giovedì 30 dicembre 2010

LETTERA APERTA A CHI COSTRUISCE, A CHI LOTTA, A CHI RESISTE Un messaggio di speranza e di incoraggiamento a tutti coloro che hanno deciso d’impegnarsi

Siamo grati al presidente della Regione Puglia Nichi Vendola che, accompagnato dagli assessori Alba Sasso e Silvia Godelli, nei giorni scorsi ha sottoscritto con il Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia, Lucrezia Stellacci, e il coordinatore nazionale della Tavola della Pace, Flavio Lotti, (l’organismo che da molti anni organizza la marcia per la Pace Perugia-Assisi) il protocollo d’Intesa denominato “La mia scuola per la pace”.

Il programma prevede la realizzazione di incontri, seminari, corsi di formazione, forum e laboratori che guideranno i giovani alla riscoperta del significato autentico dei valori della pace, della giustizia, della libertà e della responsabilità che rappresentano l’ossatura della Costituzione italiana e della Dichiarazione universale dei Diritti umani. L’intento è quello di coinvolgere il maggior numero di scuole di ogni ordine e grado, favorendo l’incontro, il confronto e lo scambio di esperienze di studenti e insegnanti delle diverse scuole e città.

E’ questo sicuramente un modo concreto ed utile di celebrare il 44° anniversario della “Giornata mondiale della Pace 2011” che ricorre il prossimo 1° gennaio.

Se ognuno di noi, infatti, imparasse ad ascoltare i suoi simili, senza distinzione di razza, religione, pensiero polittico, lingua, situazione economica e, soprattutto, se si trasmettessero alla generazione futura i valori fondamentali come amore, fratellanza, rispetto, solidarietà, tolleranza, dialogo, ascolto, ci sarebbe sicuramente un mondo migliore: ricco di gente non solo pacifica, ma attivamente pacifista.

Si impara da piccoli a diventare grandi, a saper amare e a saper perdonare. Si impara l’educazione nel parlare e a saper ascoltare. “L’educazione delle giovani generazioni - ha detto Nichi Vendola – non può che essere educazione alla pace e alla convivialità delle differenze”. Siamo pienamente d’accordo!

La guerra e l’odio non contribuiranno mai alla pace: bisogna essere più semplici, ricchi dentro e non fuori.

La pace si costruisce col libero pensiero. E’ la costruzione di un muro, fatto di tanti piccoli mattoni, che non divide, ma condivide il bene con gli altri: ovunque si va, dovunque si sta. Un bene scambiato col bene. E’ una fede, la pace, che se non si trova in sé stessi non si può donare agli altri. Chi si prende cura degli altri fa bene anche a se stesso. Per questo l’impegno in attività pro-sociali promuove lo sviluppo dell’identità personale e sociale, soprattutto nei suoi aspetti morali, incrementa l’autostima, facilita la comprensione di sé e degli altri.

Occorre, allora, cambiare le nostre abitudini di vita per lasciare alle generazioni future la possibilità di vivere. Occorre anche recuperare la solidarietà umana, uscire dall’anonimato e dall’isolamento, perché chi vive momenti di difficoltà non si senta isolato. Bisogna ricostruire quella rete sociale fatta di volontariato, di mutuo soccorso, cooperazione perché solo insieme è possibile dare una risposta all’emergenza che ci troviamo a vivere.

La partecipazione responsabile alle scelte della comunità sono la nuova frontiera della democrazia. Ad essa si richiama molto dell’agire della Regione Puglia che ha destinato importanti risorse del suo bilancio deliberato in questi ultimi giorni di dicembre, al finanziamento di progetti approvati con la partecipazione dei cittadini.

Ecco allora un altro modo per creare le condizioni per uscire dalla crisi. Destinare le scarse risorse disponibili in progetti condivisi, che vedano il coinvolgimento di quante più persone è possibile.

Per questo come Centro Studi Politici “A. Moro” non ci stancheremo mai di dire che tutti dobbiamo partecipare alla vita politica, culturale ed economica. Come pure che è necessario superare il divario tra nord e sud del mondo, le barriere che si frappongono tra le generazioni, creando un agire comune che è il solo modo per fare gli interessi di tutti, nessuno escluso.

Auguriamo a tutti un BUON 2011.

Lì, 28/12/2010

Il presidente

Prof. Vito De Leo

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