mercoledì 11 aprile 2012

12 – 24 APRILE: XIV° SETTIMANA DELLA CULTURA 2012

Non abbiamo ancora avuto, per quanto riguarda la nostra città, notizie relative all’invito rivolto nei giorni scorsi dal nuovo Presidente ed Amministratore unico dell’Agenzia Puglia Imperiale Turismo Michele Marcovecchio agli undici Comuni facenti parte dell’area (Andria, Barletta, Bisceglie, Canosa, Corato, Margherita di Savoia, Minervino, S. Ferdinando, Spinazzola, Trinitapoli e Trani). L’obiettivo che il Comune di Corato, gli enti, le associazioni del settore e gli operatori del settore dovrebbero realizzare in questa XIV Settimana, che va dal 14 al 22 aprile prossimo, è quello di incrementare e destagionalizzare i flussi turistici verso il territorio, attraverso la promozione e la valorizzazione del patrimonio culturale.

Che cos’è la Settimana della Cultura? Si tratta di una vera e propria festa della Cultura promossa dal Ministero per i Beni e le Attività culturali, nella quale per un’intera settimana è possibile visitare gratuitamente aree archeologiche, monumenti, palazzi, musei e chiese. Sono previste aperture straordinarie in orari e giorni insoliti, ed inaugurazioni di siti, di percorsi, visite guidate a tema, esposizioni e mostre, conferenze e convegni, percorsi e laboratori didattici per i più giovani, spettacoli di musica, danza, teatro e proiezioni di film, di documentari ed altro ancora.

La cultura - continuiamo a ripetere insieme al Forum degli Autori - non è solo godimento, ma anche un bene da tutelare, foriero di una serie di obblighi che è necessario osservare. Innanzitutto da parte delle istituzioni. Si tratta di una vera e propria sfida in un periodo in cui i finanziamenti statali sono davvero esigui. In attesa di prendere conoscenza di un programma dettagliato ci poniamo alcune domande.

Nel nuovo o nel rinnovo che si prepara con le prossime elezioni amministrative quale posto occupa la cultura? Potremo vedere sorgere una stagione fertile di idee, progetti, che riducano il divario della nostra città che la vede tra gli ultimi posti nella graduatoria provinciale per consumo di pubblica lettura, e per fruizione museale, teatrale e musicale?

Qui da noi il dibattito sui beni culturali, la loro conoscenza e la fruizione che ne potrebbero derivare in termini di servizi ai cittadini, di investimenti occupazionali tecnici ed intellettuali, di incremento turistico è alquanto limitato e ridotto nei limiti di qualche presentazione a qualche evento culturale, come è stato fatto recentemente con la presentazione dei “Quaderni” curati dai responsabili del Museo della Civiltà Contadina, che cerca di rispondere alle seguenti domande: La cultura è momento di crescita personale oppure occasione d’intrattenimento? E’ veicolo di promozione turistica di un certo livello o politica opportunistica rivolta alla massa (di elettori)?

In città- è noto - c’è molto materiale da vendere. Tra professionisti ed amatori, artisti veri e dilettanti più o meno allo sbaraglio, tra chi umilmente sta cercando la propria strada artistica e chi si crede già arrivato, tra chi cultura vuole farla e chi invece ne parla soltanto. I gusti di tutti possono essere più che soddisfatti. Corato è una città che sta per vivere una gran fortuna: riavrà – si dice presto – il proprio teatro. Sarà una grande sfida per questa città. E anche un grande rischio: quello di cadere nel localismo, di solito legato a basse logiche di spartizione.

In questo giorni le cronache giornalistiche e televisive ci presentano alcune città vicine pienamente impegnate a celebrare la XIV Settimana della Cultura con festival e rassegne tematiche, con cortei e ricostruzioni di carattere storico, con la valorizzazione dei centri storici attraverso spettacoli e intrattenimenti, con piccoli quanto colti interventi letterari, con grandi quanto particolari eventi teatrali e musicali. Un modo intelligente ed interessante questo per attrarre consensi muovendo flussi di coscienze e anche di denaro per l’economia della città. I concertoni come quelli dell’ultimo dell’anno, tanto dispendiosi quanto discussi, attirano gente da dentro e fuori paese, ma per una sola sera. Per il resto lasciano poco. A parte mozziconi di sigarette e lattine di birra che il giorno dopo restano sul marciapiede.

Su questi temi ci piacerebbe discutere nell’ambito della Consulta della Cultura rimasta completamente assente e che ci auguriamo più attiva nel prossimo futuro, soprattutto in vista dell’”Estate coratina”, tanto attesa non solo dai diversi operatori culturali, ma anche dagli operatori turistici e commerciali che stanno vivendo momenti di grande difficoltà economica ed occupazionale a causa della crisi generale che non sta risparmiando nessuno.

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