giovedì 3 settembre 2009

Nuovo regolamento della Consulta delle Associazioni: atto burocratico o rinascita?

Non tutti sono a conoscenza del fatto che il presidente della 3° Commissione consiliare Leonardo De Vanna, sin dal 19 giugno scorso ha depositato per l’approvazione da parte del Consiglio comunale il nuovo Regolamento per la costituzione e il funzionamento della Consulta delle Associazioni ai sensi dello Statuto comunale. E nessuno sa che ai lavori della predetta Commissione nessuno degli organi elettivi della Consulta esistenti è mai stato invitato. A tale omissione si è cercato di riparare invitando il sottoscritto, nella sua qualità di presidente uscente e dimissionario, a organizzare un incontro con le associazioni cittadine nel quale poter esprimere suggerimenti anche a rettifica e/o integrazione al testo di cui alla bozza predisposta dalla 3° Commissione consiliare. Meglio tardi che mai!

Tale riunione, alla quale sono state invitate tutte le Associazioni locali, l’Assessore alla Partecipazione Santa Mastropasqua e il consigliere Leonardo De Vanna, si terrà il giorno martedì 8 settembre, alle ore 18,30, presso la sala consiliare del Comune.

In quella sede rinnoverò per l’ennesima volta ancora la proposta di realizzare un processo di cittadinanza attiva, ossia un ciclo di incontri pubblici con la civica amministrazione e le organizzazioni sociali, politiche e sindacali. Al di là dell’opportunità di aggiornare il Regolamento della Consulta, resta prioritario l’obiettivo di delineare un piano di lavoro comune, finalizzato a rendere più proficua ed efficace la collaborazione interistituzionale e più sistematica la partecipazione dei cittadini alle scelte politico – amministrative.

Da questo punto di vista resta non più rinviabile la necessità di fare congiuntamente il punto sulla situazione amministrativa e prendere nota delle proposte della società civile in ordine al bilancio di previsione, alle politiche di sviluppo socio – economico e culturale di Terlizzi e agli altri istituti di partecipazione previsti dallo Statuto comunale, che attendono di essere ancora regolamentati. Questo anche per dimostrare la precisa e non più rinviabile volontà politico-amministrativa di tenere nella debita considerazione le istanze e le proposte delle diverse articolazioni della società civile, non avendo dato nel passato reali segnali di apertura e di coinvolgimento, disattendendo, di fatto, sia le Legge n. 383 del 7/12/2000, che l’art.45 dello Statuto comunale.

I tempi sono maturi, per un riconoscimento sostanziale e l’apertura di uno spazio democratico al volontariato civile, che non può essere solo testimonianza sociale negli interventi e nei servizi a favore della comunità, ma, contestualmente, ambisce ad essere “soggetto politico”, espressione di una società civile impegnata nella rimozione delle cause del disagio, nell’affermazione, tutela, difesa e promozione dei diritti di cittadinanza.

In questa direzione vanno le proposte che hanno accompagnato la mia lettera di dimissioni dell’aprile 2008 e che intendo riproporre alla attenzione degli amministratori, dei rappresentanti delle associazioni e…dei lettori. Proposte più volte ripetute attraverso una serie innumerevole di documenti, lettere, articoli, interventi pubblici e richiamate nell’incontro delle associazioni tenuto il 2 dicembre 2008 con l’assessore alla partecipazione Santina Mastropasqua.

Mi auguro che trovino finalmente ascolto o che s’indichino i motivi per cui non possono essere realizzate. Una mediazione è sempre possibile. Noi volontari, infatti, non siamo portatori di “interessi” personali, non dobbiamo difendere la nostra categoria, non chiediamo soldi per le nostre associazioni: chiediamo, invece, interesse per la gente meno protetta e meno garantita, ci battiamo per i più bisognosi d’attenzione e di risposte, sosteniamo politiche sociali che promuovono la giustizia e la persona nella sua integralità, lavoriamo, quindi, per una “città a misura d’uomo”.

Veniamo, dunque, alle proposte concrete, che riguardano in modo particolare i seguenti articoli del Regolamento: “Finalità: Partecipazione” – Albo comunale delle Associazioni” “Consulte tematiche” – Finanziamento delle attività della Consulta“ - Politiche sociali” - Statuto comunale” - “Bilancio partecipato.

Art. 1: Finalità: la partecipazione

Prevista dall’art.1 del nuovo regolamento, non prevede tra gli organismi elettivi la presenza delle istituzioni scolastiche, del Consiglio comunale dei ragazzi e del Forum dei Giovani, che, una volta istituiti svolgeranno, analogamente all’associazionismo, la funzione di “promuovere la cultura civile e democratica della comunità di Terlizzi, ispirata ai valori della solidarietà, della non violenza, della pace, della partecipazione attiva alla vita sociale” , cosi come previsto nell’art.1. Non è prevista la presenza del Consiglio Comunale dei ragazzi, sempre da noi sollecitato e che sarebbe ora che la 3° Commissione consiliare ne facesse oggetto di studio e di regolamentazione.

