mercoledì 8 dicembre 2010

Viaggio nella Storia, nell’Arte e nel paesaggio murgiano

Parco Nazionale dell’Alta Murgia: firmato il protocollo d’intesa per la costituzione del Partenariato territoriale del Sistema Ambientale e Culturale di “SAC MURGIANO”

Non tutti sono informati dell’importante iniziativa regionale tesa a finanziare la “Proposta” di costituzione del partenariato territoriale del sistema ambientale e culturale di “SAC MURGIANO, che vedrà coinvolti i Comuni di Altamura, Andria, Cassano Murge, Corato, Gravina di Puglia, Grumo Appula, Poggiorsini, Ruvo di Puglia, Santeramo in Colle e Toritto, nonché la Provincia di Bari.

Facendo seguito all’incontro promosso dall’Assessore all’Ambiente Ignazio Salerno il 1 dicembre scorso abbiamo partecipato, come Centro Studi Politici “A .Moro”, insieme ai rappresentanti di altre associazioni coratine, a Gravina, presso la sede dell’Ente Parco, alla definizione del Sistema Ambientale Culturale (S.A.C.) “Alta Murgia”, sottoscritto dai sindaci dei Comuni aderenti e dagli organismi rappresentativi di interessi diffusi, dai soggetti privati senza scopo di lucro, enti ecclesiastici, al fine di stimolare la creazione di sviluppo e occupazione.

L’idea forza, le risorse ambientali e culturali da valorizzare e mettere in rete, gli obiettivi, gli interventi e le modalità organizzative dell’azione di sviluppo e gestione integrata del Sistema costituiscono la struttura essenziale del progetto trasmesso alla Regione il 10 dicembre 2010.

La Struttura del Piano integrato delle attività di valorizzazione e gestione “SAC MURGIA”, che anche noi di Corato abbiamo contribuito a redigere, si articola nelle seguenti Misure: “Idea forza”: promuovere la cultura e il paesaggio del territorio murgiano; “Strategia”: Marcheting Strategico Territoriale - Azioni di rete interna e di reti esterne per la valorizzazione integrata; e nelle seguenti Azioni: “Azione 1”: Consolidamento interno del SAC ai fini della promozione turistica; “Azione 2”: Azioni per la promozione regionale, nazionale e internazionale; “Azione 3” : Ricerca, innovazione, creatività; “Azione 4”: Formazione, occupazione e imprenditorialità: “Azione 5”: Miglioramento del contesto territoriale e della qualità della vita.

Con la sottoscrizione del Protocollo d’intesa i soggetti firmatari si sono impegnati a cooperare, ciascuno per la propria competenza, per definire e attuare un’azione stabile e duratura di valorizzazione e gestione integrata del patrimonio ambientale e culturale del proprio territorio a fini di sviluppo, nel quadro della valorizzazione e del funzionamento dei Sistemi Ambientali e Culturali.

La Carta dei Beni presenti nella nostra città illustrata dall’assessore Ignazio Salerno al tavolo del Partenariato interistituzionale del SAC è costituita dai seguenti monumenti: Museo della Civiltà contadina, Dolmen Chianca dei Paladini, Chiesa Madre di Santa Maria Maggiore (fine XI sec.), Chiesa di San Vito (fine XI sec.), Chiesa di San Domenico (fine XI sec.), Chiesa di Maria Santissima Incoronata (XV°-XVI° sec.), Torre Gisotti (fine XIII° - inizio XIV° sec.), Palazzo De Mettis (1579), Palazzo Catalano (1558), Palazzo Gentile (1559), Palazzo di Città (XV° sec.), Teatro Comunale (XIX° sec.).

Il nostro auspicio è che questo Programma Operativo abbia un adeguato impatto territoriale nella direzione della valorizzazione culturale, ambientale e turistica, favorendo così la generazione di economie distrettuali, adeguatamente organizzate e gestite in ragione della capacità di promuovere percorsi di valorizzazione, sviluppo e cooperazione interistituzionale, sulla base di una idea-forza capace di attivare percorsi avanzati di attrattività, anche attraverso la crescita e la qualificazione dei flussi turistici.

Questo comporta un approccio cooperativo su scala territoriale che implica la messa in rete di attori, risorse e competenze di varia natura e tipologia, finalizzata all’attuazione di programmi di interventi orientati alla valorizzazione integrata del patrimonio, alla costruzione dei collegamenti qualificati con il contesto territoriale, alla mobilitazione del sistema produttivo ed alla promozione di forma evolute di gestione a livello territoriale delle risorse ambientali e culturali.
Chi vivrà, vedrà.

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