mercoledì 10 ottobre 2012

: Proposte per la promozione di una vera e propria “Cultura della Città”.



Improvvisazione addio. Sono queste le due parole – chiave che devono essere poste alla base della programmazione culturale della prossima amministrazione comunale.
     Come Centro Studi Politici “A. Moro” continuiamo a sollecitare  azioni di sistema, coerenti con la storia e il patrimonio culturale e monumentale della città e che siano innanzitutto rispondenti alla vocazione del territorio.
     Purtroppo, però, nonostante la buona volontà e l’impegno dei responsabili amministrativi e degli attori coinvolti nella programmazione e gestione dei diversi gli eventi stagionali, anche quest’anno la consultazione dei soggetti pubblici e privati è stata realizzata solo all’ultimo momento.
     Come è possibile – continuiamo a chiederci – realizzare una collaborazione strategica ai diversi livelli d’intervento, al fine dell’attuazione di modelli innovativi di gestione che favoriscano lo sviluppo turistico, sociale ed economico dell’intero territorio? Com’è possibile creare conseguentemente le opportune sinergie tra i vari soggetti preposti alle attività culturali e produttive (il cosiddetto terziario), della realtà coratina? La risposta a queste domande fondamentali sta nella capacità di istituire un sistema relazionale e partecipativo basato sulle alleanze, sulla promozione di una vera e propria “Cultura della Città”. Non solo. Ma anche sulla valorizzazione del nostro ricco patrimonio storico-artistico, sempre lavorando nella prospettiva di una progettualità organica, per giungere ad un sistema realmente integrato in un contesto territoriale più ampio, come già previsto con le partecipazioni all’Agenzia Puglia Imperiale, Turismo, Area Vasta, Piani Integrati Plurifondo, Pit, Pis, ecc.
     Dei passi avanti in questa direzione sono stati fatti sicuramente con l’apertura del Museo della Città e del Territorio che, grazie ai giovani e bravi collaboratori della Pro Loco e dell’Archeoclub, sta diventando sempre più un luogo di aggregazione e di scambi culturali, favorendo così la ripresa della fiducia nelle istituzioni e promuovendo anche le varie forme di espressione giovanile. Il nostro Polo museale, siamo tutti convinti, accanto a quello bibliotecario e al nascituro teatro comunale devono affermarsi progressivamente come contenitori attivi, propulsori di creatività, ricerca e innovazione, capaci di fungere da traino e motore per lo sviluppo non solo culturale ma anche di rilevanti settori produttivi del nostro territorio, nonché catalizzatore di risorse da investire per la valorizzazione e la promozione della nostra cultura e storia. Si darà così maggiore senso all’Ufficio di Informazione Turistica affidato alle capaci mani della Pro Loco Quadratum presieduta dall’instancabile Aldo Strippoli.
     Ma tutto questo non basta. Vanno incentivate le attività di ricerca collegate al patrimonio librario, documentario ed archivistico, che in 15 anni potrà fruire degli oltre trecentomila euro lasciati in eredità dal compianto e generoso ex bibliotecario Vincenzo De Palo. In tale quadro occorre costituire un sistema bibliotecario integrato che colleghi anche le principali biblioteche locali, progressivamente, con le realtà degli altri Comuni del Comprensorio e con le biblioteche universitarie. E’ quanto ci aspettiamo dall’Amministrazione comunale, dalla Consulta della Cultura e dalle sue Commissioni speciali, dalle istituzioni scolastiche e dalle associazioni culturali, che dovranno continuare ad essere il luogo della riflessione, della proposta e punto di riferimento costante non solo per l’organizzazione degli eventi programmati ma anche per i tanti talenti di cui la nostra città è tanto ricca.
     L’attuale crisi economica rende urgente una forte alleanza tra le istituzioni e gli operatori del settore per la definizione di una strategia e di un piano di iniziative unitario, sul quale far confluire le diverse proposte.
     Sembra urgente, dunque, uscire dalla crisi razionalizzando la gestione, favorendo sinergie tra i diversi attori, eliminando sprechi e, soprattutto, ottimizzando i fondi drasticamente ridotti.
     La cultura e il turismo devono costituire un importante volano per far fronte alle conseguenze del difficile ciclo economico.
     La sfida, come abbiamo avuto modo di segnalare in una precedente nota,  è quella di mettere a sistema le risorse e saper valorizzare le intelligenze locali, con lo scopo di “capitalizzare” al massimo i benefici dell’investimento culturale in termini di occupazione e di generazione di nuovi flussi economici, oltre che di immagineturistica.
     Investimenti sulle già esistenti risorse umane locali, tenendo presente e coinvolgendo le realtà culturali già esistenti (Associazioni, gruppi, scuole ecc.), e creare quindi forti e produttive collaborazioni tra l’ente pubblico e l’ente privato. Forte investimento sui giovani, dando voce alla popolazione giovanile, mettendola in gioco e rendendola la vera protagonista della scena artistica, offrendo innovazione ed educazione di alto livello. Incentivi per i numerosi giovani talenti. Riconoscendo e valorizzando i giovani talenti in campo artistico e non, in modo da ricostruire un orgoglio di appartenenza alla comunità così da incentivare gli stessi giovani ad investire sulla terra che li ha accompagnati durante la crescita. Istituzione di una “Accademia Artistica” comunale. Il più alto obiettivo che si potrebbe raggiungere sarebbe quello dell’istituzione di una “Accademia delle Arti”, una istituzione che riunisca in sé scuole di musica, di danza e di arti figurative, gestita dall’ente comunale, così da semplificare l’accesso per l’utenza e creare una istituzione che, al sud Italia, ancora non si vede. Promozione di stagioni concertistiche, mostre, presentazioni culturali di ogni genere, organizzandone la programmazione attraverso linee guida specifiche per non disperdere risorse.
     Per dare un senso a queste iniziative occorre organizzarle con professionisti del settore e inserirle in vere “stagioni artistiche”, cioè in periodi dell’anno dedicati a determinati temi, coinvolgendo gli enti e le personalità già presenti nella comunità. Valorizzazione della cultura popolare coratina e della tradizione antica, per sottolineare che la Cultura è anche quella che si respira nel cuore più profondo del paese, fatta di gastronomia, di suoni, di abiti, di tradizioni, che devono essere in tutti i modi valorizzate, divulgate, ed innovate. La cultura popolare merita quindi il più alto degli interessi.
     Una volta ultimati i lavori di ristrutturazione del Teatro comunale, sarà il più suggestivo luogo da dedicare agli eventi culturali. Convegni, presentazioni, mostre, concerti, seminari, recite, spettacoli… Una immensa risorsa, da utilizzare con intelligenza e criterio. Un grandissimo strumento che potrebbe spostare la vita cittadina nel centro storico del paese.
     Quando si comincerà a discutere di tutto questo non è ancora dato sapere. Ai posteri l’ardua sentenza!

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