Sarà necessario anche istituire un Centro risorse interculturale di Territorio (CRIT), una rete intristituzionale, che con i contributi ministeriali potrà organizzare corsi di lingua italiana e madrelingua per minori e adulti non italiani; un Osservatorio sul disagio, con il compito di creare una banca dati; un Centro di ascolto per gli adolescenti disagiati; il Forum giovanile, quale strumento di autorappresentanza e partecipazione dei giovani alla vita dell’Amministrazione; un Dipartimento per le politiche del lavoro, che funga da stimolo e da supporto agli Enti cui sono affidati istituzionalmente i compiti di promozione di nuove occasioni di sviluppo e di occupazione. Lavoro da collegare alla formazione. L’Ente locale può e deve svolgere una funzione propulsiva di raccordo, di indirizzo e di coordinamento dell’offerta formativa.

E’opportuno, quindi che l’articolo 1 sia integrato prevedendo la partecipazione di diritto dei rappresentanti di questi organismi.

Art. 3- Albo comunale delle Associazioni

E’ istituito l’Albo comunale delle Associazioni allo scopo di consentire la partecipazione, la valorizzazione, il monitoraggio ed il coordinamento delle formazioni associative presenti ed operanti nel territorio”. L’Albo è articolato per Sezioni di seguito definite, in ragione degli ambiti di attività e di impegno: Sezione ambiente, territorio e impegno civile; Sezione cultura; Sezione socio-assistenziale e sanitaria; Sezione socio-educativa, sportiva”. Comma 7 “La Consulta potrà essere preventivamente interpellata per atti a carattere generale, quali il Piano Urbanistico Generale ed il Bilancio comunale”

A tale proposito, ritengo opportuno prevedere l’estensione dell’obbligatorietà della consultazione l’interpello anche ai seguenti progetti: Piano Sociale di Zona, Piano dell’Offerta Formativa Territoriale, per prevenire la dispersione scolastica e favorire l’orientamento scolastico ed universitario; Piano per l’infanzia e l’adolescenza, ai sensi della legge 285/97.

Art.13 - Consulte tematiche

Queste, sono previste nell’art 13, sono presiedute da un Coordinatore di Sezione ed hanno il compito di “proporre programmi ed iniziative di formazione, di studio e di ricerca nei propri ambiti di competenza; invitare soggetti esterni ai fini degli argomenti trattati nei propri ambiti di competenza; promuovere la collaborazione tra le associazioni all’interno di ciascuna Sezione di appartenenza”. Tutto dipenderà dalla disponibilità dei Coordinatori e degli aventi diritto a partecipare molto dalla disponibilità degli organismi associativi, ma anche dalle risorse messe a disposizione dall’Amministrazione comunale.

Art.14 - Finanziamento dell’attività della Consulta

All’art. 14 del nuovo Regolamento è scritto: “L’Amministrazione garantisce il funzionamento della Consulta mettendo a disposizione: a) spazi di riunione, un fondo specifico; eventuali contributi per particolari iniziative promozionali e/o formative; sostegno organizzativo ed eventi ritenuti prioritari dall’ Amministrazione comunale”. Ai posteri l’ardua sentenza!

Non vorrei, però, che i nuovi rappresentanti della Consulta siano costretti, come è stato purtroppo per noi a porsi la triste domanda: come si può continuare a svolgere una funzione così importante di aggregazione, di raccordo, di progettualità, di collaborazione senza una sede, senza attrezzature, senza risorse finanziarie adeguate, senza informazioni, senza coinvolgimento reale nelle decisioni, senza essere ascoltati?

Conclusione

Tutto questo potrà realizzarsi solo con un recupero dei valori e del senso civico. Il mio auspicio è che se veramente dalla “Repubblica dei partiti” si sta passando alla “Repubblica dei cittadini”, noi che abbiamo nei rispettivi statuti costitutivi elevati valori e impegni sociali non possiamo stare alla finestra.

Eccoci, quindi, a testimoniare, ancora una volta, come sia possibile mobilitare forze vive e qualificate della vita cittadina e come sia possibile dialogare su temi e problemi che sono all’attenzione della gente comune. Ma siamo anche ambiziosi, perché proclamiamo e tentiamo di praticare la solidarietà, la pace, il dialogo e l’impegno, nella comune convinzione che queste siano le vere strade per lo sviluppo armonico della nostra cara Terlizzi.

Agendo in questo modo, ci si accorgerà che, dando alla città, si finirà per ricevere molto di più.

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