domenica 11 novembre 2012

TEMPI DI PRIMARIE. TEMPI DI DECISIONE. IL NOSTRO TEMPO E’ “ADESSO! CON MATTEO RENZI!”



     Le primarie del centrosinistra si collocano in un momento storico del tutto particolare. Siamo alla fine di un ciclo politico che ha fallito nella sua missione di modernizzare il Paese e lo Stato (ci troviamo con gli stessi problemi di vent’anni fa, semmai ingigantiti) e assistiamo a un conseguente – e da tanti punti di vista giustificato – moto di profonda delusione verso la politica e il sistema dei partiti, che sembrano aver perso il contatto con la realtà e, per molti versi, il senso del decoro.
     In questo contesto, le primarie (finalmente, vere!) sono uno strumento utilissimo per cercare di riannodare il filo del dialogo con i cittadini. E, in questo contesto, la candidatura di Matteo Renzi rappresenta la risposta più adeguata. Indico alcuni dei tanti motivi che spingono il Centro Studi Politici “A.Moro” a sostenere con entusiasmo questa posizione:
1.       la proposta di Matteo Renzi è la più capace di interpretare la voglia di cambiamento e di rinnovamento che sale con forza dalla società: un cambiamento non solo nei nomi e nei volti (anche questo naturalmente è necessario) ma soprattutto nello stile di una politica costruttiva e orientata al futuro; non conflittuale, ideologica e rivolta al passato;
2.       interpreta un’idea moderna di sinistra (o di centrosinistra), che supera antichi tabù e che è fondata sulla valorizzazione del merito, sul rilancio della mobilità sociale, su un rinnovato modello di welfare comunitario, su un’innovativa cultura ambientale;
3.       supera lo “sconfittismo” di questi anni, incarnando una concezione di centrosinistra che vuole e sa vincere – anche nel nord del Paese – grazie alla capacità di intercettare i voti in uscita dal centrodestra di elettori prima illusi e poi delusi e di recuperare voti all’astensionismo.
     Il progetto che questa candidatura esprime (che non è il progetto di un “uomo solo al comando”, bensì un movimento collettivo che sta mobilitando in maniera spontanea tantissime energie in tutto il paese) ha le caratteristiche giuste per condurci in una più virtuosa fase della politica italiana e ridare speranza a un Paese che ne ha fortemente bisogno.
     Siamo portati a scegliere Renzi perché riteniamo basilare il rinnovamento della classe politica italiana. Occorre uscire dai soliti schemi di pensiero che mixano autoreferenzialità, complicazione e inerzia. Inoltre da sempre penso che chi ha rotto non sarà capace di aggiustare la cosa che ha rotto. Renzi mette al primo posto il tema del rinnovamento della classe politica e anch'io penso che senza persone nuove non andremo da nessuna parte.
     Siamo portati a scegliere Renzi perché ha coraggio ed è proprio il coraggio il valore che più manca in questo momento nel nostro Paese a tutti i livelli. Il coraggio è contagioso. Abbiamo bisogno di un contagio fenomenale di coraggio che dalla Polis scenda giù fino ai giovani, fino alle categorie più in difficoltà, senza naturalmente tralasciare la classe imprenditoriale italiana.
     Siamo portati a scegliere Renzi perché è semplice. Capiamo quello che dice. Perché in lui non troviamo malizie, anche quando dice cose che non condividiamo. Abbiamo imparato da tempo che è impossibile trovare leader con cui tutto è condivisibile, anzi, quando succede c'è qualcosa che non va. Abbiamo imparato da tempo ad avere più stima dei nostri dubbi che delle nostre certezze.
     Siamo portati a scegliere Renzi perché pensiamo che potrà essere più convincente su di una fascia di persone più a destra di noi, in cui non leggiamo malafede ma semplicemente un pensiero diverso e che probabilmente oggi sono pronte a votare il centro-sinistra, perché deluse dai riferimenti che avevano prima. Abbiamo bisogno di questi voti per governare e non penso che questi voti siano meno belli e meno importanti dei nostri, da sempre di sinistra.
     Siamo portati a scegliere Renzi malgrado la stima che proviamo per gli altri candidati e voteremo PD anche se Renzi non vincesse le Primarie.

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