Ci giunge notizia che quasi
contemporaneamente le due coalizioni di centrodestra e di centrosinistra, dopo
tante ipotesi di candidature, hanno trovato l’intesa finale su chi dovrà
competere per la carica di sindaco. Il PDL ha scelto Franco Caputo e il PD,
dopo la responsabile rinuncia di Tommaso Loiodice, ha deciso di sostenere
Renato Bucci.
E’ giunto finalmente il tempo
per realizzare un nuovo “Patto politico” tra i partiti e i movimenti
di ispirazione cattolica, socialriformista, liberaldemocratica e ambientalista,
da cui scaturisca un tavolo permanente di confronto programmatico, che vada al
di là della contingenza elettorale, per rendere sempre più adeguata la risposta
politica alla domanda sociale, soprattutto dei giovani, delle donne e delle
fasce più deboli della nostra società.
Come Centro Studi Politici “A. Moro”
esprimiamo l’auspicio che la coalizione
dei partiti di opposizione alla precedente Amministrazione comunale diventi un’alleanza strategica e non un semplice
cartello elettorale.
La
partita per il governo amministrativo si gioca sulla capacità di proporre un
progetto forte e realizzabile. La sfida dell’alleanza si misura soprattutto nella
capacità di proporre una compagine
politica alternativa, unita, innovativa, credibile, capace di dialogare al suo
interno e con tutti i settori della nostra società..
Questo è indispensabile se si vuole
realmente battere ogni forma di egoismo e di prevaricazione, di qualunquismo,
di rassegnazione e di disaffezione, così, purtroppo, fortemente radicati e
diffusi tra ampie fasce dell’elettorato.
Bisogna,
pertanto, far passare una serie di messaggi molto chiari: ridefinire il ruolo dei partiti, volere rendere
trasparente ed efficace la gestione del Comune, adoperarsi per una democrazia
più partecipata con la revisione e l’aggiornamento degli “Istituti di
partecipazione” previsti dallo Statuto comunale; continuare nella mobilitazione
per garantire il diritto di tutti all’ambiente, alla salute, all’istruzione,
alla giustizia, al lavoro, ai servizi sociali in favore dei più giovani, degli
anziani, degli immigrati e dei più deboli.
Queste
comuni volontà e speranze presuppongono, tuttavia, oltre che chiarezza di rapporti
ed onestà d’intenti, anche una nuova metodologia a cui improntare l’azione
dell’Alleanza.
In
questa prospettiva, la Coalizione non può non dotarsi di un insieme di “Regole” che ne disegnino
l’organizzazione e il funzionamento e mettano ogni componente in posizione di
dialogo costruttivo, nel rispetto delle reciproche posizioni politiche,
superando ogni deleteria concezione particolaristica e personalistica del modo
di fare politica.
La capacità
di riconoscere ed interconnettere la molteplicità delle reti sociali, di
mediare tra generale e particolare, di umanizzare e metabolizzare verso il
basso la rappresentanza politica, costituisce la filosofia di un nuovo statuto
di cittadinanza politica.
Occorre,
perciò, per elaborare programmi e progetti condivisi, attivare al più presto
tavoli di elaborazione e concertazione con le diverse realtà associative.
In una
situazione - come quella attuale - di bassa fedeltà partitica e forte
instabilità politica diventa sempre più rilevante il decentramento dei processi
di selezione della classe dirigente e amministrativa e la valorizzazione della
"biografia" del personale politico che si candida nella competizione
elettorale. Ridurre il coinvolgimento dell'elettorato alle sole alchimie del
marketing politico non è più sufficiente.
Questo rinnovamento diventa assai difficile se, come avviene da dieci
anni a questa parte, si continua a dare priorità al leader anziché al
collettivo, alla comunicazione come marketing anziché alla formazione della
persona, al falso pragmatismo anziché al confronto culturale.
Credo che sia necessario sbarazzarsi dell’idea
radicata di un cittadino-consumatore che sceglie “candidati-fustini” nei
supermercati delle elezioni per mettere al centro l’idea di un cittadino
attivo che opera e milita
quotidianamente nella sua comunità.
Una democrazia forte è quella in cui i cittadini partecipano organizzandosi in gruppi con solide radici culturali e visioni del mondo, programmi discussi permanentemente, sedi organizzative insediate nei territori, attivismo riconoscibile e non ridotto al periodo strettamente elettorale, capacità di dialogo con gli organismi associativi espressione della società ma senza rinunciare al dovere-diritto di una proposta generale di sintesi di bisogni, interessi, aspettative e speranze. Solo così potrà formarsi un cittadino pienamente consapevole della scelta anche nel momento elettorale. A tal fine è importante l’opera intrapresa dalla neonata associazione “Uniti per Corato” di sensibilizzazione sul fenomeno del voto di scambio, sul rapporto tra politica ed etica, sulla città trasparente (Smart city) e sulle proposte programmatiche, che mi auguro vengano valutati da tutti i competitori in campo e che continui anche dopo questo passaggio elettorale. Un buon esempio in questo senso è stato offerto anche dal “Cantiere” di Renato Bucci realizzato con l’ascolto settimanale dei cittadini e con l’impegno di chi ha voluto prestare volontariamente e gratuitamente un po’ del suo sapere e delle sue convinzioni. In questo programma ci auguriamo che possano essere incluse, relativamente alle “politiche di partecipazione” anche la trasmissione delle sedute del Consiglio comunale. Riteniamo ampiamente accoglibile la richiesta da noi formulata alla precedente amministrazione di adozione della “Carta di Pisa-Codice Etico per gli amministratori locali” , nonché l’adesione del Comune ad “Avviso Pubblico-Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie”, nella speranza che contribuisca ad accelerare l’ impegno della ristrutturazione e assegnazione dei beni confiscati alla criminalità con riconversione e riuso degli stessi a fini sociali. Così come, rispetto all’inserimento nello Statuto comunale della "Definizione dei servizi pubblici comunali privi di rilevanza economica”, con specifico riferimento al servizio idrico (Acqua Bene Comune).. Per quanto riguarda la scelta della squadra di governo, ci auguriamo la diffusione del curriculum vitae dei candidati prima del risultato elettorale, con l’impegno a tagliare gli stipendi di assessori e sindaco. Nella speranza che vi siano occasioni pubbliche di confronto dal vivo, vi invio un fraterno saluto.
Il
presidente
Vito De
Leo
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