Da chi sarà formata la Giunta comunale?
E’ questa la domanda che la maggior parte dei cittadini e delle organizzazioni
sociali e politiche si stanno ponendo all’indomani della proclamazione del neo
sindaco Renato Bucci. Uno dei criteri di rappresentanza lo ha già anticipato in
un comunicato stampa lo stesso primo cittadino assicurando la presenza di
giovani e donne quali componenti della squadra di governo.
La presenza in
Giunta dei giovani è importante ma anche sicuramente discrezionale, mentre
quella delle donne è ormai
un obbligo
di Legge. “Il 26 dicembre 2012 - non è noto a tutti - è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la Legge
215 del 23/11/2012 avente ad oggetto: “Disposizioni per promuovere il
riequilibrio delle rappresentanze di genere nei Consigli comunali e nelle
Giunta degli Enti locali e nei Consigli
Regionali”. La legge è chiara:
“Entro 6 mesi dalla data di entrata in
vigore della presente legge gli Enti locali
adeguano i propri statuti e regolamenti …”.Entro il 26 giugno,
pertanto, lo Statuto
Comunale dovrà essere modificato!
Corato, nella precedente
consiliatura, ha perso un’occasione per mettersi “autonomamente” alla pari con tutte
le altre città d’Italia delle stesse dimensioni, che da anni hanno già assunto
la parità di genere nelle
istituzioni come principio fondante. Noi abbiamo avuto bisogno che ce lo
imponesse la legge dello Stato.
Ora, però, i nuovi
amministratori dovranno fare i conti con la portata complessiva della legge,
che impone la parità di genere anche nei Consigli
di Amministrazione delle società, degli Enti partecipati e negli organi
collegiali non elettivi. Noi del Centro Studi Politici “A. Moro”, chiederemo la piena applicazione della legge
in tutte le sue articolazioni; chiederemo che la nostra città, adesso, faccia
un passo avanti sul terreno della cultura e della civiltà e che, quindi in
tutti questi ambiti sia assicurata la presenza delle donne e da subito!
Non vogliamo che le donne non
rappresentino le donne ma che le donne possano esercitare un diritto
costituzionale. Le donne non sono una minoranza da non discriminare, piuttosto
sono soggetti di una cittadinanza che va inscritta nelle norme statutarie per
rifondare l'uguaglianza che va praticata per realizzare la democrazia, a
partire dall'Amministrazione comunale.
Parlando durante la campagna
elettorale con alcune elettrici e candidate delle varie
liste elettorali, al di là della loro appartenenza e collocazione, quasi tutte
hanno espresso una precisa volontà di vedere garantita la loro presenza
negli organismi istituzionali. “ E’ giunto il momento – hanno dichiarato
all’unisono - di dire basta e di fare sentire chiara e forte la nostra voce.
Siamo la maggioranza in questa città e nessuno può più permettersi di ignorare
il nostro pensiero e rinunciare al nostro contributo”.
Nell’attesa,
quindi, di conoscere i nomi che comporranno la squadra del sindaco, a nome del
Centro Studi Politici “A. Moro”, come siamo soliti fare, lanciamo la nostra proposta.
“Ragioniamo nell’ottica delle parità di genere ma anche per aree di governo.
Il neo sindaco Renato Bucci sappiamo bene
che ha già i suoi bei grattacapi. Al di là delle voci di corridoio, delle
provocazioni, del pressing esercitato da questa o quella forza politica che lo ha
sostenuto sono comunque giorni in cui a Palazzo di città il tasto schiacciato
sul video è quello di stand by.
Tutti attendono il responso del sindaco. Non mancano certo le proposte come
quella formulata dal Movimento 5 Stelle: “Proponiamo e chiediamo al
sindaco Renato Bucci di scegliere gli assessori e le altre cariche comunali
istituzionali per curriculum, in maniera trasparente e soprattutto che abbiano
un progetto condiviso e a lungo termine per la città di Corato” (www.lo
stradone.it-14 giugno).
E’ anche molto utile, a mio avviso,
cominciare a ragionare su come organizzare la macchina del governo cittadino
partendo da un vincolo e da un auspicio. Il vincolo è quello sancito dalla
norma di legge che, per i Comuni sotto i 100.000 abitanti, fissa il numero
massimo di 9 assessori in Giunta. L’auspicio è quello rivolto dall’opinione
pubblica nazionale e locale ai partiti circa il contenimento dei costi della
politica e la riduzione del “personale politico”.
Senza nessuna pretesa di suggerire scelte
che spettano al Sindaco può essere utile rendere noto lo schema di
organizzazione della Giunta che abbiamo immaginato. Questa la proposta.
Nel dettaglio: AREA ECONOMICA, bilancio
partecipato, fiscalità locale, patrimonio; AREA TERRITORIO, pianificazione
urbana, lavori pubblici, mobilità, verde e arredo urbano; AREA WELFARE, servizi
sociali, istruzione, formazione, volontariato, immigrazione; AREA SVILUPPO
LOCALE, cultura, commercio, artigianato, turismo; AREA INNOVAZIONE,
trasparenza, partecipazione, parità di genere, innovazione, qualità dei
servizi, controllo gestione; AREA GIOVANI, sport, politiche giovanili, lavoro,
rapporto università; AREA AMBIENTE, ambiente, rifiuti, igiene, salute
pubblica; POLITICHE COMUNITARIE: Sindaco; PERSONALE: consigliere delegato;
POLIZIA MUNICIPALE: consigliere delegato.
Insomma, una proposta concreta, un modello
di governo utile alla città e adeguato ai tempi e alle necessità. Cominciare a
ragionare su come determinare l’assetto di governo è una premessa
indispensabile alla scelta degli uomini e delle donne chiamati a costituirlo.
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