2013

CENTROSINISTRA: “SE SON ROSE FIORIRANNO”



     Ci giunge notizia che quasi contemporaneamente le due coalizioni di centrodestra e di centrosinistra, dopo tante ipotesi di candidature, hanno trovato l’intesa finale su chi dovrà competere per la carica di sindaco. Il PDL ha scelto Franco Caputo e il PD, dopo la responsabile rinuncia di Tommaso Loiodice, ha deciso di sostenere Renato Bucci.
     E’ giunto finalmente il tempo per realizzare un nuovo “Patto politico” tra i partiti e i movimenti di ispirazione cattolica, socialriformista, liberaldemocratica e ambientalista, da cui scaturisca un tavolo permanente di confronto programmatico, che vada al di là della contingenza elettorale, per rendere sempre più adeguata la risposta politica alla domanda sociale, soprattutto dei giovani, delle donne e delle fasce più deboli della nostra società.
     Come Centro Studi Politici “A. Moro” esprimiamo l’auspicio che  la coalizione dei partiti di opposizione alla precedente Amministrazione comunale diventi un’alleanza strategica e non un semplice cartello elettorale.
     La partita per il governo amministrativo si gioca sulla capacità di proporre un progetto forte e realizzabile. La sfida dell’alleanza si misura soprattutto nella capacità di proporre una compagine politica alternativa, unita, innovativa, credibile, capace di dialogare al suo interno e con tutti i settori della nostra società..
     Questo è indispensabile se si vuole realmente battere ogni forma di egoismo e di prevaricazione, di qualunquismo, di rassegnazione e di disaffezione, così, purtroppo, fortemente radicati e diffusi tra ampie fasce dell’elettorato.
     Bisogna, pertanto, far passare una serie di messaggi molto chiari: ridefinire il ruolo dei partiti, volere rendere trasparente ed efficace la gestione del Comune, adoperarsi per una democrazia più partecipata con la revisione e l’aggiornamento degli “Istituti di partecipazione” previsti dallo Statuto comunale; continuare nella mobilitazione per garantire il diritto di tutti all’ambiente, alla salute, all’istruzione, alla giustizia, al lavoro, ai servizi sociali in favore dei più giovani, degli anziani, degli immigrati e dei più deboli.
     Queste comuni volontà e speranze presuppongono, tuttavia, oltre che chiarezza di rapporti ed onestà d’intenti, anche una nuova metodologia a cui improntare l’azione dell’Alleanza.
     In questa prospettiva, la Coalizione non può non dotarsi di un insieme di “Regole” che ne disegnino l’organizzazione e il funzionamento e mettano ogni componente in posizione di dialogo costruttivo, nel rispetto delle reciproche posizioni politiche, superando ogni deleteria concezione particolaristica e personalistica del modo di fare politica.                                                                                 
     La capacità di riconoscere ed interconnettere la molteplicità delle reti sociali, di mediare tra generale e particolare, di umanizzare e metabolizzare verso il basso la rappresentanza politica, costituisce la filosofia di un nuovo statuto di cittadinanza politica.
     Occorre, perciò, per elaborare programmi e progetti condivisi, attivare al più presto tavoli di elaborazione e concertazione con le diverse realtà associative.
     In una situazione - come quella attuale - di bassa fedeltà partitica e forte instabilità politica diventa sempre più rilevante il decentramento dei processi di selezione della classe dirigente e amministrativa e la valorizzazione della "biografia" del personale politico che si candida nella competizione elettorale. Ridurre il coinvolgimento dell'elettorato alle sole alchimie del marketing politico non è più sufficiente.        
     Questo rinnovamento diventa assai difficile se, come avviene da dieci anni a questa parte, si continua a dare priorità al leader anziché al collettivo, alla comunicazione come marketing anziché alla formazione della persona, al falso pragmatismo anziché al confronto culturale.


Credo che sia necessario sbarazzarsi dell’idea radicata di un cittadino-consumatore che sceglie “candidati-fustini” nei supermercati delle elezioni per mettere al centro l’idea di un cittadino attivo che opera e milita
quotidianamente nella sua comunità.
     Una democrazia forte è quella in cui i cittadini partecipano organizzandosi in gruppi con solide radici culturali e visioni del mondo, programmi discussi permanentemente, sedi organizzative insediate nei territori, attivismo riconoscibile e non ridotto al periodo strettamente elettorale, capacità di dialogo con gli organismi associativi espressione della società ma senza rinunciare al dovere-diritto di una proposta generale di sintesi di bisogni, interessi, aspettative e speranze.
     Solo così potrà formarsi un cittadino pienamente consapevole della scelta anche nel momento elettorale. A tal fine è importante l’opera intrapresa dalla neonata associazione “Uniti per Corato” di sensibilizzazione sul fenomeno del voto di scambio, sul rapporto tra politica ed etica, sulla città trasparente (Smart city) e sulle proposte programmatiche,  che mi auguro vengano valutati da tutti i competitori in campo e che continui anche dopo questo passaggio elettorale.
     Un buon esempio in questo senso è stato offerto anche dal “Cantiere” di Renato Bucci realizzato con l’ascolto settimanale dei cittadini e con l’impegno di chi ha voluto prestare volontariamente e gratuitamente un po’ del suo sapere e delle sue convinzioni.
    In questo programma ci auguriamo che possano essere incluse, relativamente  alle “politiche di partecipazione”  anche la trasmissione delle sedute del Consiglio comunale.
    Riteniamo ampiamente accoglibile la richiesta da noi formulata alla precedente amministrazione di adozione della “Carta di Pisa-Codice Etico per gli amministratori locali” , nonché l’adesione del
Comune ad “Avviso Pubblico-Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie”, nella speranza che contribuisca ad accelerare l’ impegno della ristrutturazione e assegnazione dei beni confiscati alla criminalità con riconversione e riuso degli stessi a fini sociali.
     Così come, rispetto all’inserimento nello Statuto comunale della "Definizione dei servizi pubblici comunali privi di rilevanza economica”, con specifico riferimento al servizio idrico (Acqua Bene Comune)..
     Per quanto riguarda la scelta della squadra di governo, ci auguriamo la diffusione del curriculum vitae dei candidati prima del risultato elettorale, con l’impegno a tagliare gli stipendi di assessori e sindaco.
     Nella speranza che vi siano occasioni pubbliche di confronto dal vivo, vi invio un fraterno saluto.

                                                                                                            Il presidente
                                                                                                             Vito De Leo

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