giovedì 26 novembre 2009

Giornata internazionale contro la violenza sulle Donne. Appello al Consiglio comunale.

Di fronte al silenzio assoluto delle nostre istituzioni e degli organismi culturali, sociali e politici, l’Associazione “Contro la Criminalità, per la legalità”, unitamente al Centro Studi Politici “A. Moro”, fa appello al Consiglio comunale affinché voti un o.d.g. inteso a promuovere un programma di formazione, in raccordo fra scuola, servizi territoriali e centri antiviolenza, sulla relazione tra uomo e donne, sull’educazione all’uguaglianza e sul rispetto delle differenze.
Le donne, da troppo tempo ormai, denunciano le continue violenze e gli assassini che avvengono in contesti familiari da parte di padri, fidanzati, mariti, ex e conoscenti. E’ una storia senza fine che continua a passare come devianza di singoli, mentre la violenza contro le donne avviene principalmente all’interno del nucleo familiare e dove si strutturano i rapporti di potere e di dipendenza.
Ricordiamo che l’aggressività maschile è stata riconosciuta (dati ONU) come la prima causa di morte e di invalidità permanete per le donne di tutto il mondo.
Il tema, purtroppo, continua ad essere trattato dai mezzi d’informazione come cronaca pura avallando la tesi che sia qualcosa di ineluttabile , mentre si tratta di un grave arretramento della relazione uomo-donna.
La violenza contro le donne non deve essere ricondotta , come si sostiene da più parti, a un problema di sicurezza della città e di ordine pubblico. La violenza maschile non conosce differenze di classe, etnia, cultura, religione, appartenenza politica.
Senza un reale cambiamento culturale e politico che sconfigga una volta per tutte patriarcato e maschilismo non può esserci salto di civiltà.
Considerato, pertanto, che la violenza sulle donne non è un problema privato ma è una questione sociale che va affrontata nella dimensione pubblica, perché la promozione e la tutela dei diritti delle donne sono requisiti essenziali per costruire una vera e propria democrazia; che costituisce un’obbligazione delle istituzioni garantire la libertà e la vita dei propri cittadini e cittadine; che il 25 novembre scorso si è celebrata la “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”, esprimiamo l’auspicio che non ci si limiti ad una mera celebrazione o a dichiarazioni soltanto formali, ma che si promuovano campagne pubbliche contro la violenza sulle donne. Come? Attivando, con metodo sinergico, una rete con la Provincia di Bari e i Comuni, con le associazioni culturali e sociali e le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica in modo permanete e non solo in occasione di eventi tragici, con l’obiettivo di deliberare radicati retaggi culturali, che ,ancora oggi, rendono possibile il femminicidio.
Convinti che la volontà personale non basta se non c’è quella politica, inviamo cordiali saluti